Monday, July 08, 2013

Contro l'apologia pseudo-laica del benaltrismo cattolico.


Senza entrare troppo nel merito e senza voler trovare in questa sede spiegazioni più o meno valide, per giustificare comportamenti e/o punti di vista/ideologie (non credo si possa parlare di un'ideologia più “vera” di un'altra) prendo spunto dalla costituzione:

«Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese»

L'art. 3 della costituzione va riformato inserendo esplicitamente “preferenza sessuale/di genere”. Si perché quel “condizioni personali e sociali” è davvero troppo aleatorio e fuorviante, dunque che venga palesemente dichiarato anche nel documento ufficiale (a cui tutte e tutti sembrano non voler rinunciare e osannano a gran voce) che dovrebbe sancire i diritti e i doveri delle cittadine e dei cittadini tutte/i in italia.

Sebbene l'articolo di Alessandro Baoli inquadri abbastanza chiaramente il punto nevralgico della questione sui diritti delle/degli omosessuali omette (magari per dimenticanza...) che tra le/gli omosessuali ci sono anche quelle/i cristiane/cattolici che non rinuncerebbero per nulla al mondo al sacro rito; tutto concepibile se non fosse che prima dovrebbero riuscire a trovare il modo di conciliare la propria devozione/riverenza/rispetto (fede) nei confronti dell'ordine ecclesiastico e della dottrina con quanto di tutto ciò vada palesemente in contrasto con quello che sentono e che credono giusto.
Dunque PRIMA di tacciare di fanatismo qualcuno (nonostante a ragione!) bisognerebbe redimere TUTTE e TUTTI le/gli omosessuali e farli “smarcare” dalle grinfie dell'istituzione in primis ma non ultimo dalla fede in generale.
Poi lo stesso bisognerebbe fare con tutte/i le/gli eterosessuali che hanno a cuore la questione e sono dotati di una razionalità sufficiente.
Quindi per poter condannare un benaltrismo non solo basterebbe agire nella direzione opposta ma non bisognerebbe nemmeno mai più parlarne.
Poi potremmo anche pensare di approdare a risultati a favore di una società davvero laica e di diritti davvero per tutte e tutti.
La costituzione si può cambiare in accordo con le necessità che cambiano volta per volta, la bibbia no (almeno non più, ormai, così spudoratamente) e comunque dovrebbe essere quest'ultima qualcosa che riguardi unicamente un gruppo (speriamo sempre più) ristretto di individui.