
Non volendo prendere le difese di nessuno e non volendo schierarsi in alcun modo da nessuna parte (se non da quella della verità, della libertà e della conoscenza), perché mai, tuttavia, spesso, viene spontaneo chiedersi ,approdando a blog/siti dove si discutono (scientificamente) teorie e ipotesi ci sono approcci tanto "egoistici"?
Perchè si scredita a tutti i costi il lavoro di quanti si prendono la briga di perdere ore, giorni, mesi, anni su ciò che sta loro a cuore senza guadagnarci mezzo euro?
Perché una domanda diventa il pretesto per scagliarsi l'uno contro l'altro perdendo di vista quell'obiettivo comune che dovrebbe essere la verità?
Se da soli si riesce a raggiungere mete così grandi, quali meraviglie si potrebbero ammirare qualora ci fosse una collaborazione reale di tutte/i? Non si accellerebbero i tempi e non si potrebbe forse pensare di riuscire ad entrare prima in quell'ottica , unica, che ci permetterebbe realmente di pensare davvero ad un nuovo modo di vivere?
Il nocciolo della faccenda dovrebbe essere uno e uno solo : prendere in considerazione sempre ciò che si ritiene vero e giusto e il suo esatto contrario allo stesso tempo; riconoscere che il cambiar idea, parere, opinione é ciò che ci fa crescere davvero (qualora, ovviamente, esistano dei presupposti validi e riconosciuti oggettivamente, senza "caricare" troppo su quella teoria anzichè su quell'altra) ed è ciò che permette alla verità di venir fuori quasi spontaneamente.
Se questo non avviene é solo dovuto all'individualismo umano, che ha bisogno di autoaffermarsi sempre e comunque e non rende le/gli altre/i veramente libere/i di poter capire e conoscere le cose per quello che realmente sono.
Dunque viene quasi da rinunciarci a volte a interagire con questi personaggi, tanto acre si fa la disputa all'interno dei luoghi di discussione, con tanta foga vengono difesi punti di vista (qualsiasi) per il puro piacere di farlo e si rinuncia a voler ottenere risposte e/o spiegazioni necessarie ad una più soddisfacente comprensione.
E allora questo vuole essere anche un invito a tutti i vari bloggers, attivisti, studiosi della rete : l'educazione non é una faccenda formale, bensì un modo di sentire e di percepire, dunque una forma di reale rispetto. Il non deridere, sputare sentenze gratuite, offendere su vari commenti/apporti-individuali é da ricercare nel desiderio di confronto reale, che spesso può essere più utile quando a parteciparvi sono le persone più semplici o dotate di minori informazioni e conoscenze in merito a quanto discusso.
Pensateci, se avete il tempo e il desiderio.
Saluti.
Perchè si scredita a tutti i costi il lavoro di quanti si prendono la briga di perdere ore, giorni, mesi, anni su ciò che sta loro a cuore senza guadagnarci mezzo euro?
Perché una domanda diventa il pretesto per scagliarsi l'uno contro l'altro perdendo di vista quell'obiettivo comune che dovrebbe essere la verità?
Se da soli si riesce a raggiungere mete così grandi, quali meraviglie si potrebbero ammirare qualora ci fosse una collaborazione reale di tutte/i? Non si accellerebbero i tempi e non si potrebbe forse pensare di riuscire ad entrare prima in quell'ottica , unica, che ci permetterebbe realmente di pensare davvero ad un nuovo modo di vivere?
Il nocciolo della faccenda dovrebbe essere uno e uno solo : prendere in considerazione sempre ciò che si ritiene vero e giusto e il suo esatto contrario allo stesso tempo; riconoscere che il cambiar idea, parere, opinione é ciò che ci fa crescere davvero (qualora, ovviamente, esistano dei presupposti validi e riconosciuti oggettivamente, senza "caricare" troppo su quella teoria anzichè su quell'altra) ed è ciò che permette alla verità di venir fuori quasi spontaneamente.
Se questo non avviene é solo dovuto all'individualismo umano, che ha bisogno di autoaffermarsi sempre e comunque e non rende le/gli altre/i veramente libere/i di poter capire e conoscere le cose per quello che realmente sono.
Dunque viene quasi da rinunciarci a volte a interagire con questi personaggi, tanto acre si fa la disputa all'interno dei luoghi di discussione, con tanta foga vengono difesi punti di vista (qualsiasi) per il puro piacere di farlo e si rinuncia a voler ottenere risposte e/o spiegazioni necessarie ad una più soddisfacente comprensione.
E allora questo vuole essere anche un invito a tutti i vari bloggers, attivisti, studiosi della rete : l'educazione non é una faccenda formale, bensì un modo di sentire e di percepire, dunque una forma di reale rispetto. Il non deridere, sputare sentenze gratuite, offendere su vari commenti/apporti-individuali é da ricercare nel desiderio di confronto reale, che spesso può essere più utile quando a parteciparvi sono le persone più semplici o dotate di minori informazioni e conoscenze in merito a quanto discusso.
Pensateci, se avete il tempo e il desiderio.
Saluti.
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