Tuesday, February 12, 2008

Solo sdegno, quello che parte da dentro!

Lo sdegno di fronte alle crudeltà, alle ingiustizie, alle violenze da parte degli esseri umani più forti su quelli più deboli é qualcosa che si prova se si possiede una certa "sensibilità", quella che ci fa sentire svuotati, affranti, desiderosi solo e soltanto di scomparire o addirittura di uccidere, anche nel modo più crudele possibile, il o i responsabili della sofferenza dei più deboli individuando così l'unico modo per porvi fine. Se chi già prova sdegno davanti a fatti "sporadici" si fermasse ancor più attentamente ad osservare gli esseri umani, le loro azioni, in qualsiasi angolo della terra, con continuità, penserebbe , a buona ragione, all'estinzione del genere umano o quantomeno ad una strage! E questo succede spesso a quelli soprattutto che vivono in paesi in cui c'é stata (o continua ad esserci) la legalizzazione dei crimini ad opera delle forze dell'ordine e del governo stesso.
Ma attenzione, perché a parlare di omicidio, assassinio, potrebbe essere davvero pericoloso, soprattutto per chi come colui che scrive questo blog non ha ne amici influenti ne ricopre cariche importanti ne dispone di una illimitata capacità economica.
Si perché sono quelli "facili da prendere" che ci rimettono il più delle volte, é più semplice : non ci sono autorità a cui dar conto, interessi lesi da preservare o meccanismi di potere che non possono essere ostacolati.

Questo é ciò che quotidianamente accade qui in italia, così funzionano NORMALMENTE le cose nel nostro bel paese "pizza, café e mandulin", nella nostra repubblica democratica basata sulla truffa.

Come si può pensare di essere in un paese in cui c'é giustizia, libertà, democrazia, in un paese in cui si é al sicuro (e questa sicurezza é garantita) se poi assistiamo a orrori come quello accaduto il 25 settembre 2005 a Ferrara ?

Come si può anche solo minimamente pensare di fidarsi dei preposti (ossia coloro che sono stati istruiti, dopo essere stati addirittura "SELEZIONATI"(!), e poi assunti e pagati...dai contribuenti!!!) a mantenere l'ordine e la legalità se poi questi si comportano NORMALMENTE nella maniera esattamente contraria?

Come é possibile che degli agenti di polizia (addirittura 4!!) accusati di aver "ucciso per sbaglio" (!) un ragazzo incensurato, disarmato, di 18 anni, SOLO(!), siano ancora in sevizio e li si stia difendendo a tutti i costi? Da chi? E perché?

Come é possibile che chi é rimasto straziato da un fatto come questo già doloroso di per se, non possa quantomeno ottenere delle risposte CERTE o debba aspettare anni per averne o non le ottenga affatto?

Perché non é successo che qualcuno si sia preso la briga quantomeno di tradurre in un riconoscimento (più o meno formale), in una qualche ammissione almeno di una parte di responsabilità per quanto accaduto e, al contrario, si rigiri il coltello in quella piaga aperta così, senza pravviso alcuno, senza alcun segno, a ciel sereno, dentro le vite di persone che "pagano regolarmente le tasse" (e che stipendiano gli stessi agenti di polizia responsabili dell'accaduto!!!) e non hanno mai fatto male a nessuno?

Cosa é necessario affinché un poliziotto venga immediatamente allontanato dal servizio?

Cosa bisogna fare per ottenere maggiore sicurezza e pretendere che persone pericolose non siano + "al servizio dei cittadini" perché potenziallmente dannosi per i cittadini stessi e non "abili", quindi, a svolgere il servizio a loro assegnato?

Ci sarà qualcuno della polizia che un giorno rivolgerà delle scuse, delle parole cariche di un qualche senso di colpa, nei confronti della famiglia e degli amici di Federico Aldrovandi o semplicemente dei suoi concittadini italiani tutti?

Come si può pensare solo per un istante che quando sono i "cittadini" (italiani!) a sbagliare li si debba punire subito nel peggiore dei modi e in tutti gli altri casi si possa usare un metro dissimle per giudicare?

Come non si può subito vergognarsi di aver ridotto un ragazzo incensurato, disarmato, di 18 anni, SOLO (!), in queste condizioni


Chi pensa che il nostro paese non possa paragonarsi a paesi in cui é esistita (o esista) una dittaura militare , in cui si sono perpetrati crimini e ingiustizie sotto gli occhi di tutti e per i quali nessuno é mai stato punito non considera che questo, invece, può accadere sempre e ovunque; ed accade spesso con le stesse modalità usate in America Latina o in molti paesi dell'Asia o, in un passato non troppo remoto, in tutto l'Occidente! Non possiamo davvero fare un granché, c'é da dirlo, per evitare concretamente tutto ciò, soprattutto nel momento stesso in cui si verifica; solo non fermiamoci nemmeno a pensare che vada tutto bene e che ci sia qualcuno che si preoccupa di far rispettare leggi e di assicurare pari diritti a tutti; almeno non molliamo la presa, non entriamo nell'ottica di quelli che credono che tutto sia loro dovuto solo per esser venuti al mondo in una società "occidentale" e "moderna", in cui le ingiusitizie sono e saranno sempre punite e in cui , prima o poi, "la legge farà il suo corso"!