Sunday, February 08, 2009

Amore per i figli o xenofobia?

La notizia é di qualche giorno fa : alcune (in realtà moltissime) delle (improvvisate, come di solito sono!) mamme italiane di una scuola di Roma, esattamente la Carlo Pisacane di Torpignattara, hanno scritto una lettera al ministro della pubblica istruzione chiedendo di assicurare loro l'applicazione della norma che prevede un numero massimo di bambini non-italiani nelle classi frequentate dai/dalle propri/e figli/e; e a supporto delle richiesta le mammine sventolano la minaccia di ritirare le/i bambine/i qualora queste misure non verranno adottate/fatte rispettare.

I punti salienti che motivano (razionalmente) questa richiesta sarebbero i seguenti :
- i troppi non-italiani mettono a rischio la libertà degli italiani di poter andare in gita scolastica, in quanto la maggior parte di non-italiani non possono permetterselo economicamente, dunque i partecipanti non raggiungono mai il numero minimo per poter organizzare il viaggio;
- l'eccessivo numero di non-italiani con difficolta' linguistiche, sociali, culturali, (!) finirebbe per incidere nel programma scolastico fino a creare 'forti anomalie' e a rallentare i programmi, a discapito delle/dei bambine/i più capaci;
- " i nostri figli hanno il diritto di vivere con naturalezza la propria italianità" (!!!), recita una frase di una delle mamme;
- la multietnicità delle/dei bambine/i sarebbe responsabile di generare un "aborto di scuola-ghetto che viene spacciata per modello multietnico", recita un'altra frase di un'altra mamma, alludendo, ad esempio, a iniziative (presepi, feste, riti religiosi o tradizionali) già organizzate in precedenza in cui sono mischiati simboli e iconografie di orientamenti religiosi e culturali differenti.

A sostegno di quanto sostenuto dalle mamme xenofobe c'é anche il politico xenofobo di turno, questa volta incarnato nel corpo del deputato del Pdl-An Fabio Rampelli, della commissione Cultura e Istruzione, il quale molto prontamente sostiene che "quella denunciata dal Comitato delle mamme della Scuola carlo Pisacane é un'emergenza didattica , ma anche culturale" .
Sarebbe interessante chiedere all'on. Rampelli in cosa consisterebbe "l'emergenza culturale" : nel viversi , forse, da parte di queste/i bimbe/i italiane/i, "con naturalezza la propria italianità"?! E se si, cosa sarebbe st'"italianità"?! Forse un senso totale di appartenenza alla madre patria italia? Sarebbe, dunque, un auspicio e un invito alla preservazione della pura razza italiana? Oppure al monoteismo spinto?

Per fortuna c'é anche chi (ad esempio la direttrice dell'istituto Carlo Pisacane) é abbastanza in sé da opporsi a questo genere di stronzate e asserire con forza che la scuola é un luogo aperto a tutte/i le/i bambine/i, senza distinzione alcuna (di nessun tipo) e che i programmi ministeriali (tanto amati) vengono rispettati a prescindere dal grado di apprendimento medio delle singole classi.

Nell'attesa che qualcuna/o ci spieghi come si fa a "viversi un'italianità con naturalezza", siamo certi di poter affermare che tutto questo è solo frutto di ignoranza e che la conoscenza può fare la differenza nel rendere gli individui umani un pò più liberi, se solo lo volessero essere davvero!

3 comments:

Anonymous said...

Scusa puoi spiegarci, cosa intendi per "mammine improvvisate"?
Ho lavorato alla Pisacane e oggettivamente esistono dei problemi nella gestione delle classi con una maggioranza di bambini che provengono da nazionalità diverse. Problemi che si amplificano quando il personale docente non è adeguato alla situazione, è sottopagato e magari anche precario. Personalmente darei una lettura diversa alla protesta delle madri romane: positiva nel senso che mette in evidenza dei problemi che realmente esistono e che andrebbero risolti anche con una certa urgenza; non politicizzata nel senso che tacciare di xenofobia chi non vorrebbe nè occuparsi troppo di tecniche dell'insegnamento (perchè non può, non sa e immagino non ha neanche il tempo) nè tantomeno di politiche dell'integrazione(per gli stessi motivi di cui sopra), non fa altro che alimentare una polemica che sono abituata a trovare nei giornali di partito quotidianamente, ma che sinceramente non mi aspettavo di ritrovare in un blog di "altrainformazione". Detto questo, vorrei azzardare una soluzione al "problema": seguire l'esempio della Svezia!In una delle scuole con maggiore affluenza di studenti provenienti da altre nazioni si sono comportati cosi: il direttore della scuola ha reclutato i migliori tra gli insegnanti presenti sul territorio nazionale, pagandoli più del solito naturalmente; i libri di testo che sono stati adottati sono di ultima generazione e sono gratis( scommetto anche le gite, ma non ne sono certa).
Da una indagine svolta gli studenti che escono da quella scuola (una scuola di periferia) risultano essere tra i più preparati che in altra parole significa che qualcuno ha costruito insieme a loro una possibiltà per una reale integrazione. ATTENZIONE

gyordie said...

Certamente il concetto di mamma o, più genericamente, genitore "improvvisato" é ostico alla maggior parte degli italiani (ma non solo) del 21esimo secolo in quanto tutte/i ancora immerse/i in quel substrato melmoso, putrido, purtuttavia comodo e utile per qualcuno, da cui davvero molto difficilmente riusciremo , forse, un giorno a venir fuori....
anyway, divagazioni a parte, l'improvvisazione consta nel fare le cose senza preparazione, tutto qua, mi pare anche abbastanza ovvio, basta prendere un qualsivoglia dizionario della lingua italiana)
Credo sia necessaria una precisazione : questo é un blog di informazione e non di "altra"informazione (quella preferiamo lasciarla ai media di stato e a qualche...avventore dell'ultim'ora), ci piace chiamare le cose col proprio nome, per quanto possibile, dunque se il nostro intento é quello di far conoscere i fatti reali e offrire qualche spunto di riflessione, definirci "altri" informatori ci sembra un pò...sminuente e certamente fallace.
Tuttavia comprendo il tuo chiamarla così, é abbastanza "normale" per chi non é abituata/o a riceverne di troppo vera.
Detto questo c'é da fare un'ulteriore precisazione : se c'é qualcuno che sarebbe stato tacciato di xenofobo quello è unicamente chi, pensando di difendere qualcosa che pensa le/gli appartenga finisce per ledere libertà di altri, tutto qui.
E le mamme o i genitori sono proprio questo : persone che si arrogano il diritto di poter decidere cosa é giusto e cosa no per i cuccioli da loro allevati (e ribasco "improvvisatamente"), fino a quasi imporre modalità di lavoro alle/agli addette/i, senza sapere un bel nulla di niente, trovandosi ad affrontare problematiche solo per caso e necessità (la propria).
Il fatto che si possano riscontrare problematiche relative all'insegnamento (e solo a quello!!) da parte di coloro che sono quotidianamente occupati all'interno di quel mondo é certamente altra cosa; credo che mai e poi mai nessun insegnante potrebbe sognarsi di dire che bisogna ridurre il numero dei bambini non italiani perché questi non riescono a viversi la propria italianità e se succede, beh, permettimi ma io li radierei dall"albo" seduta stante.

Ehhh, che belle cose che succedono negli altri paesi, dovremmo certamente prenderne esempio.

saluti

gyordie said...

http://liberiamoeliberiamoci.blogspot.com/2010/07/scuola-e-integrazione-nella-solita.html