Wednesday, April 09, 2008

VOTAZIONI : PRECISAZIONI

Questo posting segnala una correzione alla notizia che gira da un pò su internet e a cui é stato dedicato il posting precedente.

Per quanto neanche da ciò si evinca un'informazione chiara ed esauriente la riportiamo per onore al vero.

Interessante notare come anche il sito http://www.riforme.net/ , già citato sotto dal lettore e considerato dalla redazione di Rivistoriantago "confusionale", riporti la possibilità di cui al posting precedente, e la cui diffusione online é attribuita in primis a Marco Travaglio e indichi come reale alternativa al voto quella della verbalizzazione.

Qui di seguito trovate una lettera inviata dalla redazione della Rivistoriantago ai suoi lettori, la risposta di questo e la contro-risposta di nuovo della redazione.

Altra cosa importante da notare é come la redazione di Rivistoriantago "insista" sulla quasi "solennità" dell'esercizio del voto, cosa che non ci sembra decisamente andare nella direzione della totale libertà.

Che la democrazia non ce l'abbia regalata nessuno non ci pare proprio un buon motivo per dover consegnare NUOVAMENTE il paese in mano ai magnamagna!


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Date: Tue, 8 Apr 2008 17:53:55 +0200
From: mi.cito@libero.it
To: rivistoriantago@inventati.org
Subject: Re: [Rivistoriantago] non voto consapevole

SU QUESTO TEMA HO RICEVUTO IL SEGUENTE MESSAGGIO DA PARTE DELLA REDAZIONE DEL PERIODICO "IL DIALOGO":

Ci permettiamo di scrivere eccezzionalmente a tutti gli iscritti alle nostre mailing list per segnalare che continuano a girare in Internet email palesemente truffaldine riguardo alla modalità di espressione del voto alle oramai prossime elezioni politiche del 13-14 aprile.

La questione riguarda coloro che, scontenti di come vanno le cose, hanno deciso di votare scheda bianca o nulla o di non andare proprio a votare. In queste email si invita tutte queste persone ad andare ai seggi e mettere in atto un comportamento che viene presentato come legittimo, quello di rifiutare la scheda e di far mettere a verbale il perché del rifiuto, ma che legittimo non è. Viene poi detto che il voto bianco o nullo andrebbe a favore di chi prenderà più voti.
Niente di più falso.

Anche la legge "porcellum" voluta dal governo di destra del 2005, prevede che per il calcolo delle percentuali, per l'assegnazione dei seggi e per il calcolo degli sbarramenti, vengano considerati solo ed esclusivamente i VOTI VALIDI, con l'esclusione quindi dei voti bianchi e nulli. Il voto bianco e nullo ha come unico effetto quello di far abbassare la quantità di VOTI VALIDI necessari per raggiungere i quorum di sbarramento.

Inoltre non è prevista da alcuna norma la possibilità di recarsi al seggio per rifiutare la scheda facendo mettere a verbale una propria dichiarazione sul perché del rifiuto. I reclami di cui si parla nella legge elettorale possono riguardare solo ed esclusivamente il corretto svolgimento delle operazioni elettorali (timbratura delle schede, accertamento della identità degli elettori, spoglio dei voti ecc) e non certo la messa in discussione della legge elettorale stessa che deve essere fatta con ricorsi specifici all'ordinamento giudiziario.

Rifiutare la scheda e chiedere di mettere a verbale una propria dichiarazione si configura invece come TURBATIVA DEL CORRETTO SVOLGIMENTO delle operazioni di voto (art. 44 D.P.R. 30 marzo 1957, n. 361) dando la possibilità al presidente di far intervenire la forza pubblica per il ripristino del corretto svolgimento delle operazioni di voto.

A noi sembra del tutto evidente che ci sia il tentativo di creare turbamento delle elezioni inducendo gli elettori a mettere in atto comportamenti non corretti sul piano del rispetto delle regole, DANDO LA POSSIBILITA' DI MILITARIZZARE IL VOTO. E' anche del tutto evidente chi può trarre vantaggio dal turbamento delle elezioni.

Invitiamo quindi tutti i nostri lettori a non cadere nelle "bufale internettiane sul non voto" e a vigilare attentamente sullo svolgimento delle elezioni perché la democrazia non c'è l'ha regalata nessuno. Ognuno voti secondo coscienza senza bisogno di dare adito a turbative che vanno ad esclusivo vantaggio di chi vuole stracciare la democrazia.

Per chi volesse leggere il testo integrale delle leggi elettorali vigenti può scaricarlo dal sito della Camera dei Deputati al seguente indirizzo:


http://www.camera.it/files/pdf/documenti/MANUALE_11marzo2008.pdf

La redazione


SENZA ESPRIMERMI NEL MERITO POLITICO, HO MANDATO LA SEGUENTE RISPOSTA:

Grazie per l'informazione e soprattutto per il link. Chiaramente l'informazione che circola sul conteggio dei voti è scorretta. Mi resta però un dubbio e forse una correzione da fare.

La premessa è che nell'ambito della normativa vigente il cittadino non è tenuto a votare, essendo scomparsa ogni forma di segnalazione della mancata presenza al seggio. Poniamo il caso di una tornata referendaria con diversi quesiti. L'elettore può ritenere utile votare per il referendum X e non per quello Y, nonostante siano indetti nello stesso giorno. Se non potesse rifiutare la scheda del referendum Y, questa circostanza sarebbe in contraddizione con il suo diritto di non esprimere alcun voto, compresa la scheda bianca o nulla. Né d'altra parte questo diritto potrebbe essere condizionato al non recarsi al seggio, perché questa condizione sarebbe in contraddizione con il suo diritto costituzionale al voto per il referendum X. Ne consegue che l'elettore può recarsi al seggio e rifiutare la scheda che gli viene offerta. In termini pratici, è proprio quello che ho fatto in occasione del referendum sulla giustizia, abbinato, mi pare, a quello sul nucleare (che invece votai). Mi costò una breve discussione, ma alla fine il presidente si convinse e mise a verbale.

Secondo questo sito (http://www.riforme.net/2008/rass08-019.htm), inoltre, è espressamente previsto dalla legge che si possano esprimere e verbalizzare reclami e proteste su cui la Camera è poi tenuta a pronunciarsi.

Se poteste ulteriormente approfondire ve ne sarei grato.


ECCO LA RISPOSTA

Gentile Michele,

come abbiamo scritto nella nostra email ribadiamo che i reclami e le proteste previsti dalla normativa riguardano esclusivamente lo svolgimento delle operazioni elettorali che possono inficiare la validità del voto come ad esempio far votare una persona senza essere certi della sua identità, far entrare nella cabina elettorale non solo l´elettore ma anche un accompagnatore che possa influire sul suo voto, errata procedura di vidimazione delle schede, consegna di schede già votate all´elettore e quant´altro non rispetti le procedure di voto.

Il cittadino ha diritto di votare e di farlo liberamente. E questo è un diritto sancito dalla Costituzione. Ha tre possibilità di farlo: votare per una delle liste in lizza, votare bianco, votare annullando la scheda. Chi non vuole esercitare tale diritto non va semplicemente a votare. Se si reca al seggio lo fa per esercitare il suo diritto di voto. La legge non può quindi consentire, e non lo consente, al cittadino che si reca al seggio di rifiutare le schede elettorali e di far mettere a verbale una sua dichiarazione che motivi questa sua scelta. Questa è sicuramente un´azione di turbativa del regolare svolgimento delle elezioni che può essere, e la legge lo prevede, impedita dal presidente di seggio che può, essendo in quel momento ufficiale di polizia giudiziaria, anche denunciare gli elettori che mettono in atto azioni di disturbo del regolare svolgimento del voto.

Diverso è il caso della effettuazione di più referendum nella stessa giornata. In quel caso il cittadino ha diritto a votare per un referendum o più referendum, ma non voler votare per alcuni di essi. Nel caso del referendum, come è noto, la Costituzione prevede il raggiungimento del quorum per la sua validità. Dunque nel caso di più referendum nella stessa giornata il presidente di seggio non deve far altro che segnare sul verbale i cittadini che hanno rifiutato di partecipare ad uno o più referendum ma semplicemente per la regolarità dei conteggi in fase di spoglio dei risultati, senza specificare alcuna motivazione di tale scelta del cittadino perché è un suo diritto.

Il sito da lei citato, infine, fa gran confusione perché continua a parlare di un diritto di effettuare "reclami e proteste" senza specificare su che cosa tali "reclami e proteste" possono essere fatti. Non certamente sulla legge elettorale, per la qual cosa ci si deve rivolgere ai giudici competenti, ne certamente per turbare il corretto andamento del voto che, da tutte le email che circolano su tale argomento, è l´unico scopo chiaro di chi è promotore della iniziativa del cosiddetto "astensionismo attivo".

Si tratta di Email che traggono in inganno i cittadini perché li espone alla possibilità di subire azioni di polizia giudiziaria con azioni penali susseguenti senza averne alcuna informazione.

Violare le leggi come atto di disubbidienza civile è possibile ma a patto che chi lo fa sappia fino in fondo a che cosa va incontro. Chi cerca di coinvolgere i cittadini in azioni di "presunta disobbedienza civile" con l´inganno non è degno di alcun rispetto, è semplicemente un truffatore e basta.

Sperando di aver chiarito ulteriormente la questione e Ringraziandoti per l´attenzione ti porgiamo cordiali saluti

La redazione

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Rivistoriantago mailing list
Rivistoriantago@inventati.org
https://www.autistici.org/mailman/listinfo/rivistoriantago

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Molto utile é questo link http://www.slipperypond.co.uk/archivi/post626 :
assolutamente da leggere il commento postato da Michela

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