Senza entrare troppo nel merito e senza
voler trovare in questa sede spiegazioni più o meno valide, per
giustificare comportamenti e/o punti di vista/ideologie (non credo si
possa parlare di un'ideologia più “vera” di un'altra) prendo
spunto dalla costituzione:
«Tutti i cittadini hanno pari dignità
sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso,
di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di
condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere
gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto
la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno
sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i
lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del
Paese»
L'art. 3 della costituzione va riformato inserendo
esplicitamente “preferenza sessuale/di genere”. Si perché quel
“condizioni personali e sociali” è davvero troppo aleatorio e
fuorviante, dunque che venga palesemente dichiarato anche nel
documento ufficiale (a cui tutte e tutti sembrano non voler
rinunciare e osannano a gran voce) che dovrebbe sancire i diritti e i
doveri delle cittadine e dei cittadini tutte/i in italia.
Sebbene l'articolo di Alessandro
Baoli inquadri abbastanza chiaramente il punto nevralgico della
questione sui diritti delle/degli omosessuali omette (magari per
dimenticanza...) che tra le/gli omosessuali ci sono anche quelle/i
cristiane/cattolici che non rinuncerebbero per nulla al mondo al sacro rito; tutto concepibile se
non fosse che prima dovrebbero riuscire a trovare il modo di conciliare la propria devozione/riverenza/rispetto (fede) nei confronti
dell'ordine ecclesiastico e della dottrina con quanto di tutto ciò
vada palesemente in contrasto con quello che sentono e che credono
giusto.
Dunque PRIMA di tacciare di fanatismo
qualcuno (nonostante a ragione!) bisognerebbe redimere TUTTE e TUTTI
le/gli omosessuali e farli “smarcare” dalle grinfie
dell'istituzione in primis ma non ultimo dalla fede in generale.
Poi lo stesso bisognerebbe fare con
tutte/i le/gli eterosessuali che hanno a cuore la questione e sono
dotati di una razionalità sufficiente.
Quindi per poter condannare un benaltrismo non solo basterebbe agire nella direzione opposta ma non bisognerebbe nemmeno mai più parlarne.
Poi potremmo anche pensare di approdare
a risultati a favore di una società davvero laica e di diritti davvero per tutte e tutti.
La costituzione si può cambiare in
accordo con le necessità che cambiano volta per volta, la bibbia no
(almeno non più, ormai, così spudoratamente) e comunque dovrebbe essere quest'ultima qualcosa che riguardi unicamente un gruppo (speriamo sempre più) ristretto di individui.