Come é oramai noto (già da circa 2000 anni) la chiesa (ossia la stragrande maggioranza degli appartenenti all'istituzione ecclesiastica) é razzista, sessista e antidemocratica (basta leggere alcuni passi della bibbia); ergo tutti coloro che credono nella chiesa dovranno fare i conti con questi dati di fatto; tutti quelli che decidono di affidarsi alla chiesa dovranno lottare qualora non sentano che essa incarni i propri stessi principi oppure dovranno cambiare "referente". Chiaramente siamo tutte/i molto vicine/i a qualsiasi compagna o compagno che lotti per affermare ciò in cui crede, o, più in genere, per la propria libertà; va tuttavia precisato che questo tipo di lotta resta ascritto ad un ambito in ogni caso scelto (solitamente in maniera libera) dall'individuo stesso. Diverso é nascere in un sedicente stato libero e laico (!), in cui, religioni o non religioni, se ne é costretti a subire le leggi; diverso é nascere senza averlo chiesto e trovarsi anche a fare i conti con regolamenti che offuscano le libertà individuali e che sopprimono la spontaea "natura" dell'individuo. Sono certamente descrizioni di una storia per qualcuno già vista, dunque relegata al passato ma ovviamente non é così : a tutt'oggi nella maggior parte degli stati del mondo (!) esistono ancora leggi sessiste, razziste, di classe, fortunatamente esistono anche dei politici che se accorgono, a volte!
I rapporti tra persone dello stesso sesso sono illegali in quasi 90 paesi nel mondo, in alcuni (una decina di stati islamici ma anche in Cecenia) sono puniti con la morte, in altri (una cinquantina di stati fra cui India, Nepal, Cina, ma anche Equador, Cuba e Costa Rica, alcuni paesi dell'Africa del Nord e della costa orientale) l'omosessualità è punita col carcere, con sevizie, con torture e lavori forzati. E fino a 5 anni fa era considerata reato e punita anche in 13 stati Usa.
Così se questi dati risultano sconcertanti quello che sconcerta ancor di più é la constatazione che quando qualcuno alza il dito contro questi abusi gli si venga detto che depenalizzare o rendere libero qualcosa che fino ad ora non lo era va a discapito di chi, invece, vorrebbe che le cose restino così come sono o non tuteli la libera scelta di qualcun altro.
Dunque, se già le istituzioni (in generale) sono dannose, e molto, in quanto "modi stabili" di organizzare la vita individuale e sociale, quelle ecclesiastiche lo sono ancora di più, fondandosi sull'ignoranza delle masse; esse traggono dunque forza e vigore sulla quantità di persone che "credono" pensando che per poter/dover/saper affidarsi a qualsivoglia entità divina sia necessario trovare dei tramiti tutti umani.
Che ognuno/a creda in ciò che vuole senza doversi sentire obbligata/o a seguire norme già consolidate o semplicemente improvvisate da semplici esseri umani; e , ancor più importante, che ognuna/o si occupi di ciò che gli compete e che la si faccia finita con le affermazioni che mistificano la realtà!
Così se questi dati risultano sconcertanti quello che sconcerta ancor di più é la constatazione che quando qualcuno alza il dito contro questi abusi gli si venga detto che depenalizzare o rendere libero qualcosa che fino ad ora non lo era va a discapito di chi, invece, vorrebbe che le cose restino così come sono o non tuteli la libera scelta di qualcun altro.
Dunque, se già le istituzioni (in generale) sono dannose, e molto, in quanto "modi stabili" di organizzare la vita individuale e sociale, quelle ecclesiastiche lo sono ancora di più, fondandosi sull'ignoranza delle masse; esse traggono dunque forza e vigore sulla quantità di persone che "credono" pensando che per poter/dover/saper affidarsi a qualsivoglia entità divina sia necessario trovare dei tramiti tutti umani.
Che ognuno/a creda in ciò che vuole senza doversi sentire obbligata/o a seguire norme già consolidate o semplicemente improvvisate da semplici esseri umani; e , ancor più importante, che ognuna/o si occupi di ciò che gli compete e che la si faccia finita con le affermazioni che mistificano la realtà!
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