Sunday, June 28, 2009

Farsi prendere per il culo riesce bene agli italiani.

Nel 2006 Silvio Berlusconi, allora presidente del consiglio, non sapendo (al solito) come convogliare denari dei contribuenti in canali preferenziali e avendo (al solito) gente di fiducia da far mangiare a sbafo dà definitivo mandato al sig. Lucio Stanca (che tra le altre cose é il vicepresidente della NON PROFIT Aspen Istitute dal 1991) di creare il portale Italia.it, un sito web/portale del costo di 45 milioni di euro “nato per promuovere l’offerta turistica via internet e il patrimonio culturale, ambientale e agroalimentare italiani” e che, come citato a pagina 36 dell’opuscolo che il sig. Stanca avrebbe fatto arrivare (a detta loro) a 16 milioni di famiglie, “utilizza un programma interattivo per organizzare e programmare il viaggio”.
Il tutto celato dietro al connubio turismo-nuove tecnologie (nuove?) di cui si riempivano tutti la bocca.

Il progetto parrebbe esser stato avviato nel marzo del 2004 dal governo di centro-sinistra soprattutto grazie all'allora vicepremier e ministro per le attività culturali Francesco Rutelli ed affidato alla fantastica Innovazione Italia che assegnò parte dell’appalto a Ibm (di cui Stanca é ex capo magazziniere!), Its e Tiscover.

Chi, fino al 2008, si collegava a www.italia.it, invece delle meraviglie interattive del Bel Paese trovava solo una richiesta di inserimento di username e password; a partire dall'inizio del 2008, invece, il superportale è scomparso completamente, come qualcuno già sapeva/sospettava/immaginava.
Del portale non c'è mai stata traccia e neppure una pagina di spiegazioni con la data di avvio. Forse perchè nessuno aveva mai neanche lontanamente pensato di farlo?
Falavolti, amministratore delegato di Innovazione Italia, dichiarò nel 2005: “entro gennaio 2006 potrebbe essere on line la prima versione del sito in due o tre lingue”.

Dal febbraio del 2009 Stanca, dopo che nel precedente governo ha rivestito anche il ruolo di ministro per l'Innovazione e le Tecnologie (rimasto, poverino, senza ufficale occupazione) é chiamato da mister B. a sostituire Glisenti come fedelissimo di Letizia Moratti alla guida della società Expo Milano 2015; tuttavia il buon Lucio si era fatto altri calcoli, probabilmente e, senza alcun ritegno, nel giugno di quest'anno, non ci sta e pare si sia messo a rivendicare (!) il progetto Italia.it.

Eppure proprio nello stesso mese ecco l'(ennesimo) annuncio del rilancio del turismo italiano (che, non lo dimentichiamo, vanta un giro di centinaia di miliardi di euro ed é uno dei settori più prolifici e remunerativi del paese, dunque che rilancio?!), affidato questa volta alla figura della sig.ra Michela Vittoria (o Littoria, come la chiama qualcuno) Brambilla, per la quale é stato addirittura creato un ministero apposito (ovviamente quello del turismo!); pare che grazie alla nascita del logo MagicItaly (che sembra non aver riscosso molto successo, soprattutto sulla rete...come é chiaramente comprensibile, osservandolo), il Pil raddoppierà in quattro anni (dunque entro il 2013); il ministro Brambilla, ha inoltre precisato che “Magic Italy”, fa parte della «nuova campagna di spot televisivi per i paesi esteri, che il ministero del Turismo diffonderà entro la fine del mese». I contenuti definitivi, la grafica e le colonne sonore, verranno mostrate integralmente sono alla fine di giugno 2009.

Sarebbe bello seguire questa vicenda (ma qualsiasi altra impresa di questa gente sarebbe degna di attenzione maniacale!) passo passo, chiedere qualche resoconto a tutti questi signori, in primis al sig. Stanca, che esperto saltatore di poltrone, avanza richieste non si sa bene di che portata; sarebbe interessante chiedere delucidazioni in merito a tutti i numeri "sparati" dal 2004 sulla vicenda turismo in italia, quelli spesi (pare che il "parcheggio" di Italia.it sia costano agli italiani 800mila euro!) e quelli ancora previsti da ministri e premier(s) e sarebbe bello chiedere al ministro del turismo di spiegare A PAROLE SUE se esiste davvero e cos'é quel qualcosa che lei e i suoi capoccia vano promettendo pubblicamente.
Molto interessante sarebbe anche capire se sia la Brambilla che i suoi amichetti sappiano cosa sia realmente il PIL. (vedi post successivo)

E' facilmente immaginabile che in un paese in cui chi governa non sente la necessità di dover dar conto a nessuno, nemmeno ai propri elettori (i quali durante i blindati comizi stalinisti vengono semplicemente bombardati con cazzate a raffica, prive di alcun fondamento reale e fomentati con parole e idee risalenti di solito a retaggi politici di un passato persino discutibile), in cui chi governa si pone come unico detentore della verità e della giustizia (la propria), in cui persino la/le legge/i é/sono da loro manipolata/e ed utilizzata/e per i propri sporchi affari personali, in questo paese mai nessuno si prenderà la briga di fare e spiegare nulla di tutto ciò, anzi, affinchè il loro regime possa essere preservato, tutti gli sforzi verranno scientificamente incanalati nella direzione della poca chiarezza e della menzogna.

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