
I punti salienti che motivano (razionalmente) questa richiesta sarebbero i seguenti :
- i troppi non-italiani mettono a rischio la libertà degli italiani di poter andare in gita scolastica, in quanto la maggior parte di non-italiani non possono permetterselo economicamente, dunque i partecipanti non raggiungono mai il numero minimo per poter organizzare il viaggio;
- l'eccessivo numero di non-italiani con difficolta' linguistiche, sociali, culturali, (!) finirebbe per incidere nel programma scolastico fino a creare 'forti anomalie' e a rallentare i programmi, a discapito delle/dei bambine/i più capaci;
- " i nostri figli hanno il diritto di vivere con naturalezza la propria italianità" (!!!), recita una frase di una delle mamme;
- la multietnicità delle/dei bambine/i sarebbe responsabile di generare un "aborto di scuola-ghetto che viene spacciata per modello multietnico", recita un'altra frase di un'altra mamma, alludendo, ad esempio, a iniziative (presepi, feste, riti religiosi o tradizionali) già organizzate in precedenza in cui sono mischiati simboli e iconografie di orientamenti religiosi e culturali differenti.
A sostegno di quanto sostenuto dalle mamme xenofobe c'é anche il politico xenofobo di turno, questa volta incarnato nel corpo del deputato del Pdl-An Fabio Rampelli, della commissione Cultura e Istruzione, il quale molto prontamente sostiene che "quella denunciata dal Comitato delle mamme della Scuola carlo Pisacane é un'emergenza didattica , ma anche culturale" .
Sarebbe interessante chiedere all'on. Rampelli in cosa consisterebbe "l'emergenza culturale" : nel viversi , forse, da parte di queste/i bimbe/i italiane/i, "con naturalezza la propria italianità"?! E se si, cosa sarebbe st'"italianità"?! Forse un senso totale di appartenenza alla madre patria italia? Sarebbe, dunque, un auspicio e un invito alla preservazione della pura razza italiana? Oppure al monoteismo spinto?
Per fortuna c'é anche chi (ad esempio la direttrice dell'istituto Carlo Pisacane) é abbastanza in sé da opporsi a questo genere di stronzate e asserire con forza che la scuola é un luogo aperto a tutte/i le/i bambine/i, senza distinzione alcuna (di nessun tipo) e che i programmi ministeriali (tanto amati) vengono rispettati a prescindere dal grado di apprendimento medio delle singole classi.
Nell'attesa che qualcuna/o ci spieghi come si fa a "viversi un'italianità con naturalezza", siamo certi di poter affermare che tutto questo è solo frutto di ignoranza e che la conoscenza può fare la differenza nel rendere gli individui umani un pò più liberi, se solo lo volessero essere davvero!
3 comments:
Scusa puoi spiegarci, cosa intendi per "mammine improvvisate"?
Ho lavorato alla Pisacane e oggettivamente esistono dei problemi nella gestione delle classi con una maggioranza di bambini che provengono da nazionalità diverse. Problemi che si amplificano quando il personale docente non è adeguato alla situazione, è sottopagato e magari anche precario. Personalmente darei una lettura diversa alla protesta delle madri romane: positiva nel senso che mette in evidenza dei problemi che realmente esistono e che andrebbero risolti anche con una certa urgenza; non politicizzata nel senso che tacciare di xenofobia chi non vorrebbe nè occuparsi troppo di tecniche dell'insegnamento (perchè non può, non sa e immagino non ha neanche il tempo) nè tantomeno di politiche dell'integrazione(per gli stessi motivi di cui sopra), non fa altro che alimentare una polemica che sono abituata a trovare nei giornali di partito quotidianamente, ma che sinceramente non mi aspettavo di ritrovare in un blog di "altrainformazione". Detto questo, vorrei azzardare una soluzione al "problema": seguire l'esempio della Svezia!In una delle scuole con maggiore affluenza di studenti provenienti da altre nazioni si sono comportati cosi: il direttore della scuola ha reclutato i migliori tra gli insegnanti presenti sul territorio nazionale, pagandoli più del solito naturalmente; i libri di testo che sono stati adottati sono di ultima generazione e sono gratis( scommetto anche le gite, ma non ne sono certa).
Da una indagine svolta gli studenti che escono da quella scuola (una scuola di periferia) risultano essere tra i più preparati che in altra parole significa che qualcuno ha costruito insieme a loro una possibiltà per una reale integrazione. ATTENZIONE
Certamente il concetto di mamma o, più genericamente, genitore "improvvisato" é ostico alla maggior parte degli italiani (ma non solo) del 21esimo secolo in quanto tutte/i ancora immerse/i in quel substrato melmoso, putrido, purtuttavia comodo e utile per qualcuno, da cui davvero molto difficilmente riusciremo , forse, un giorno a venir fuori....
anyway, divagazioni a parte, l'improvvisazione consta nel fare le cose senza preparazione, tutto qua, mi pare anche abbastanza ovvio, basta prendere un qualsivoglia dizionario della lingua italiana)
Credo sia necessaria una precisazione : questo é un blog di informazione e non di "altra"informazione (quella preferiamo lasciarla ai media di stato e a qualche...avventore dell'ultim'ora), ci piace chiamare le cose col proprio nome, per quanto possibile, dunque se il nostro intento é quello di far conoscere i fatti reali e offrire qualche spunto di riflessione, definirci "altri" informatori ci sembra un pò...sminuente e certamente fallace.
Tuttavia comprendo il tuo chiamarla così, é abbastanza "normale" per chi non é abituata/o a riceverne di troppo vera.
Detto questo c'é da fare un'ulteriore precisazione : se c'é qualcuno che sarebbe stato tacciato di xenofobo quello è unicamente chi, pensando di difendere qualcosa che pensa le/gli appartenga finisce per ledere libertà di altri, tutto qui.
E le mamme o i genitori sono proprio questo : persone che si arrogano il diritto di poter decidere cosa é giusto e cosa no per i cuccioli da loro allevati (e ribasco "improvvisatamente"), fino a quasi imporre modalità di lavoro alle/agli addette/i, senza sapere un bel nulla di niente, trovandosi ad affrontare problematiche solo per caso e necessità (la propria).
Il fatto che si possano riscontrare problematiche relative all'insegnamento (e solo a quello!!) da parte di coloro che sono quotidianamente occupati all'interno di quel mondo é certamente altra cosa; credo che mai e poi mai nessun insegnante potrebbe sognarsi di dire che bisogna ridurre il numero dei bambini non italiani perché questi non riescono a viversi la propria italianità e se succede, beh, permettimi ma io li radierei dall"albo" seduta stante.
Ehhh, che belle cose che succedono negli altri paesi, dovremmo certamente prenderne esempio.
saluti
http://liberiamoeliberiamoci.blogspot.com/2010/07/scuola-e-integrazione-nella-solita.html
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