tag:blogger.com,1999:blog-291568722024-03-19T02:13:49.996-07:00LIBERIAMO E LIBERIAMOCI"..debole é la forza del'uomo ma con le risorse della sua mente le temibili creature del mare e quante vivono sulla terra e nel cielo egli doma." [ Euripide ]gyordiehttp://www.blogger.com/profile/01294169923809987927noreply@blogger.comBlogger46125tag:blogger.com,1999:blog-29156872.post-66865768916278701022013-07-08T07:03:00.002-07:002013-07-08T07:22:16.236-07:00Contro l'apologia pseudo-laica del benaltrismo cattolico.<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div style="text-align: justify;">
<style type="text/css">P { margin-bottom: 0.21cm; }</style>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhoTpcCKZGgSq1avAx4oPJfZRmdq98zvzX1HCJRnGkm9cIi3EUafZIPdipe4E50y03DKVQdWlNjYmtpI5C2o40vBNv8gyTv172QnVz1rXqFH4kq344DQZlEio4Bw6io-Mb84tZT/s1600/300px-Sodom_Monreal.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="151" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhoTpcCKZGgSq1avAx4oPJfZRmdq98zvzX1HCJRnGkm9cIi3EUafZIPdipe4E50y03DKVQdWlNjYmtpI5C2o40vBNv8gyTv172QnVz1rXqFH4kq344DQZlEio4Bw6io-Mb84tZT/s200/300px-Sodom_Monreal.jpg" width="200" /></a><span style="color: #e69138;">Senza entrare troppo nel merito e senza
voler trovare in questa sede spiegazioni più o meno <a href="http://www.humantrainer.com/attualita/transgender-6-anni-vince-causa-contro-scuola.html" target="_blank">valide</a>, per
giustificare comportamenti e/o punti di vista/ideologie (non credo si
possa parlare di un'ideologia più “vera” di un'altra) prendo
spunto dalla costituzione:</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #e69138;">
</span>
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #e69138;"><br /></span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #e69138;">
</span>
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #e69138;">«Tutti i cittadini hanno pari dignità
sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso,
di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di
condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere
gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto
la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno
sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i
lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del
Paese»</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #e69138;">
</span>
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #e69138;"><br /></span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #e69138;">
</span>
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #e69138;">L'art. 3 della costituzione va riformato inserendo
esplicitamente “preferenza sessuale/di genere”. Si perché quel
“condizioni personali e sociali” è davvero troppo aleatorio e
fuorviante, dunque che venga palesemente dichiarato anche nel
documento ufficiale (a cui tutte e tutti sembrano non voler
rinunciare e osannano a gran voce) che dovrebbe sancire i diritti e i
doveri delle cittadine e dei cittadini tutte/i in italia.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #e69138;">
</span>
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #e69138;"><br /></span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #e69138;">
</span>
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #e69138;">Sebbene <a href="http://cronachelaiche.globalist.it/Detail_News_Display?ID=80018&typeb=0" target="_blank">l'articolo</a> di Alessandro
Baoli inquadri abbastanza chiaramente il punto nevralgico della
questione sui diritti delle/degli omosessuali omette (magari per
dimenticanza...) che tra le/gli omosessuali ci sono anche quelle/i
cristiane/cattolici che non rinuncerebbero per nulla al mondo al sacro rito; tutto concepibile se
non fosse che prima dovrebbero riuscire a trovare il <a href="http://pensierieparoledisamuele.blogspot.it/2013/05/omosessualita-e-cristianesimo-di.html" target="_blank">modo di conciliare</a> la propria devozione/riverenza/rispetto (fede) nei confronti
dell'ordine ecclesiastico e della dottrina con quanto di tutto ciò
vada palesemente in contrasto con quello che sentono e che credono
giusto.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #e69138;">
</span>
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #e69138;">Dunque PRIMA di tacciare di fanatismo
qualcuno (nonostante a ragione!) bisognerebbe redimere TUTTE e TUTTI
le/gli omosessuali e farli “<a href="http://www.uaar.it/laicita/sbattezzo/" target="_blank">smarcare</a>” dalle grinfie
dell'istituzione in primis ma non ultimo dalla fede in generale.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #e69138;">
</span>
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #e69138;">Poi lo stesso bisognerebbe fare con
tutte/i le/gli eterosessuali che hanno a cuore la questione e sono
dotati di una razionalità sufficiente.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #e69138;">Quindi per poter condannare un benaltrismo non solo basterebbe agire nella direzione opposta ma non bisognerebbe nemmeno mai più parlarne.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #e69138;">
</span>
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #e69138;">Poi potremmo anche pensare di approdare
a risultati a favore di una società davvero laica e di diritti davvero per tutte e tutti.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #e69138;">
</span>
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #e69138;">La costituzione si può cambiare in
accordo con le necessità che cambiano volta per volta, la bibbia no
(almeno non più, ormai, così spudoratamente) e comunque dovrebbe essere quest'ultima qualcosa che riguardi unicamente un gruppo (speriamo sempre più) ristretto di individui.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhoTpcCKZGgSq1avAx4oPJfZRmdq98zvzX1HCJRnGkm9cIi3EUafZIPdipe4E50y03DKVQdWlNjYmtpI5C2o40vBNv8gyTv172QnVz1rXqFH4kq344DQZlEio4Bw6io-Mb84tZT/s1600/300px-Sodom_Monreal.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><br /></a></div>
</div>
<div style="text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhL0a756t0gbuo8RzP7w9I2PHR9pkJJHgp0Kqgbt_iF3zlqTVNApSmqFswO6Ov7eRR_sJp2ePbUC5i2KmWaWY05fhg-tUWb9HnurkgfNM8Y3g3kKlSLdJszCOPHtXxJLW4TYhs0/s1600/300px-Sodom_Monreal.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><br /></a></div>
</div>
gyordiehttp://www.blogger.com/profile/01294169923809987927noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-29156872.post-48061717117249068292012-03-20T06:15:00.005-07:002012-07-08T08:00:10.567-07:00Quelli che la carne (biologica) non fa mica male<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<style type="text/css">
<!--
@page { margin: 2cm }
P { margin-bottom: 0.21cm }
-->
</style><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiIOGDrfvolSzDXoWaEzpejlqvpUxKSsaqaFxikqkvWwBs3R6EayWUuuKd3-dtMbbVII2mZidze7CnkLUbkAhO224I9BEPP35GADtxa7E5fAs5F5uTXuHuUToLJU0tvsJO5g6nG/s1600/imagesindigeno.jpeg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="145" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiIOGDrfvolSzDXoWaEzpejlqvpUxKSsaqaFxikqkvWwBs3R6EayWUuuKd3-dtMbbVII2mZidze7CnkLUbkAhO224I9BEPP35GADtxa7E5fAs5F5uTXuHuUToLJU0tvsJO5g6nG/s200/imagesindigeno.jpeg" width="200" /></a></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Spesso mi trovo a discutere sugli svantaggi e pericolosità dell'alimentazione carnivora con sedicenti onnivori che credono a ragion veduta di poterlo essere per via di una presunta naturalità a tal riguardo. La maggior parte di costoro sono disposti ad accettare la pericolosità legata alla carne di animali da batteria spacciata per lo più dalla grande distribuzione, pensando che le “uniche” (!!!) sostanze nocive presenti in queste siano gli <b>ormoni steroidei e anabolizzanti</b>, <b>gli additivi alimentari (nitriti, nitrati)</b>, <b>additivi chimici quali residui di concimi, diserbanti, pesticidi</b> derivanti dal mangime somministrato agli animali sia da vivi che da morti.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Dunque per la maggior parte di carnivori il cibarsi di carne di provenienza biologica o comunque meno “industrializzata” permette di godere di tutti i benefici della carne senza conseguenze nocive legate alla produzione e lavorazione intensiva.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Si vuole qui provare a smontare quest'ennesima credenza popolare e/o di convenienza e analizzare quelli che sono i reali aspetti dannosi di un'alimentazione di questo tipo; si vuole provare a far comprendere che le sostanze sopra citate non sono che la punta dell'iceberg rispetto alle sostanze nocive e tossiche che sono già presenti tout court nella carne e nel pesce di animali allevati (o meno) e ammazzati.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Si vuol far provare a pensare a ciò che studi decennali i cui ricercatori di tutto il mondo di sono dedicati e continuano a fare arrivano a concludere; basta soltanto ricordare ciò che enti quali il NIH o l'ADA affermano ormai con forza e da tempo, ossia che <b>l'alimentazione a base vegetale è il tipo di nutrizione più salutare e protettivo nei confronti delle più importanti e gravi patologie degenerative umane</b>. Basta citare uno degli studi epidemiologici più importanti intrapresi sinora, <b>Il Progetto Cina</b>, studio ultra-ventennale che mette in relazione alimentazione e malattia.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><u><b>La carne : gli svantaggi nel dettaglio</b></u></span><br />
"Tratto dal libro <b> Mangiar Sano e Naturale</b> di Michele Riefoli, Macro 2011" </div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjD5v7N196xCtm_b-56dOzTO1fRd1ibaycUMcZFthU9x8lTjkixnd_b_OT7zpizs1fvQTqRxnYlYicxont_KwAYjYjvFTUGCALTtY1eYqXZCbtahh89tyaNgsPJcXyC40VfWUGP/s1600/ricchimangiatori.jpeg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="149" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjD5v7N196xCtm_b-56dOzTO1fRd1ibaycUMcZFthU9x8lTjkixnd_b_OT7zpizs1fvQTqRxnYlYicxont_KwAYjYjvFTUGCALTtY1eYqXZCbtahh89tyaNgsPJcXyC40VfWUGP/s200/ricchimangiatori.jpeg" width="200" /></a>Diciamo prima di tutto che i vantaggi del mangiar carne sono in realtà zero! A meno che non ci si trovi in situazioni di necessità o di denutrizione dovuti all'impossibilità di accedere a fonti vegetali affidabili per tutte le classi di macro e micronutrienti. Ma anche in questi casi, comunque, sarebbe meglio riferirsi prima ai sottoprodotti animali (yogurt, formaggi freschi, uova) e non alla carne che dovrebbe rappresentare l'ultima opzione. </div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Sta di fatto però che nell'alimentazione moderna, nonostante l'abbondanza di fonti proteiche vegetali disponibili, la carne fresca, congelata, secca, trasformata, inscatolata, o sotto forma di salumi, costituisce la fonte primaria di proteine per la maggioranza delle persone.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Qualcuno potrebbe dire “E allora? Cosa c'è che non va nella carne?” </div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
“Niente, a parte che non è un alimento adatto all'essere umano visto che il suo consumo è (anche) implicato nell'insorgenza delle principali malattie degenerative e nelle prime cause di morte (infarti e tumori), che è una fra le cause principali del riscaldamento globale, della fame nel mondo, della deforestazione, della desertificazione di zone fertili, dell'inquinamento delle falde acquifere nonché di tutta la sofferenza arrecata a centinaia di milioni di animali ogni giorno.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><u><b>La putrefazione</b></u></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="font-size: small;">Ciò che noi tutte e tutti chiamiamo “carne” non è nient'altro che parti anatomiche del corpo di un animale morto sezionato e conservato in celle frigorifere, come un cadavere all'obitorio. La conservazione in ambienti refrigerati a temperature di 0-4 °C e con umidità elevate (80-90%) si rende necessaria per far si che i muscoli induriti dal rigor mortis e immangiabili possano intenerirsi ed essere masticati. Il processo di rigor mortis inizia di regola un paio di minuti dopo l'abbattimento dell'animale nei cui muscoli continua per breve tempo un certo metabolismo anaerobico (senza respirazione e quindi senza ossigeno). Ciò comporta la trasformazione degli zuccheri del sangue in acido lattico che abbassa il pH della carne (acidifica). Successivamente i filamenti proteici contrattili del muscolo (actina e miosina), che normalmente scorrono fra loro e conferiscono elasticità, si legano tra loro stabilmente determinando accorciamento e irrigidimento dei muscoli; questi, quando presentano più tessuto connettivo si induriscono maggiormente e la carne risulta immangiabile.</span></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="font-size: small;"><b>La frollatura </b><span style="font-weight: normal;">è l'operazione di stagionatura che consente di rendere la carne più tenera e più gustosa (?). Col passare delle ore, gli enzimi proteolitici cominciano a spezzare i ponti proteici e connettivali e dopo almeno 24-48 ore la carne ritorna morbida. Ci sono carni che richiedono anche 10-15 giorni di frollatura, in un ambiente controllato per evitare che il processo viri verso la putrefazione vera e propria. Ma la frollatura non può essere concepita come un processo totalmente estraneo alla putrefazione, la quale può essere rallentata ma non fermata del tutto. Inoltre il processo di frollatura richiede tempo e costi che le aziende tendono a ridurre adottando, quando possibile, metodi rapidi ottenibili alzando le temperature delle celle frigorifere fino a 18-20° e riducendo i giorni. Queste tecniche richiedono ambienti fortemente umidi per evitare l'essiccazione e allo stesso tempo includono processi di sterilizzazione batterica contro la putrefazione con radiazioni ultraviolette. Per contro carni di maggior qualità sono considerate quelle che hanno subìto una frollatura più lenta di almeno 15-20 o più giorni. Tuttavia la marcescenza non tarda ad arrivare e sin dalle prime ore di esposizione nei banconi possiamo osservare le classiche e striature verdognole che lo testimoniano. </span></span> </div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-weight: normal;">Già durante la frollatura i batteri della putrefazione presenti sulla carne sviluppano alcaloidi cadaverici : le </span><b>ptomaine</b><span style="font-weight: normal;">. I più famosi sono </span><b>scatolo, indolo, cadaverina, putrescina, neurina</b><span style="font-weight: normal;"> che si producono maggiormente durante la stagionatura e sono sostanze naturali (alcuni di essi infatti sono presenti anche nei corpi umani e animali vivi) ma con effetti anche tossici. Queste sostanze hanno ragione di esistere dal momento che nel corpo ogni giorno muoiono e rinascono milioni di cellule. In effetti putrescina e cadaverina sono anche considerate fattori stimolanti la crescita cellulare ma la loro presenza eccessiva determina anche la crescita delle cellule tumorali. Non abbiamo perciò alcuna necessità di aumentare la quota di questi alcaloidi introducendoli con la carne perché ci bastano quelli che si producono nel nostro corpo a causa del naturale catabolismo. Probabilmente anche per questi aspetti la carne è responsabile del'80% dei tumori al colon, del 70% di quelli alla prostata e del 50% di quelli alla mammella.</span></span></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<br /></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><u><b>Il catabolismo</b></u></span></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<br /></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgVTjcofUYyIFVC2-ViuqRK8YjZ_2bY9_VNfOJHWMJZ-PSC2YJio-7xN8WWd4jAuz46sfG-D18wqci3Pn0Q0HGkWnBu96VOTOrqGa-iAYyJgW-jZuyn9hoSvxjPeLiDc40ic9kp/s1600/catabolism.jpeg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="192" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgVTjcofUYyIFVC2-ViuqRK8YjZ_2bY9_VNfOJHWMJZ-PSC2YJio-7xN8WWd4jAuz46sfG-D18wqci3Pn0Q0HGkWnBu96VOTOrqGa-iAYyJgW-jZuyn9hoSvxjPeLiDc40ic9kp/s200/catabolism.jpeg" width="200" /></a><span style="font-size: small;"><span style="text-decoration: none;">Altri fattori tossici della carne sono dovuti alla presenza di </span><span style="text-decoration: none;"><b>leucomaine</b></span><span style="text-decoration: none;">, un gruppo di ammine tossiche prodotte dal metabolismo animale. Sono cataboliti (scarti metabolici) che si producono nella carne e non c'entrano con la putrefazione. Parliamo di </span><span style="text-decoration: none;"><b>purine, acido urico, acido ippurico, ammoniaca</b></span><span style="text-decoration: none;">. La loro tossicità è riconosciuta e può causare gotta, intossicazione, acidificazione dei tessuti e indebolimento del sistema immunitario. Lo smaltimento e la neutralizzazione di questi cataboliti richiede un superlavoro di fegato e reni che sono gli organi deputati alla loro neutralizzazione ed espulsione dal corpo. </span></span> </div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<br /></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><span style="text-decoration: none;">Un ulteriore aspetto di tossicità delle carni è dato dalla presenza di </span><span style="text-decoration: none;"><b>adrenalina</b></span><span style="text-decoration: none;">. E' un neurotrasmettitore prodotto dal corpo dell'animale in fare di stress. Prima dell'abbattimento l'animale ha piena coscienza di ciò che sta per accadergli, sente l'odore del sangue degli animali macellati precedentemente; il pericolo è nell'aria e il loro istinto lo fa loro presente in modo forte e chiaro. L'animale si ritrae, si ribella, vorrebbe scappare ma viene trattenuto. L'adrenalina scorre nel sangue prodotta dalle ghiandole surrenali. Un colpo alla fronte oppure un taglio netto alla gola e poi l'animale muore. Il metabolismo si blocca e l'adrenalina non potendo più essere riconvertita rimane nelle carni. Residui di adrenalina possono aggravare i sintomi di soggetti ansiosi, aggressivi, nervosi. Le memorie di paura, di stress, di fuga, di attacco e quindi l'adrenalina stessa sono come un condimento nascosto e il nostro corpo se ne accorge facendoci ammalare psichicamente e fisicamente. </span></span> </div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><span style="text-decoration: none;">Ciò si acutizza anche grazie alla cosiddetta </span><span style="text-decoration: none;"><b>memoria dell'acqua</b></span><span style="text-decoration: none;"> che fa si che tutta l'acqua contenuta nelle carni (circa il 70%) sia “vibrante” soprattutto delle ultime emozioni che l'animale ha vissuto (paura, dolore, sfiancamento) che ci vengono trasferite al momento del suo consumo.</span></span></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><u><b>La carica batterica</b></u></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="font-size: small;">Nella carne cruda si ha un notevole sviluppo della carica batterica per neutralizzare la quale sarebbe necessario un ambiente gastrico molto acido, una digestione rapida e un intestino corto per eliminare rapidamente le scorie. L'essere umano predilige mangiar carne cotta dove la carica batterica è notevolmente ridotta ma per il fatto che nel suo stomaco si raggiunge un'acidità molto inferiore a quella degli stomaci dei carnivori o onnivori per via della maggiore lunghezza (dodici metri!) la digestione risulta estremamente più lunga; ciò non consente un transito veloce degli scarti che fanno si che la carica batterica si moltiplichi a dismisura dando luogo a gonfiori, fermentazioni e fenomeni putrefattivi che impegnano oltremodo il sistema immunitario, “distraendolo” da altri compiti. </span> </div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><u><b>Il colesterolo</b></u></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="font-size: small;">Le carni come tutti gli altri alimenti di origine animale contengono <i>colesterolo LDL</i> il cui eccesso nel sangue rappresenta uno dei principali fattori di rischio cardio-vascolari. A tal riguardo possono leggersi i numerosi studi svolti negli ultimi decenni che non lasciano alcun dubbio.</span></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="font-size: small;">Ne sanno qualcosa gli australiani che nel periodo subito successivo alla guerra sono stati costretti a ridurre drasticamente il consumo di carne con conseguente brusca flessione statistica dei casi di morte per infarto e ictus; i livelli si rialzarono, ristabilendosi come in precedenza in seguito alla fine della guerra e alla ripresa del vecchio regime alimentare.</span></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="font-size: small;">Ma è solo uno dei tanti esempi.</span></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><u><b>Le sostanze tossiche</b></u></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="font-size: small;">Senza soffermarci troppo sul <b>benzopirene</b> che è quella sostanza tossica che si forma con la cottura prolungata o ad alte temperature di cui non è certamente solo la carne a contenerne (anche se la <i>grigliata</i> è uno dei principali ricettacoli di essa), certamente sono soltanto i grassi animali contenuti in carne e pesce oltre che nei loro sottoprodotti ad accumulare significative e pericolose quantità di <b>PCB</b> (policlorobifenili) e <b>diossine</b>. </span> </div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<br /></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="font-size: small;">I <b>PCB </b>sono composti chimici ora vietati ma largamente utilizzati in passato per la produzione di pesticidi e altri prodotti industriali. Le <b>diossine</b> sono inquinanti ambientali che si formano durante i trattamenti termici dei processi di lavorazione industriale o per trattamento termico dei rifiuti. </span> </div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="font-size: small;">Entrambe queste sostanze entrano nel corpo principalmente attraverso il cibo contaminato, sono liposolubili dunque sono i grassi degli animali i luoghi dove si accumulano maggiormente e attraverso l'ambiente circostante inquinato e attraverso l'utilizzo di sottoprodotti di attività industriale destinata alla zootecnia. </span> </div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="font-size: small;">Sia negli animali che nell'essere umano queste sostanze vengono immagazzinate e trattenute dal tessuto adiposo e in caso di maggiore contaminazione possono dare luogo a disturbi della cute (cloracne), del sistema immunitario, del sistema riproduttivo, di diabete e d'apprendimento, oltre a predisporre fortemente le cellule alla trasformazione neoplastica (azione cancerogena).</span></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<br /></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="font-size: small;">Altro problema delle carni è che contengono grassi animali che vanno incontro a processi di ossidazione. Il prof. Robert Shamberger, della Harvard Medical School, chirurgo e oncologo di fama presso l'ospedale di Boston (USA), ha scoperto che le carni, in particolare quelle di manzo e vitello seguite da quelle di pollo, suino e di pesce contengono <b>aldeide malonica, </b>sicuramente cancerogena per stomaco e intestino, tanto più se la carne viene conservata o tenuta in un ambiente caldo o comunque non ben refrigerato. Si spiegherebbe pertanto il frequente cancro intestinale di abituali mangiatori di carne. Una corretta refrigerazione riduce il fenomeno solo di poco. Basta cucinarla perché la carne moltiplichi il tasso di aldeide malonica. La lombata per arrosto, ad esempio, contiene circa 9,4 mg di aldeide malonica (cancerogena) ogni grammo di carne; una volta arrostita ne arriva a contenere quasi 27 mg per grammo di carne.</span></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="font-size: small;">Una normale fettina da 100g cotta contiene all'incirca 3g (!) di aldeide malonica.</span></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><u><b>Meccanismi energetici sottili e svantaggi del mangiar carne.</b></u></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><u><b>Effetto di risonanza</b></u></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjHCoGpabH4OXPL7SwtHTLGTp6h6BVv4sA9D8hcShM6v93P265m27Oz5bdDvW6ZzL4aRBtGQhBgHjf9fAfatSrGtYrwE-0ByuFhit5GWQijsDatwUBIJcClToDChEEnm_PxLrQD/s1600/ti+uccido.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="198" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjHCoGpabH4OXPL7SwtHTLGTp6h6BVv4sA9D8hcShM6v93P265m27Oz5bdDvW6ZzL4aRBtGQhBgHjf9fAfatSrGtYrwE-0ByuFhit5GWQijsDatwUBIJcClToDChEEnm_PxLrQD/s200/ti+uccido.jpg" width="200" /></a></div>
<span style="font-size: small;">Nel nostro organismo ogni giorno nascono e muoiono milioni di cellule. Il programma di vita funziona per il bilanciamento fra due attività opposte e complementari, ciò che potremmo definire come l'azione congiunta delle forze di costruzione e delle forze di distruzione che si controllano a vicenda. </span> </div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="font-size: small;">Fino a circa i 21 anni sono le forze di costruzione a prevalere, dopodiché l'equilibrio comincia ad invertirsi. Nutrirci con alimenti contenenti cellule già morte o sostanze che vanno in quella direziona accelera il processo di distruzione.</span></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="font-size: small;">Esiste inoltre un meccanismo squisitamente energetico che può influenzare il livello di comando delle forze di distruzione, che è quello noto con il nome di effetto di risonanza. Esso si attiva quando si incontrano due energie che contengono vibrazioni simili. </span> </div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="font-size: small;">La similitudine esiste tra noi e gli animali perché siamo fatti sia loro che noi esseri umani della stessa sostanza organica (che è dotata della stessa organizzazione strutturale). </span> </div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><u><b>Trasmissione si memorie dalla carne dell'animale all'essere umano.</b></u></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="font-size: small;">Un altro meccanismo energetico che va a potenziare l'effetto di risonanza è quello della memoria di morte copiata dalle cellule dell'animale a quelle umane.</span></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="font-size: small;">Ciò avviene sia attraverso gli stimoli che l'acqua contenuta della carne riceve e trattiene (memoria dell'acqua) sia attraverso l'immissione di sostanze biochimiche secrete dagli ormoni dello stress (adrenalina) sia attraverso la trasmissione energetica emotiva (probabilmente anch'essa legata a sostanze biochimiche ancora sconosciute).</span></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><u><b>La scoperta dei neuroni a specchio.</b></u></span></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<br /></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="font-size: small;">I meccanismi di copia e risonanza sono tanto più supportati anche dalle nuove teorie e studi sui neuroni.</span></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="font-size: small;">Si è infatti arrivati a constatare che quando un soggetto ne osserva un altro mentre compie una certa azione si attivano anche dentro di lui le stesse aree cerebrali motorie, come se l'osservatore stesse facendo quella stessa azione. Ciò ha indotto gli scienziati a definire la capacità dei neuroni di apprendere facendo una copia di ciò che hanno esperito attraverso l'osservazione che può essere molto spesso anche inconsapevole.</span></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="font-size: small;">Tutta la materia sia organica che inorganica è ormai indubbio che si muova energeticamente in questo modo, ossia che viva facendo e trattenendo in qualche misura memoria di ciò che la circonda.</span></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><u><b>Carne, aggressività e memorie di cannibalismo.</b></u></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhK4bnQtbm8Ptj3XEApqaj8qAgUNElEx2ppoXPmPoyx9CyS4FauOaW1tp1Ma2_fz_5Q9KliEB6VQZDQBciOBBAEW1f-7_Q1ecjusu2I6XKcDWofoKWIs3NbpUS42B9_Gen8xUWK/s1600/cannibalism.jpeg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="141" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhK4bnQtbm8Ptj3XEApqaj8qAgUNElEx2ppoXPmPoyx9CyS4FauOaW1tp1Ma2_fz_5Q9KliEB6VQZDQBciOBBAEW1f-7_Q1ecjusu2I6XKcDWofoKWIs3NbpUS42B9_Gen8xUWK/s200/cannibalism.jpeg" width="200" /></a><span style="font-size: small;">Tutti noi abbiamo, negli anfratti più reconditi della nostra mente, anche antiche memorie di <b>cannibalismo</b>. L'essere umano, dall'Australopiteco in poi ha, per circa un milione di anni, praticato il cannibalismo cerebrale. </span> </div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="font-size: small;">A un certo punto abbiamo cominciato a mangiare il cervello (e poi altre parti del corpo) dei dei nostri simili, o nemici o parenti e amici della stessa tribù di appartenenza.</span></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="font-size: small;">La massiccia presenza di ormoni della crescita presenti nelle ghiandole del cervello delle vittime avrebbe consentito verosimilmente un progressivo incremento della massa cerebrale fino all'attuale 400% a fronte di un misero 5% in più totalizzato fino ad oggi dall'evoluzione naturale dei nostri progenitori : le scimmie antropomorfe (orango, gorilla, scimpanzé, bonobo e gibbone) non antropofaghe.</span></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="font-size: small;">Il cannibalismo cerebrale praticato così a lungo avrebbe determinato la perdita del pelo, la modifica dei tratti somatici e soprattutto l'aumento dell'intelligenza.</span></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="font-size: small;">La teoria è suffragata dai numerosissimi ritrovamenti di teschi che presentano uno strano foro presumibilmente praticato per succhiare il cervello.</span></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="font-size: small;">Singolare (ma non assurda) la teoria per la quale il frutto proibito dell'Eden altro non sarebbe che il cervello dei nostri simili. Nelle culture tribali dove ancora oggi si pratica il cannibalismo il cervello è chiamato “il frutto”.</span></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="font-size: small;">Probabilmente l'evidente aggressività umana (o almeno di chi mangia solitamente carne) è dovuta anche all'attivazione di memorie cannibali o carnivore associate a periodi di guerra e predazioni in cui di ammazzava e depredava per avidità, ignoranza e per una sorta di devianza dell'intelligenza, tutte cose, del resto ancora attualissime.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><u><b>Parliamo anche di pesce.</b></u></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<br /></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="font-size: small;">Il pesce è carne di mare, fiume o lago; esso presenta delle caratteristiche sostanziali che lo differenziano dalla carne soprattutto per quanto riguarda la quantità e qualità dei grassi. Mentre la carne contiene grassi prevalentemente saturi, i pesci hanno grassi hanno grassi prevalentemente polinsaturi e fra questi i famosi grassi essenziali omega-3 sia in forma indifferenziata ALA che in forma differenziata EPA e DHA. Ma il vantaggio indubbio di questi grassi su quelli della carne viene meno dal momento che anche il pesce solitamente viene cotto con tutte le conseguenze “saturanti” e ossidanti sui grassi insaturi. Altro vantaggio del pesce sulla carne è che contiene meno tessuto connettivo e quindi risulta molto più digeribile, fatta eccezione per i molluschi con e senza guscio. A differenza della carne il pesce è però maggiormente putrescibile, nel senso che ci mette meno tempo a frollare e ad andare in putrefazione dopo il rigor mortis. Da qui la necessità assoluta di mangiare eventualmente solo pesce fresco e questo nella maggior parte dei casi è il problema più grande (salvo aggiungere additivi di ogni sorta a tal scopo).</span></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="font-size: small;">Per quanto riguarda quindi gli aspetti relativi a frollatura, ptomaine, leucomaine, adrenalina, carica batterica, colesterolo, i problemi del pesce rimangono analoghi a quelli visti sopra per la carne. Si aggiungano rischi di tifo, paratifo, salmonella, colera, epatite A e parassiti intestinali sia per pesci che per i “frutti di mare”.</span></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="font-size: small;">Se le acque fossero pulite il pesce almeno non presenterebbe inquinanti ambientali (che nel caso della carne possono essere evitati con tecniche di allevamento “biologiche”) ma così ovviamente non è. I livelli di arsenico, mercurio, cadmio, piombo e altri metalli pesanti altamente tossici contenuti nel pesce sono di gran lunga superiori a quelli che possono accumularsi nelle carni degli animali terrestri. I livelli di PCB e diossine presenti nel pesce sono analoghi a quelli della carne. Si potrebbe pensare però che il pesce non contenga inquinanti delle cure veterinarie, antibiotici, ormoni, tuttavia il 40% del pesce venduto in Italia proviene da allevamenti e contiene grandi quantità di prodotti chimici di questo tipo necessari a far aumentare di peso e non far ammalare gli animali. Il 70% del pesce commercializzato in Italia è di importazione. La vita nei nostri mari sta morendo sia per eccessivo sfruttamento delle risorse ittiche, sia per l'inquinamento.</span></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="font-size: small;">Anche nel pesce ci sono memorie di paura, angoscia e dolore (nonostante quest'ultimo concetto sia tutt'ora molto dibattuto). La fine dei pesci è in realtà molto peggiore di quella della maggior parte degli animali terrestri (ma non di tutti) in quanto la loro morte è lenta per asfissia, per lacerazione delle carni con arpione o con amo da pesca.</span></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<br /></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="font-size: small;">Molto interessante la constatazione da parte degli addetti al campo del movimento e della rieducazione posturale, dell'allungamento muscolo-tendineo e della mobilità articolare, che <b>molte persone che mangiano molta carne e pesce hanno mediamente una muscolatura più rigida</b>, di conseguenza sono maggiormente soggette a problemi di schiena e di dolori articolari oltre che di respirazione e diaframma.</span></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<br /></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-size: x-small;">[ </span></span>"Per ulteriori approfondimenti: Michele Riefoli, "Mangiar Sano e
Naturale con Alimenti Vegetali Integrali - Manuale di consapevolezza
Alimentare per tutti", Macro 2011, pagg. 560 € 22.00<span style="font-size: small;"><span style="font-size: x-small;"> ]</span></span></div>
</div>gyordiehttp://www.blogger.com/profile/01294169923809987927noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-29156872.post-86352964392169543502010-12-19T06:28:00.000-08:002011-06-12T17:17:21.395-07:00DISUGUAGLIANZE<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjBjCvEwRJjNuVQZ3q2ntFicoXa8prAyX6sVCm41PtJdLt62CjQAFRynxzVCKRwZUzaGPDBoIxaPAW4KTYAGwrLhBaClpZ9On3Mx7RS6_nkIuuVyGKVQaumHf4VKCuxp1Ww56ie/s1600/mafaldacc8.gif" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="198" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjBjCvEwRJjNuVQZ3q2ntFicoXa8prAyX6sVCm41PtJdLt62CjQAFRynxzVCKRwZUzaGPDBoIxaPAW4KTYAGwrLhBaClpZ9On3Mx7RS6_nkIuuVyGKVQaumHf4VKCuxp1Ww56ie/s200/mafaldacc8.gif" width="200" /> </a></div><div align="JUSTIFY" style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: small;">Avete mai sentito un personaggio politico affermare che la disonestà vada premiata? (Affermare a voce, intendo, rilasciare una dichiarazione formale oppure redigerla di proprio pugno).</span></div><div align="JUSTIFY" style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: small;"><br />
</span></div><div align="JUSTIFY" style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: small;">La risposta è ovviamente no, anche se poi ognuno, al riparo da occhi e orecchie indiscrete si senta quasi in diritto di agire nello stesso modo così tanto vituperato a parole.</span></div><div align="JUSTIFY" style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: small;"><br />
</span></div><div align="JUSTIFY" style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: small;">Allo stesso modo alcun/a cittadino/a affermerebbe mai di voler essere governata/o da chi invece di farlo sfrutti la posizione concessale/gli attraverso un processo <i>democratico</i> (chiamato erroneamente <i>elezioni popolari</i>) per il proprio tornaconto; quest'ultimo, infatti, almeno nella società dei consumi, è già insito nell'acquisizione di (molto) potere e di (molto) denaro, tanto da creare quel gap sociale davvero inconciliabile con il bene comune.</span></div><div align="JUSTIFY" style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: small;"><br />
</span></div><div align="JUSTIFY" style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: small;">Dunque su qualcosa siamo tutte e tutti d'accordo, almeno in apparenza : nessuno vuole disonestà, criminalità, clientelismo, interesse personale nelle posizione di governo, qualunque esse siano (comunali, provinciali, regionali, nazionali).</span></div><div align="JUSTIFY" style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: small;"><br />
</span></div><div align="JUSTIFY" style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: small;">Il sistema che finora ha, al contrario, prodotto esattamente tutto ciò andrebbe dunque cestinato letteralmente; ed inutile è modificarlo, "ammorbidirlo", pensare di adeguarlo.</span></div><div align="JUSTIFY" style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: small;">Sono ormai più di 50 anni che in italia un sistema politico-amministrativo ha generato e continua a generare soltanto vantaggio alle lobby, ai singoli, alle criminalità organizzate che SEMPRE sono riuscite ad avere il proprio referente politico, a differenza delle/gli oneste/i cittadine/i.</span></div><div align="JUSTIFY" style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: small;"><br />
</span></div><div align="JUSTIFY" style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: small;">E sono circa duecento anni che nel mondo le multinazionali fanno il buono e il cattivo tempo in virtù delle facoltà a loro concesse (o meglio delle leggi fatte per quanti avessero già potere e denaro e desiderassero ampliarli sempre di più).</span></div><div align="JUSTIFY" style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: small;">Si sente molto parlare di re o de-regolamentazione del mercato libero : ecco un esempio di adeguatio, di rallentamento del progresso delle civiltà e dell'individuo, che serve solo a coloro che, essendosi creati imperi <i>legittimi</i> non potrebbero mai tollerare che qualcuno un bel giorno decida che si sia commesso un errore e che sia tutto da rovesciare.</span></div><div align="JUSTIFY" style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: small;"><br />
</span></div><div align="JUSTIFY" style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: small;">E siccome sono questi individui ad avere denaro e potere in eccesso (che il mercato cosiddetto libero ha permesso loro di ottenere) sono loro che riescono a servirsi ANCHE delle stesse leggi che dovrebbero tutelare tutti indistintamente per sopravvivere : ecco dunque un altro esempio del fallimento di questo tipo di sistema, la disparità di fronte alla legge (che prevederebbe uguaglianza assoluta) inevitabilmente drogata dalle risorse individuali possedute.</span></div><div align="JUSTIFY" style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: small;"><br />
</span></div><div align="JUSTIFY" style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: small;">Qualche tempo fa su FB qualcuno ha postato questa domanda : secondo te qual'è la soluzione?</span></div><div align="JUSTIFY" style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: small;"><br />
</span></div><div align="JUSTIFY" style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: small;">Il contesto, ovviamente, è quello politico-sociale-economico, quello di un miglioramento OGGETTIVO dell'essere umano e della società umana tutta. Almeno questo è quello che dovrebbe essere. Poi invece finisce che ognuno ne ha uno tutto suo di contesto ergo di interpretazione per cui possiamo ritrovarci a leggere davvero le opinioni più disparate e "socialconfuse".</span></div><div align="JUSTIFY" style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: small;"><br />
</span></div><div align="JUSTIFY" style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: small;">E così quante/i, interpretando correttamente il paradigma ermeneutico, sono riuscite/i a raggiungere una prospettiva d'incontro (o di scontro reale), hanno prodotto una serie di informazioni che fa emergere una società moderna capitalista che si potrebbe provare a "stratificare" in almeno 4 grandi insiemi.</span></div><div align="JUSTIFY" style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: small;"><br />
</span></div><div align="JUSTIFY" style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: small;">Il primo (in ordine di <i>importanza</i>) strato-insieme (che è anche quello più sparuto) è quello di chi prende quotidianamente atto che le cose <i>non vadano</i> ed allo stesso tempo è impossibilitata/o ad agire da sola/o nella direzione opposta; ha dunque bisogno delle/degli altre/i o almeno sente questa necessità a causa dell'enormità dello sforzo che la sola presa di coscienza impone.</span></div><div align="JUSTIFY" style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: small;">Molti tra quelli che la pensano così sono arrivati alla conclusione che le/i cittadine/i tutte e tutti, (finalmente!) anche quelle/i che <i>la politica finora era solo le elezioni</i> possono essere dei bravi delegati del popolo, proprio perché, più vicine/i alla realtà, ai problemi concreti.</span></div><div align="JUSTIFY" style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: small;">Questa considerazione si basa ANCHE sulla consapevolezza che esistono fuori ogni dubbio, una marea di persone molto più preparate politicamente, economicamente, culturalmente, rispetto alla maggior parte di chi occupa poltrone senza esserne minimamente all'altezza.</span></div><div align="JUSTIFY" style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: small;">E allora, dopo che i requisiti appena delineati sono nati (quasi) da se (è bastata una unica domanda), perché non considerarli davvero come strumenti essenziali alla scelta politica?</span></div><div align="JUSTIFY" style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: small;">Sarebbe sufficiente utilizzare i luoghi di discussione popolare (anche o forse a tutt'oggi soprattutto "virtuali") come vivaio politico e considerare che la società è fatta da vari gruppi di cittadini differenziati per età, status sociale, status culturale ed il gioco è fatto.</span></div><div align="JUSTIFY" style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: small;">Basterebbe decretare dei requisiti proporzionalmente alle "aree" rappresentate e dei limiti sulla base del principio prima di tutto dell'onestà (o giustizia), poi del merito, quindi del ricambio immediato (che avvantaggia i primi due).</span></div><div align="JUSTIFY" style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: small;"><br />
</span></div><div align="JUSTIFY" style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: small;">Ricapitolando, al primo gruppo appartiene chi crede fermamente di dover necessariamente mandare a cacare tutta la classe politica di oggi (ossia di quasi sempre) e doversi affidare alle/agli oneste/i cittadine/i che hanno voglia di risolvere i problemi che riguardano tutte e tutti e che non solo se ne fregano del guadagno facile e spropositato ma arrivano anche ad indignarsi profondamente di fronte ad una qualsiasi proposta che vada nella direzione opposta al bene comune : chi persegue un obiettivo credendoci è disposto a rinunciare anche alla propria vita.</span></div><div align="JUSTIFY" style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: small;"><br />
</span></div><div align="JUSTIFY" style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: small;">Altro ultimo fondamentale presupposto , dunque, è uno stipendio leggermente superiore alla media dei compensi reali delle donne e degli uomini che quotidianamente abitano e vivono la società da quelle/i gestita , in proporzione reale alla responsabilità che tuttavia dovrebbe essere compensata dall'alto valore e prestigio che un lavoro del genere automaticamente rappresenta.</span></div><div align="JUSTIFY" style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: small;">Il nuovo mondo verrebbe da se, secondo loro.</span></div><div align="JUSTIFY" style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: small;"><br />
</span></div><div align="JUSTIFY" style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: small;">Il secondo strato è quello di quanti, invece, credono, per propria cultura, per condizionamento mediatico-elitario, per una mentalità romantico-progressista, che le cose vadano come DEVONO andare, che dunque è addirittura INUTILE opporsi più di tanto o che comunque si potrebbe PROVARE ad AGEVOLARE il (giusto) cambiamento (necessario) facendo piccolissimi passi, lasciando pressoché intatta la struttura “portante”.</span></div><div align="JUSTIFY" style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: small;">La maggior parte di costoro vivono abbastanza soddisfatti, considerando le insoddisfazioni e le ingiustizie o come qualche cosa da nascondere o da vivere in prospettiva di un futuro migliore.</span></div><div align="JUSTIFY" style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: small;"><br />
</span></div><div align="JUSTIFY" style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: small;">Altro strato è quello di quante/i affermano energicamente che l'essere umano trovi la propria <i>NATURALE</i> massima soddisfazione del regime capitalistico che assicura a tutte e tutti la massima libertà e la massima forma di espressione individuale e che modificare la rotta significherebbe abbracciare necessariamente ideologie marxiste-socialiste, responsabili dell'annientamento delle individualità. (elemento questo caratterizzante in piccola parte anche il secondo gruppo).</span></div><div align="JUSTIFY" style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: small;">Qui troviamo quanti non credono nemmeno nel progresso, per cui sono loro i veri idolatri del capitalismo, che per convinzione "ideologica" lascerebbero le cose esattamente come sono.</span></div><div align="JUSTIFY" style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: small;"><br />
</span></div><div align="JUSTIFY" style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: small;">Altro ed ultimo strato è quello, invece, (quantitativamente sparuto anch'esso come il primo) di chi ha tratto e trae e non ha alcuna difficoltà o riserva a continuare a trarre vantaggio da questo tipo di società bastata esclusivamente e sempre più sul consumo indiscriminato, sulla legge del più forte, sull'accettazione dell'annientamento <i>NATURALE </i>del più debole (in qualsiasi ambito) per cui vivrà ed agirà sempre non solo sforzandosi di preservare ciò che già esiste, ma di dare ad esso una forma sempre più complessa e strutturata, tanto da rafforzare quei meccanismi che attraverso la non chiarezza e trasparenza generano ingiustizia sociale ed infelicità, troppo spesso ANCORA sottovalutate.</span></div><div align="JUSTIFY" style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: small;"><br />
</span></div><div align="JUSTIFY" style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: small;">C'è in realtà un quinto insieme-strato che è quello costituito dalle persone del FARE, da quante/i, mosse/i più o meno dagli stessi ideali e dalle stesse consapevolezze che caratterizzano il primo gruppo hanno tuttavia maturato ANCHE la convinzione che per poter cambiare sia necessario VIVERE il cambiamento, agendo sempre e comunque, e dando l'esempio in maniera più o meno palese, convinte/i che la politica come è fatta sia solo demagogia ed artifici che non portano a nulla : solo loro il progresso che corre inesorabilmente, sempre e comunque, unico reale contrappeso alle coscienze individualiste e agli interessi multinazionali ed è solo grazie a loro che possiamo affermare di vivere senza alcun dubbio in un mondo almeno un po' libero.</span></div><span id="goog_565534911"></span><span id="goog_565534912"></span><span id="goog_287202083"><span id="goog_1991174227"></span><span id="goog_1991174228"></span></span><span id="goog_287202084"></span></div>gyordiehttp://www.blogger.com/profile/01294169923809987927noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-29156872.post-59626374295367182082010-10-13T08:12:00.000-07:002010-10-14T03:23:59.225-07:00Sembra incredibile.<div style="text-align: justify;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDPmTAzLQ5tLsfND-ORb0_bPOuC8XzXYsXNXoovh3cYQC5ke8lPatXQwa_gD7bqokoGqKRoO8BYxR1io4f7igpWQ8WgRwlZJzoNr1Csn5DfZKvQMK5L-CjMvBa1wSfZlDrUQzp/s1600/Intifada2.jpg" imageanchor="0" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDPmTAzLQ5tLsfND-ORb0_bPOuC8XzXYsXNXoovh3cYQC5ke8lPatXQwa_gD7bqokoGqKRoO8BYxR1io4f7igpWQ8WgRwlZJzoNr1Csn5DfZKvQMK5L-CjMvBa1wSfZlDrUQzp/s200/Intifada2.jpg" width="142" /></a>Sembra davvero incredibile eppure ancora oggi ci permettiamo di assimilare interi popoli ai propri governanti. </div><style type="text/css">
p { margin-bottom: 0.21cm; }a:link { }
</style> <br />
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"></div><div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">Sembra assurdo ma nonostante le decine di migliaia di conflitti DECISI da imperatori, papi, conquistatori, presidenti, generali militari (per la necessità di accumulare denaro o per interessi strategici) non siamo ancora tutti (l'umanità intera, governanti compresi) concordi sulla grave colpa di cui i principi umani si sono macchiati. </div><div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">E non è tanto una questione di "peccato originale" poiché fortunatamente non siamo tutte e tutti uguali dunque non ugualmente votate/i alla discriminazione e all'individualismo (nazionalismo) grazie alla differente cultura, personalità, sensibilità, genere. </div><div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">Si, genere, in quanto indubbiamente la donna è certamente meno "colpevole" almeno <a href="http://www.donneconoscenzastorica.it/testi/percorso_900/udidatticaguerra.htm">storicamente</a> dell'uomo (il mondo è stato e continua ad essere sotto l'egida maschile) e poi di default, per una pura e semplice questione “strutturale” (<a href="http://www.marcovalussi.it/?p=154">propensione generale a donare e/o a mantenere la vita</a>, all'amministrazione e alla giusta ripartizione dei beni, alla preservazione di armonie individuali o collettive, incapacità di trasformare in violenza il proprio impulso sessuale represso); e quando ciò non si verifica è attribuibile ad una sorta di “<a href="http://www.carta.org/articoli/274">emulazione maschile</a>”.</div><div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">Dunque se di "peccato originale" non si tratta quello del riconoscimento èda parte dei rei è senza dubbio il primo passo necessario per una vera evoluzione, un'autocritica umana a 360 gradi, che si concretizza nell'autocritica maschile (nei confronti delle donne) o in quella degli adulti (solitamente di sesso maschile nei confronti dei/lle bambini/e) o in quella dei governanti tutti, laici e non (nei confronti del popolo ai danni del quale sono stati commessi tutti i possibili peggiori <a href="http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=1059">crimini e atrocità</a>). </div><div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">Solo un'ammissione di responsabilità può costituire la perentoria affermazione delle differenze e la spinta propulsiva a voler fare diversamente, ad intraprendere una nuova strada, senza il rischio di ri-incappare negli errori già commessi. </div><div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">Del resto se questo fosse reale ci sarebbe dovuto essere un cambio di guardia al comando, cosa che tuttavia non è accaduto. </div><div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">(vi immaginate <a href="http://cronologia.leonardo.it/storia/biografie/gheddafi.htm">gheddafi</a> o il successore di <a href="http://www.marieclaire.it/magazine/controcorrente/happy-birthday-mr-putin">putin</a> o un signore della guerra africano che abdica in favore di una donna?) </div><div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">La cosa davvero sconcertante è che tutto questo non richiederebbe ne sperpero di denaro ne alcun tipo di sforzo, se non quello dell'interesse nei confronti non solo dei propri cittadini ma di ogni individuo umano : un puro atto di amore disinteressato, ossia nient'altro che non sia già prescritto nei tanto cari testi sacri.</div><div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"></div><div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">Sembra irreale leggere o assistere a dibattiti in cui si assumono posizioni nette e decisamente contrarie a quelle del proprio avversario quando si legge di morti, di guerra, di stragi, di mutilazioni, di stupri.</div><div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"></div><div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><br />
Sembra grottesco che qualcuno possa preoccuparsi per coloro che esplodono in aria poiché un gruppetto sparuto lo ha organizzato e cancella dal proprio immaginario le morti dovute al fosforo bianco, ai bombardamenti militari, ordinati da un altro sparuto gruppetto concorrente; come si può essere solidali con un bambino che muore o viene mutilato solo perché <a href="http://napoli.indymedia.org/node/13660">israeliano o palestinese</a>?</div><div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"></div><div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><br />
Sembra folle ancora giustificare stragi di persone innocenti o quantomeno non ritenere che ciò non sia sufficiente per schierarsi contro tutti coloro che in un modo o nell'altro le rendono possibili quotidianamente.</div><div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"></div><div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><br />
Sembra allucinante tuttavia non riusciamo ancora tutte e tutti a giudicare un essere umano (maschio) che meccanicamente (perché glielo ordinano) esegue una carneficina o un altro (sempre maschio!) che la ordina se ciò avviene in <a href="http://dmonax.blogspot.com/2009/10/testimone-da-gaza-racconta.html">un'ottica di guerra</a> che continuiamo ad accettare come parte integrante delle nostre vite...anzi di quelle degli altri!</div><div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"></div><div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><br />
Sembra anacronistico ma abbiamo ancora l"immaturità" di lasciar correre, di dimenticare o di far finta di niente e chi invece sembra farsene carico lo fa in maniera faziosa, schierandosi da una parte o dall'altra, adducendo motivazioni tra <a href="http://dmonax.blogspot.com/2009/11/i-palestinesi-un-popolo-di-troppo.html">le più variopinte</a> (che spesso legittimano la trasformazione della vittima in carnefice); ciò nella migliore delle ipotesi, alternativamente si tratta unicamente dell'ennesima affermazione del proprio <a href="http://www.hyle.it/pagine/biblioteca_voce.cfm?id=39">Io</a> e niente più.</div><div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">E così si perde di vista l'importante, l'essenziale, ciò che fa indignare e per cui val bene la pena di impiegare risorse : l'ingiustizia, la discriminazione, la violenza, la privazione di libertà.</div><div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">E in virtù di un rispetto, su cui avrebbe fatto un gran film quel genio di <a href="http://biografieonline.it/biografia.htm?BioID=497&biografia=Charlie+Chaplin">Chaplin</a>, che è pura demagogia, pura formalità, finzione o asservimento, ci permettiamo anche il lusso di riconoscimenti dell'autorità, pensando di non dover (o poter) interferire nelle questioni degli altri, credendo che "gli altri" siano quei 4 carnefici, fanatici, egoisti, che tutto fanno tranne pensare davvero di risolvere dispute decennali in cui a rimetterci sono quelli che non decidono proprio un bel niente e che vorrebbero solo che qualcun altro (chiunque altro!) li aiutasse a vivere finalmente in pace e in libertà. </div><div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">Ma anche tutto ciò, del resto, è strategia politica nazionalista (individualista) : un despota è despota se si oppone ad alleanze, se non favorisce l'establishment di turno o se non ha abbastanza risorse per potersi opporre; un despota è responsabile di morti quando costituisce un impedimento alla <a href="http://www.ilsole24ore.com/art/cultura/2010-09-23/arrivo-memorie-segretario-difesa-141145_PRN.shtml">realizzazione dei propri affari</a> e deve essere spodestato, smette di esserlo quando invece dimostra di possedere quella minima dose di diplomazia o "disponibilità" necessaria ad assicuragli l'appoggio degli altri principi.</div><div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"></div><div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><br />
Sembra incredibile eppure è la realtà.</div>gyordiehttp://www.blogger.com/profile/01294169923809987927noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-29156872.post-32310288044591642162010-09-04T10:50:00.000-07:002010-09-08T09:24:03.803-07:00Slow Football<div style="text-align: justify;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://www.blogger.com/www.enricodigiacomo.org/"><img style="float: right; margin: 0pt 0pt 10px 10px; cursor: pointer; width: 200px; height: 138px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj5g54UOjSwcpGUr6i2c8idMQWAQlNme_9vDVv_kdHl3KugMluTW3kYgZ29PhPsjSD7Sjf_vX_iyGxulPTp5zGyrpaNkH4WQzf_tNol1y49ZR3WkgbfdK5TL-v4eR93BheASkcR/s200/4466911168_ed3800740a_o.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5513121683212123746" border="0" /></a><span style="color: rgb(255, 204, 255);">La frase latina "panem et circenses" si considera essere stata coniata ed utilizzata da Giovenale nel primo secolo dopocristo per esprimere il concetto secondo il quale al popolo è sufficiente concedere cibo e divertimenti affinché esso resti ammansito e buono nella propria cuccia, senza dar troppe noie agli imperatori; Giovenale, infatti, esiliato dal potere romano, certamente non stimava la politica imperiale ne l'ignoranza del volgo, atta ad accrescerla e a consolidarla.</span></div><div> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; color: rgb(255, 204, 255);">Del resto da Augusto in poi tutto ciò è stato dichiaratamente messo in atto con precisa e lucida volontà dalla maggior parte dei suoi successori, ben consci che <span lang="zxx"><u><a href="http://cronologia.leonardo.it/sport/crono27.htm">lo sport irrobustisce il potere</a></u></span>.</p><div style="text-align: justify; color: rgb(255, 204, 255);"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; color: rgb(255, 204, 255);">Il concetto rimane lo stesso, oggi, con qualche differenza tipica del nostro tempo caratterizzato sempre più da ormai pochi ed enormi imperi mondiali economici, autorizzati da barbari (ossia primitivi, incivili, atti a favorire il bene di pochi a discapito di molti) sistemi organizzativi (capitalismo, liberalismo sfrenato).</p><div style="text-align: justify; color: rgb(255, 204, 255);"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; color: rgb(255, 204, 255);">Seppur tutti gli <span lang="zxx"><u><a href="http://www.greenews.info/recensioni/il-teatro-dellassurdo-di-bb/">sport e le attività che vengono definite tali</a></u></span> siano ormai dominati dagli dei denaro, potere e fama, certamente quello che più di ogni altro è il capolinea dei più grandi furbonifaccendieri in cerca di un canale che dia loro la possibilità di continuare i <a href="http://www.disinformazione.it/eupalla.htm">propri sporchissimi affari (almeno in Europa e in italia)</a> è il calcio.</p><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; color: rgb(255, 204, 255);">E anche se non tutti i tifosi sono ultràs, sfortunatamente (altrimenti si potrebbe estrarlo 'sto dente alla radice, senza doversi troppo giustificare!), <span lang="zxx"><u><a href="http://www.byoblu.com/post/2010/08/27/Gli-alieni-sono-tra-noi-2.aspx?page=all">la massa "inerme" di cui parla anche qualcun altro</a></u></span> negli ultimi tempi è ciò che di anno in anno, stagione dopo stagione, lo rielegge e lo glorifica più degli stessi ultràs, con acquisto di tv, decoders, abbonamenti vari, fantacalcio, gazzetteegazzetine, schedine ma anche soltanto la cosa peggiore di tutte : il riconoscimento della sua dignità o di un qualche ruolo utile nella vita dell'individuo e della società.</p><div style="text-align: justify; color: rgb(255, 204, 255);"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; color: rgb(255, 204, 255);">Difficilissimo è il riuscire a tollerare il qualunquismo, soprattutto se in bocca (e nel cervello) delle persone che si reputano anche solo in parte "illuminate" con cui è possibile parlare di Religione, di Giustizia Sociale, di Esistenza, di Rivoluzione Culturale; quando anche solo dopo alcuni minuti, con la stessa noscialans gli stessi individui riescono a fare una vera e propria speculazione quasi teoretica sulla nuova campagna acquisti della sampdoria la coscienza dell'ascoltatore va in tilt. </p><div style="text-align: justify; color: rgb(255, 204, 255);"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; color: rgb(255, 204, 255);">A sentirli argomentare le decisioni di questo o quell'allenatore come se il giorno prima avessero studiato un manuale universitario o se avessero passato una vita su di una panchina di una squadra professionista parrebbero pronti a partire con la nazionale per il prossimo campionato del mondo.</p><div style="text-align: justify; color: rgb(255, 204, 255);"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; color: rgb(255, 204, 255);">Davvero è difficilissmo farli rientrare in un sistema omogeneo, razionale, coerente o trovargli posto, o categorie o motivazioni psicologiche.</p><div style="text-align: justify; color: rgb(255, 204, 255);"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; color: rgb(255, 204, 255);">E a nulla valgono le giustificazioni sulla contingenza del calcio o della consapevolezza che "tanto è solo un gioco" o che "lo seguo per distrarmi"...distrarti da cosa? Dal lavoro? Dalla famiglia? Da se stessi? </p><div style="text-align: justify; color: rgb(255, 204, 255);"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; color: rgb(255, 204, 255);">Certo non è possibile nemmeno considerarlo un puro svago, un rimedio alla noia, visto che risulterebbe anche quello noioso, a lungo andare, come tutto il resto (anzi, forse anche di più, considerando i medesimi schemi, passaggi e calendari ripetuti "a nastro".)</p><div style="text-align: justify; color: rgb(255, 204, 255);"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; color: rgb(255, 204, 255);">Nel leggere sul web possibili argomentazioni che una persona intelligente e sensibile potrebbe addurre in favore del calcio e dei propri sostenitori è possibile approdare ad un articolo dal titolo "<span lang="zxx"><u><a href="http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=33500">calcio, anatomia di un omicidio</a></u></span>" che è poi una recensione sul libro dello stesso autore, Massimo Fini, dal titolo "Sterco del demonio" del 1998.</p><div style="text-align: justify; color: rgb(255, 204, 255);"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; color: rgb(255, 204, 255);">L'autore/scrittore delinea in maniera chiara e precisa dei punti chiave con i quali sarebbe per lui possibile motivare il successo del calcio (almeno quello fino agli anni ottanta) anche tra i meno beceri e ai quali egli fa riferimento per demonizzare ciò che è diventato il calcio oggi, decisamente "decaduto", ormai svuotato del tutto o in parte di quelle caratteristiche "nobili" di un tempo.<br /></p><div style="text-align: justify; color: rgb(255, 204, 255);"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; color: rgb(255, 204, 255);">Dai processi di identificazione (il cui carattere di continuità sarebbe dato da giocatori-faro/simbolo che a tutt'oggi non esiterebbero più) che richiamano inni celtico-leghisti o diritti di appartenenza sacra e inviolabile a gruppi di eletti, alla “festa”.. per chi vince? E i perdenti che fanno? Si danno a sollazzi spinti per dimenticare?</p><div style="text-align: justify; color: rgb(255, 204, 255);"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; color: rgb(255, 204, 255);">Dal rito domenicale e quello della vigilia che sanno tanto di giorno dedicato al signore (in questo caso ai signori onnipotenti del calcio), al simbolismo...maschilista?</p><div style="text-align: justify; color: rgb(255, 204, 255);"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; color: rgb(255, 204, 255);">Dal ritrovarsi in modo comunitario (tuttavia antagonistico), ai contenuti sentimentali e sociali che davvero credo non possano altro che riferirsi a tutti gli altissimi e nobili valori appena elencati.</p><div style="text-align: justify; color: rgb(255, 204, 255);"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; color: rgb(255, 204, 255);">Insomma <a href="http://cronologia.leonardo.it/sport/crono9.htm"><span lang="zxx"><u>come già accadeva duemila anni fa</u></span></a> il calcio, come tutte le attività a certi livelli (professionistici) è diventato anch'esso un'attività aziendale/imprenditoriale, infinitesimo tassello "partecipativo" del capitalismo.</p><div style="text-align: justify; color: rgb(255, 204, 255);"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; color: rgb(255, 204, 255);">Premesso tutto ciò si può affermare oltre ogni ragionevole dubbio che lo sport ma principalmente il calcio professionistico non sia un semplice "interesse" quale ad esempio la partitella giocata con gli amici o anche solo semplicemente osservata nel campetto sotto casa, o il giro in barca o in canoa o l'escursione in montagna o qualsiasi altra attività che non alimenti <a href="http://nuovoindiscreto.blogspot.com/2008/10/chi-vince-e-chi-ghana.html">sistemi di potere ed economici</a> di alcun tipo, i livelli sono ben diversi e quanti abbiano a cuore costantemente la politica (ossia gli interessi di tutti), la filosofia (ossia la conoscenza), la religione (ciò che dovrebbe elevare e motivare le nostre vite terrene) non può avere come “interesse” il calcio professionistico; anzi, l'atteggiamento di tutti coloro nei suoi confronti dovrebbe piuttosto essere coerentemente di ripugnanza e deplorazione.</p><div style="text-align: justify; color: rgb(255, 204, 255);"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; color: rgb(255, 204, 255);">Solitamente è comunque l'indifferenza a tutti i livelli il rimedio più giusto per combattere costruttivamente questo genere di problemi; nemmeno <a href="http://nonleggerlo.blogspot.com/2010/09/ibracadabra.html"><span lang="zxx"><u>articoli sardonici o satirici serv</u></span><span lang="zxx"><u>o</u></span><span lang="zxx"><u>no</u></span></a>, anzi, sortiscono lo stesso effetto delle lodi degli osannatori.</p><div style="text-align: justify; color: rgb(255, 204, 255);"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; color: rgb(255, 204, 255);">L'agonismo di qualsiasi tipo genera competizione, discriminazione, brutalità, individualismo, in un modo o nell'altro e ciò è tanto più vero ed evidente e potente quanto più di ciò se ne fa più una passione, uno stile di vita, quasi un motivo di esistenza, senza capire che si fanno indirettamente gli interessi (veri) di pochissimi altri.</p><div style="text-align: justify; color: rgb(255, 204, 255);"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; color: rgb(255, 204, 255);">Lo sport dovrebbe prescindere da queste categorie ed essere un'attività puramente da esercitare, o da fruire e godere pacificamente quanto più alla larga da qualsiasi forma di <a href="http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca/articoli/articolo483543.shtml">interesse economico</a>, politico, sociale, individuale.</p><div style="text-align: justify; color: rgb(255, 204, 255);"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; color: rgb(255, 204, 255);">Allora si che anche gli sport di squadra come il calcio potrebbero essere realmente vissuti ed esercitati in virtù della caratteristica ideale che li contraddistingue : lo spirito di gruppo, la voglia di collaborare, il puro desiderio partecipativo, il sano antagonismo.</p><div style="text-align: justify; color: rgb(255, 204, 255);"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; color: rgb(255, 204, 255);"><br /></p>gyordiehttp://www.blogger.com/profile/01294169923809987927noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-29156872.post-61625752967804459472010-08-12T09:08:00.000-07:002012-07-13T15:49:11.614-07:00A quando l'insegnamento delle religioni?<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div style="text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjjVbnRxlQjYQeR2OeteD1dwONyVYDsxSnSwcCHQVYkLZqBsY7QmsxjUwDSuQCEPogNQ-Y8dI1pjU99RtQsqHEQGSXTiXo86h5lalsWHOTbbhL7oauWavCTnanocIMwBoMZ10Ls/s1600/scuola_religione_296.jpg" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5504564815208265234" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjjVbnRxlQjYQeR2OeteD1dwONyVYDsxSnSwcCHQVYkLZqBsY7QmsxjUwDSuQCEPogNQ-Y8dI1pjU99RtQsqHEQGSXTiXo86h5lalsWHOTbbhL7oauWavCTnanocIMwBoMZ10Ls/s200/scuola_religione_296.jpg" style="cursor: pointer; float: left; height: 122px; margin: 0pt 10px 10px 0pt; width: 200px;" /></a><span style="color: #ffff33;">Articoli e servizi sull'ora di religione in rete ce ne sono a bizzeffe.</span><br />
<span style="color: #ffff33;">L'intenzione, era, molto sommariamente, quella di scrivere un post proponendo l'ora di religione NON ovviamente di stato, ossia cristiano-cattolica, bensì un momento di conoscenza delle religioni del mondo nella storia; ma neppure qui, niente di troppo nuovo, considerando la mole di materiale riscontrato on-line (e non solo).</span><br />
<span style="color: #ffff33;">Uscendo, dunque, decisamente sconfortato da questa ricerca, avevo quasi deciso di demordere, quando mi sono imbattuto nell'ultima parte del libro che stavo terminando.</span><br />
<span style="color: #ffff33;">Lì ho trovato ciò che difficilmente avrei potuto scrivere da solo o comunque non di certo in maniera così chiara ed incisiva (caratteristica del prof.Cacitti, autore della suddetta) propria di competenza e cultura entrambe con la C maiuscola.</span><br />
<span style="color: #ffff33;">Il libro in questione è l'ottimo "Inchiesta sul Cristianesimo" di Augias-Cacitti, al termine del quale il professore dà libero sfogo al proprio pensiero inerente la questione insegnamento scolastico di religione (o religioni) : a mio avviso una piccola perla (tra le numerose dello stesso autore) in un universo sempre più caotico di pensieri purtroppo il più delle volte copie di copie di copie che aggiungono davvero ben poco.</span><br />
<span style="color: #ffff33;">Ho deciso pertanto di riportarlo integralmente (sperando che ne il prof.Cacitti ne Augias me ne vogliano) ritenendolo più che illuminante</span><br />
<br />
<span style="color: white;">[...] Chiunque svolga in università il mestiere d'insegnante di storia religiosa credo concordi nel giudizio sulla pressoché totale impreparazione con cui arrivano nelle nostre aule gli studenti. </span><br />
<span style="color: white;">E non si tratta di una sfavorevole congiuntura, considerata per altro la sua sistematica ricorrenza, ma dell'emergere di un dato oggettivo: nessuno, infatti, nell'anteriore formazione di questi studenti, ha loro insegnato, pur soltanto in una delle sue manifestazioni, la storia religiosa. </span><br />
<span style="color: white;">Nel migliore dei casi, un insegnante particolarmente sensibile potrà aver sfiorato queste problematiche nello svolgimento dei programmi di lettere, storia, filosofia o arte; ma il fenomeno religioso in sé considerato non è contemplato nell'ordinamento didattico del nostro paese.</span><br />
<span style="color: white;">Questo accade per una grave e non più tollerabile anomalia del nostro sistema scolastico, in cui - in virtù degli accordi che regolano i rapporti fra Repubblica italiana e Santa Sede - l'insegnamento della religione, denominato «insegnamento della religione cattolica», viene dismesso dallo Stato e appaltato alla Chiesa cattolica romana in tutte le scuole di ogni ordine e grado, a eccezione dell'università. </span><br />
<span style="color: white;">Spetta infatti a ogni singolo ordinario diocesano la formulazione dei programmi, il reclutamento degli insegnanti e, addirittura, la vigilanza sulla condotta privata di questi ultimi, per cui, se essa viene ritenuta incompatibile con la morale cattolica, il docente può venire rimosso. </span><br />
<span style="color: white;">Al di là degli aspetti giuridici della situazione - la Costituzione garantisce, all'art. 33, che «l'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento», mentre spetta allo Stato dettare «le norme generali sull'istruzione» -, l'insegnamento della religione cattolica si configura come l'estensione in ambito scolastico della catechesi di quella Chiesa, garantita, al pari di ogni altra forma di fede religiosa, dall'art. 19 della Costituzione stessa.</span><br />
<span style="color: white;">Qui sta il punto: ovviamente, se nessuno contesta questo diritto costituzionale, ciò che appare del tutto indebito è che la catechesi confessionale si sostituisca all'insegnamento pubblico, poiché la prima deve conformarsi a un sistema teologico (il dogma), l'altro è, come sancito nella Carta fondamentale, assolutamente libero. </span><br />
<span style="color: white;">Che non si tratti di sottigliezze lessicali possiamo constatarlo con un esempio: di fronte alle attestazioni evangeliche secondo cui Gesù aveva quattro fratelli e alcune sorelle (Mc 6,3, Mt 12,46, Gv 7,3, At 1,14), il docente di religione può, in buona e formata coscienza, farsi persuaso che si tratti di veri e propri fratelli e sorelle, ma non potrà mai insegnarlo, pena la revoca dell'incarico per difformità dalla dottrina ufficiale della Chiesa. </span><br />
<span style="color: white;">Nell'attuale ordinamento, lo studente è libero di avvalersi o no dell'insegnamento della religione; per chi non se ne avvale, tuttavia, non è previsto alcun altro tipo di libero insegnamento di storia religiosa, a meno che, volontaristicamente, qualche professore non si industri a impartirlo (e ne ho conosciuti di bravi, validi e appassionati).</span><br />
<span style="color: white;">C'è, in quest'abnorme situazione, un ulteriore elemento di contraddizione. </span><br />
<span style="color: white;">In quasi tutte le università italiane sono attivate le discipline dell'area storico-religiosa, ambito che proprio in Italia ha conosciuto una fioritura di prestigio assoluto, da Baldassarre Labanca a Ernesto Buon</span><span style="color: white;">ramento di questa situazione: lasciando immutati i termini degli accordi concordatari cui facevo sopra riferimento, basterebbe soltanto introdurre, nell'attuale ordinamento, una classe di</span><span style="color: white;">aiuti a Raffaele Pettazzoni a Ernesto De Martino, per tacere dei tanti altri che, ieri come ancora oggi, onorano con il loro sapere la ricerca scientifica.</span><br />
<span style="color: white;">Eppure, questo prezioso patrimonio di conoscenze, trasmesso a intere generazioni di allievi, rimane, recluso nelle</span><span style="color: white;"> aule universitarie, sterile e infecondo, poiché nessun laureato in tali materie può andare liberamente a insegnare ciò per cui è stato formato, con uno spreco inammissibile di risorse umane, culturali, scientifiche ed economiche.</span><br />
<span style="color: white;">Se si conviene sull' importanza della conoscenza dei fenomeni religiosi, è indispensabile procedere, e con urgenza, al superamento di questa situazione: lasciando immutati i termini degli accordi concordatari cui facevo sopra riferimento, basterebbe soltanto introdurre, nell'attuale ordinamento, una classe di</span><span style="color: white;"> concorso di storia religiosa, in tutto e per tutto simile a quelle già esistenti di lettere o scienze o storia dell'arte o matematica e via declinando.<br />Così, a insegnare storia religiosa nelle nostre scuole sarebbero docenti valutati esclusivamente</span><span style="color: white;"> in ordine alla loro preparazione scientifica e alla loro capacità didattica, come per tutte le altre discipline, senza alcuna pregiudiziale di qualsivoglia natura: «Presto o tardi» scriveva agli inizi del Novecento Salomon Reinach a Salvatore Minocchi «la storia delle religioni si insegnerà nelle scuole secondarie, accanto alla storia, alla filosofia, alle scienze. </span><br />
<span style="color: white;">Non vi si insegneranno né la fede né lo scetticismo, ma fatti certi; vi si insegnerà soprattutto agli scolari a riflettere sopra così gravi questioni, e a concedere a esse tutta l'attenzione, dirò meglio, tutto il rispetto che meritano. Invece di dire "io credo", oppure "non credo", essi potranno dire in certo modo "io so"» (Salvatore Minocchi, L'insegnamento religioso nelle scuole italiane, in «La cultura contemporanea», 4,1912).</span><br />
<span style="color: white;">A quasi un secolo da quest'auspicio, la situazione non è mutata, anzi, è francamente peggiorata: perfino nelle università gli insegnamenti di storia e letteratura religiosa sono rifluiti nei macroraggruppamenti della medievalistica o delle scienze dell'antichità, in spregio alla loro autonomia. </span><br />
<span style="color: white;">Sarà più probabile, temo, che anche all'università queste discipline diventino un'appendice più o meno trascurabile delle altre storie e delle altre letterature, piuttosto che assumano configurazione autonoma nei vari gradi e ordini della scuola italiana. [...]</span><br />
<div style="background-color: black; color: black;">
<br /></div>
<div style="background-color: black; color: #eeeeee;">
<span style="background-color: black;"> [ Tratto da </span>Inchiesta sul Cristianesimo - Come si costruisce una religione, di Augias-Cacitti (Mondadori, 276 pagine prezzo € 18,50) ]</div>
</div>
</div>gyordiehttp://www.blogger.com/profile/01294169923809987927noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-29156872.post-13795560409021440472010-07-05T09:25:00.000-07:002010-07-05T09:29:59.267-07:00Scuola e integrazione nella solita italietta<div style="text-align: justify;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiToyYpXWIZzrXYJhrif_4SZbKBIHHTjOTgt_pMHaZ0YB_aRw9qn0glbQ2bVtO9oZG-I1kxvck1yhGgmPsv5R7tphaQJzjdVzW0SsP3qxdlef1fxF1IlN_z1dm3DvmUo5OUScS2/s1600/integrazione.JPG"><img style="float: left; margin: 0pt 10px 10px 0pt; cursor: pointer; width: 200px; height: 172px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiToyYpXWIZzrXYJhrif_4SZbKBIHHTjOTgt_pMHaZ0YB_aRw9qn0glbQ2bVtO9oZG-I1kxvck1yhGgmPsv5R7tphaQJzjdVzW0SsP3qxdlef1fxF1IlN_z1dm3DvmUo5OUScS2/s200/integrazione.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5490459401075624626" border="0" /></a> <meta equiv="CONTENT-TYPE" content="text/html; charset=utf-8"> <title></title> <meta name="GENERATOR" content="OpenOffice.org 3.2 (Linux)"> <style type="text/css"> <!-- @page { margin: 2cm } P { margin-bottom: 0.21cm } A:link { so-language: zxx } --></style><span style="color: rgb(255, 204, 255);">Circa un anno fa ci siamo occupati della scuola Carlo Pisacane di Torpignattara a Roma, per via della rivolta delle mamme (che oggi hanno formato un </span><a style="color: rgb(255, 204, 255);" href="http://scuoleinpiazza.wordpress.com/2010/02/26/appello-associazione-genitori-scuola-carlo-pisacane-di-roma/">vero e proprio comitato</a><span style="color: rgb(255, 204, 255);">) che chiedevano misure restrittive per le iscrizioni dei figli degli immigrati a causa della spropositata percentuale di bambini non italiani rispetto a quelli italiani.</span> </div><p style="margin-bottom: 0cm; color: rgb(255, 204, 255); text-align: justify;">Certamente liquidata troppo frettolosamente, col senno di oggi (!), la <a href="http://liberiamoeliberiamoci.blogspot.com/2009/02/amore-per-i-figli-o-xonofobia.html">prospettiva xenofoba emergente</a> non rendeva davvero giustizia (non tutta) ad un problema reale che a distanza di più di un anno non sembra affatto concluso, anzi.</p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; color: rgb(255, 204, 255); text-align: justify;">Ovviamente i toni utilizzati sia da alcune mamme sia dai soliti politicanti che cavalcano l'onda elettorale non erano certamente quelli di chi si rimbocca le maniche per voler trovare davvero una soluzione, le prime per via di ovvie incapacità e mancanza del potere necessario, i secondi per il solito menefreghismo indispensabile al tipo di occupazione in questione.</p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; color: rgb(255, 204, 255); text-align: justify;">Frettoloso anche il giudizio sulla direttrice che veniva lodata per la risolutezza con cui si opponeva alle lamentele apparentemente ingiustificate.</p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; color: rgb(255, 204, 255); text-align: justify;">Premettendo che ci sarebbe piaciuto che qualcuno avesse risposto alle domande rivolte in quella sede poiché probabilmente da li sarebbero nati spunti per riflessioni che avrebbero quasi certamente esautorato la questione; tuttavia è stato solo grazie all'unico intervento dell'amica che ha commentato il post che oggi viene pubblicata questa continuazione, necessaria per comprendere un po' più a fondo.</p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; color: rgb(255, 204, 255); text-align: justify;">Effettivamente, toni a parte, il nocciolo della questione era ed è l'insoddisfazione da parte di genitori che temono per l'apprendimento , dunque per la cultura, dei propri figli e questo è un fatto innegabile; se le iscrizioni di bambini italiani continua a diminuire non è soltanto per xenofobia, ormai è certo, per fortuna esistono anche <a href="http://scuolamagazine.it/2009/02/27/roma-genitori-difendono-esperienza-scuola-multietnica-pisacane/">altri genitori</a> e (come anche l'amica ci faceva notare un anno fa nel suo commento) indubbiamente problemi derivanti da un'alta percentuale di bambini con maggiori difficoltà di apprendimento sono tanto maggiori quanto più non si disponga di mezzi adeguati per affrontarli, programmi e docenti in primis.</p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; color: rgb(255, 204, 255); text-align: justify;">Certamente non si può pensare che tutto il corpo insegnante sia uguale ed abbia in se le stesse potenzialità; se già consideriamo che al suo interno si trovano individui con livelli culturali e titoli di studio così diversi e che poi vengono anche inquadrati diversamente a seconda dell'anzianità ecco che le somme vengono da se.</p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; color: rgb(255, 204, 255); text-align: justify;">Era infatti questo che la nostra amica voleva comunicarci con l'<a href="http://www.studenti.it/superiori/sistema-scolastico-svezia.php">esempio della Svezia</a> : laddove ci sono fattori di maggiori “disagi” ossia laddove è necessario supportare chi lavora a diretto contatto con i bambini vengono stanziati i maggiori fondi rimuovendo, se necessario, quegli insegnati che non sono capaci di sostenere una tal compito e sostituendoli con più giovani e preparati che hanno al proprio attivo voglia ed erudizione per farlo agevolmente.</p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; color: rgb(255, 204, 255); text-align: justify;">Dunque approfittiamo per scusarci di aver affrontato la questione in maniera effettivamente da giornaledipartito, ribadendo, in tutti i modi, il nostro dissenso nei confronti di atteggiamenti comunque pericolosi (tuttavia evitabili se affrontati con intelligenza) che non fanno altro che lasciare le cose come stanno, inasprendo solo gli animi con instillazioni di odio e risentimento.</p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; color: rgb(255, 204, 255); text-align: justify;">A questo punto ci rivolgiamo alla direttrice dell'istituto Pisacane la quale, dopo aver liquidato il tutto asserendo che esistono i programmi ministeriali e che questi vengono seguiti “alla lettera” ha sostenuto una dura battaglia allo scopo di <a href="http://www.unita.it/news/scuola/84919/scuola_pisacane_gelmini_sbagliato_intitolarla_a_pedagogo_giapponese">cambiar nome all'istituto</a> (finora senza riuscirvi) : ma se quei programmi di cui parlava lei l'anno scorso c'erano ed erano efficaci perché stiamo ancora aspettando che vengano applicate le norme per “<a href="http://clandestino.carta.org/2010/03/24/scuola-pisacane-attesa-la-decisione-sulle-prime-classi-dellufficio-scolastico/">una perfetta integrazione</a>” alla Pisacane?</p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; color: rgb(255, 204, 255); text-align: justify;">Non sarà, forse, che, trattandosi di un caso particolarmente delicato sarebbero necessarie delle misure altrettanto particolari?</p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; color: rgb(255, 204, 255); text-align: justify;">Non sarà che non si adopera la stessa risolutezza per non mettere a rischio sedie e posti da anni occupati indegnamente?</p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; color: rgb(255, 204, 255); text-align: justify;">Perché c'è chi sostiene e condivide l'idea per la quale l'<a href="http://www.dazebao.org/news/index.php?option=com_content&view=article&id=6517:roma-scuola-pisacane-tra-modello-dintegrazione-e-ghetto&catid=90:cronaca&Itemid=288">integrazione multietnica</a> non possa e non debba ledere in alcun modo diritti di bambini o genitori di qualsiasi etnia ed ha fatto di questo il <a href="http://roma.repubblica.it/cronaca/2010/04/29/news/celio_azzurro-3699497/">punto di forza</a> del proprio lavoro?</p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; color: rgb(255, 204, 255); text-align: justify;">E rivolgiamo una domanda anche al ministro della pubblica istruzione : se perfetta integrazione e multietnicità non vuol dire semplicemente cambiare il nome ad un istituto scolastico con che arroganza si può pensare che sia possibile farlo semplicemente fissando un tetto massimo di “stranieri” in percentuale, a prescindere dal caso specifico?</p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; color: rgb(255, 204, 255); text-align: justify;">Siamo piuttosto sicuri del fatto che non vedremo risposta neanche in quest'occasione.</p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; color: rgb(255, 204, 255); text-align: justify;">Saluti a tutte/i.</p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="LEFT">
<br /></p> gyordiehttp://www.blogger.com/profile/01294169923809987927noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-29156872.post-45477371389275033152010-07-01T08:29:00.000-07:002010-08-30T05:57:41.223-07:00SPECISMO RELOADED.<div style="text-align: justify;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgIW-ayGkKH_F2h4chATAi47T1519U0PDKh0E7Z4cmv3dxcG_59l0ESsGBnUHZwtuuUK9uKEkLSY2xvaPGT2aW_5abvh7mZNHBT3l_Bid7c5WXNaTM_Gs2EyZA3ma9YFdqJU3ai/s1600/logo.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer; width: 140px; height: 200px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgIW-ayGkKH_F2h4chATAi47T1519U0PDKh0E7Z4cmv3dxcG_59l0ESsGBnUHZwtuuUK9uKEkLSY2xvaPGT2aW_5abvh7mZNHBT3l_Bid7c5WXNaTM_Gs2EyZA3ma9YFdqJU3ai/s200/logo.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5489059203412911522" border="0" /></a><span style="color: rgb(255, 255, 204);">Nonostante le numerose trattazioni ormai dell'argomento SPECISMO, sembra mancare quella che si occupi dell'origine di questo concetto/ideologia o comunque di analizzare in maniera un pò più approfondita l'oggetto da cui essa parte e intorno a cui si sviluppa. </span></div><div style="text-align: justify; color: rgb(255, 255, 204);"><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">Inoltre si vuole qui premettere che volutamente non si è fatta specifica menzione nel dettaglio a tutte le pratiche speciste atte ad utilizzare gli ANIMALI a qualsiasi scopo umano.</p><div> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">Si prenderà qui , per comodità, principalmente in esame l'esempio dello specismo “alimentare” per cui non me vogliano tutte/i coloro che ogni giorno si battono per abolire quelle modalità di sfruttamento animale perpetrare quotidianamente (vivisezione, sperimentazione, conceria, lusso, benessere, divertimento).</p> </div><style type="text/css"> <!-- @page { margin: 2cm } P { margin-bottom: 0.21cm } --> </style> <p style="margin-bottom: 0cm; color: rgb(255, 255, 51); font-weight: bold;">RAGIONE E SENTIMENTO.</p> <meta equiv="CONTENT-TYPE" content="text/html; charset=utf-8"> <title></title> <meta name="GENERATOR" content="OpenOffice.org 3.1 (Linux)"> <style type="text/css"> <!-- @page { margin: 2cm } P { margin-bottom: 0.21cm } A:link { so-language: zxx } --> </style> <p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; color: rgb(255, 255, 51);"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjrzW6y6fOpQlSav4bwIUxOxfaJL0dF9-mBqVej7sOLdDeAGE2A6MDplfVJGzSuXp-1XuDIByt8cxynBEtPjK0eZ3TfVQNPXQ_1q9lNFHX1v04xeUvHgjBqh2KRHC6EK8pWoaDe/s1600/left-brain-right-brain-thumb.jpg"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer; width: 189px; height: 200px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjrzW6y6fOpQlSav4bwIUxOxfaJL0dF9-mBqVej7sOLdDeAGE2A6MDplfVJGzSuXp-1XuDIByt8cxynBEtPjK0eZ3TfVQNPXQ_1q9lNFHX1v04xeUvHgjBqh2KRHC6EK8pWoaDe/s200/left-brain-right-brain-thumb.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5488970735671675954" border="0" /></a>Per comodità suddivideremo (consapevolmente in maniera semplicistica) le scelte umane come se esse fossero o di tipo razionale o di tipo emotivo-istintuale-sentimentale o miste ossia risultanti dalla concomitanza di entrambe le sfere.</p><div style="text-align: justify; color: rgb(255, 255, 51);"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; color: rgb(255, 255, 51);">In realtà sarebbe più corretto dire che le nostre scelte <span lang="zxx"><u><a href="http://www.liberamentemagazine.org/Ragioni%20delle%20domande.htm">sono sempre questo risultato</a></u></span> e mai si potrebbe realisticamente pensare che le due componenti possano esistere autonomamente se non nel contingente; altra cosa è poi saperle coscientemente individuare.</p><div style="text-align: justify; color: rgb(255, 255, 51);"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; color: rgb(255, 255, 51);">Lontani ormai da credenze <span lang="zxx"><u><a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Manicheismo">manichee</a></u></span> riduttive e popolari per cui la ragione e il sentimento abbiano in se una specifica valenza a prescindere dai contesti, è ormai esperienza acclarata che solo qualora queste due entità riescano armoniosamente a convivere e a dettare quasi in simbiosi l'una all'altra e viceversa le nostre scelte queste ultime potranno essere davvero libere; fino a quel momento avremmo sempre la necessità di vagliare, volta per volta, per direzionare le nostre azioni, avanzando gradualmente verso quell'armonia (qualora lo decidiamo consapevolmente).</p><div style="text-align: justify; color: rgb(255, 255, 51);"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; color: rgb(255, 255, 51);">Questa è l'esperienza anche (oltre che dell'autore del presente articolo) dell'inglese <span lang="zxx"><u><a href="http://www.richardryder.co.uk/index.html">Richard Ryder</a></u></span> che, dopo aver lavorato ad esperimenti su ANIMALI nel 1970 coniò per primo il termine SPECISMO fondandolo su riflessioni (ragione) etiche a partire da stati emotivi (sentimento) scaturiti dall'esperienza diretta a contatto con ANIMALI ( ossia esseri <span lang="zxx"><u><a href="http://dsbr.free.fr/it/do/rd.htm">senzienti</a></u></span> ) sofferenti e privi di qualsiasi libertà.</p><div style="text-align: justify; color: rgb(255, 255, 51);"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; color: rgb(255, 255, 51);">Il termine SPECISMO fu successivamente delineato dal filosofo australiano <span lang="zxx"><u><a href="http://www.youtube.com/watch?v=GYYNY2oKVWU">Peter Singer </a></u></span>il quale lo ha definito: «Un pregiudizio o atteggiamento di prevenzione a favore degli interessi dei membri della propria specie e a sfavore di quelli dei membri di altre specie» (Liberazione animale, 1975) e dal filosofo statunitense <span lang="zxx"><u><a href="http://www.ivu.org/italian/people/writers/regan.html">Tom Regan</a></u></span>.</p><div style="text-align: justify; color: rgb(255, 255, 51);"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; color: rgb(255, 255, 51);">Tuttavia già intorno agli inizi del 1800 <span lang="zxx"><u><a href="http://www.filosofico.net/bentham.htm">Jeremy Bentham</a></u></span> aveva cominciato a chiedersi se i nostri coinquilini ANIMALI avessero dovuto o meno godere di privilegi fino a quel momento mai neanche lontanamente immaginati, considerando che ogni essere vivente non umano era comunemente considerato alla stregua di un oggetto; il suo estremo pragmatismo e la sua occupazione di <span lang="zxx"><u><a href="http://www.italicon.it/enciclopedia/E00270.htm">giusnaturalista</a></u></span> nonché la sua straordinaria intelligenza ed enorme cultura portarono Bentham a formulare pensieri e a porsi domande assolutamente nuovi per l'epoca : - Non esistono animali superiori e inferiori, così come non esistono razze umane superiori e inferiori, ma esistono esseri viventi dotati di peculiarità uniche e come tali rispettabili e inviolabili. Il problema non è: "Possono ragionare?", né: "Possono parlare?", ma: "Possono soffrire?" -</p><div style="text-align: justify; color: rgb(255, 255, 51);"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; color: rgb(255, 255, 51);">[Jeremy Bentham]</p><div style="text-align: justify; color: rgb(255, 255, 51);"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; color: rgb(255, 255, 51);">Definiamo dunque lo SPECISMO un pensiero discriminatorio fondato sull’idea che gli animali appartenenti alla specie umana abbiano maggiori diritti (o superiori per importanza) a quelli appartenenti alle specie non-umane nonostante la loro caratteristica comune a noi esseri umani di “sentire” e, in alcuni casi, persino di <span lang="zxx"><u><a href="http://archiviostorico.corriere.it/2000/novembre/06/Anche_gli_animali_provano_dei_co_0_0011067368.shtml">provare sentimenti</a></u></span>.</p><div style="text-align: justify; color: rgb(255, 255, 51);"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; color: rgb(255, 255, 51);">Senza soffermarci più del dovuto su cause e motivazioni dello SPECISMO potremmo azzardarci a motivarlo come causa di una <span lang="zxx"><u><a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Antropocentrismo">visione antropocentrica</a></u></span> della natura che potrebbe affondare le proprie radici un un'errata lettura del <span lang="zxx"><u><a href="http://www.pbmstoria.it/dizionari/storiografia/lemmi/104.htm">darwinismo</a></u></span> oppure nella religione monoteista, <span lang="zxx"><u><a href="http://fotografandolavitablog.blogspot.com/2009/05/i-pionieri-dellantropocentrismo.html">cristianesimo a capo </a></u></span> ( <span lang="zxx"><u><a href="http://www.google.it/url?sa=t&source=web&cd=4&ved=0CCIQFjAD&url=http://www.farmindustria.it/pubblico/006/seconda1.doc&rct=j&q=antropocentrismo&ei=pGQfTJHqC87vOc6ZhawN&usg=AFQjCNE_Lptna-hRmnAm8YVy4SnplNCwsw">per quanto qualcuno sostenga che esso non lo sia molto più che </a><a href="http://www.emsf.rai.it/aforismi/aforismi.asp?d=168">il pensiero utilitarista</a></u></span><span style="text-decoration: none;"> </span>) e in moltissime politeiste (qualunque dio <span lang="zxx"><u><a href="http://www.cicap.org/new/articolo.php?id=100401">creazionista</a></u></span> avrebbe progettato e “costruito” gli animali non-umani per porli al servizio degli animali umani e gli animali umani affinché vivessero attenendosi rigorosamente ai propri comandamenti e alla propria volontà, commettendo, se necessario, anche sacrifici di membri della propria specie) oppure ancora in una visione del mondo <span lang="zxx"><u><a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Individualismo">individualista</a></u></span> o <span lang="zxx"><u><a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Personalismo">personalista</a></u></span> (secondo una tradizione non sufficientemente olistica, dunque anacronistica) o semplicemente nell’ignoranza ( non avendo la consapevolezza di cosa possa voler dire avere degli <span lang="zxx"><u><a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Organi_di_senso">organi di senso.</a></u></span></p><div style="text-align: justify; color: rgb(255, 255, 51);"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; color: rgb(255, 255, 51);">Lo SPECISMO non è che la punta dell'iceberg del retaggio culturale e sociale umano che a tutt'oggi non riesce ancora a liberarsi definitivamente (ammesso che ciò possa davvero mai avvenire) di tutta la discriminazione, dell'egoismo, del desiderio indiscriminato di ricchezza, potere, denaro, beni materiali, dominio su tutto e tutti, conseguenze del vivere per secoli, a dirla con <span lang="zxx"><u><a href="http://www.filosofico.net/erichfromm.htm">Fromm</a></u></span>, secondo la modalità dell' <span lang="zxx"><u><a href="http://digilander.libero.it/filosofiapolitica/wef5.htm">AVERE</a></u></span>.</p><div style="text-align: justify; color: rgb(255, 255, 51);"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; color: rgb(255, 255, 51);">Per quanto premesso deduciamo allora che lo SPECISMO ha davvero motivo di esistere (ossia può essere considerato davvero un'ideologia in cui è possibile riconoscersi) solo qualora venga supportato dalle nostre due dicotomiche sfere : se pensiamo di poter uccidere qualsiasi essere vivente ANIMALE senza che ciò muti minimamente il nostro stato emotivo ma poi all'atto pratico è necessario impegnarsi per “mantenere il sangue freddo" e “non farsi guidare dalle proprie emozioni"(frasi frequenti quando si vuol convincere qualcuno ad uccidere un essere vivente <span lang="zxx"><u><a href="http://www.etimo.it/?term=senziente">senziente</a></u></span>) probabilmente la sinergia "corpo-mente" di cui si parlava poc'anzi, in questo caso, non funziona affatto e non stiamo scegliendo davvero liberamente (o, per dirla con <span lang="zxx"><u><a href="http://www.filosofico.net/kant.htm">Kant</a></u></span>, <span lang="zxx"><u><a href="http://www.filosofico.net/Antologia_file/AntologiaK/KANT_%20SENSIBILITA%20E%20INTELLETTO.htm">non stiamo conoscendo adeguatamente</a></u></span>).</p><div style="text-align: justify; color: rgb(255, 255, 51);"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; color: rgb(255, 255, 51);">Una delle frasi tipiche degli anti-specisti (e vegan), presa in prestito da <span lang="zxx"><u><a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Lev_Tolstoj">Tolstoj, </a></u></span><span style="text-decoration: none;">è : </span>"se i macelli avessero le pareti di vetro saremmo tutti vegetariani".</p><div style="text-align: justify; color: rgb(255, 255, 51);"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; color: rgb(255, 255, 51);">Secondo uno studio condotto dall'autore di questo articolo circa il 90% (ed oltre) di intervistate/i che si cibano di carne non lo farebbe più ( almeno secondo quanto la maggior parte di loro sostiene ) nell'eventualità di procurarsela autonomamente uccidendo un ANIMALE “terrestre” o meno (in realtà la percentuale scende della metà ed oltre quando si prende in considerazione solo il “pescato”, mammiferi a parte).</p><div style="text-align: justify; color: rgb(255, 255, 51);"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; color: rgb(255, 255, 51);">Eppure tutti coloro (che addirittura si professerebbero addirittura anche contro la caccia) continuano a cibarsi di carne e derivati semplicemente demandando a qualcun altro il lavoro sporco in luoghi preposti ben occultati ai sensi, decidendo che ciò che in definitiva vanno a consumare non è nient'altro che un oggetto : qualsiasi lavorato finale proveniente dalla carne di un animale ammazzato finisce inevitabilmente per essere a tutti gli effetti un oggetto inerte, preconfezionato, <span lang="zxx"><u><a href="http://www.dirittoestoria.it/7/Tradizione-Romana/Onida-Animale-vivo-morto-modelli-relazioni-esseri-animati.htm">quasi fosse completamente "altro"</a></u></span> dall'ANIMALE da cui ha origine.</p> <meta equiv="CONTENT-TYPE" content="text/html; charset=utf-8"> <title></title> <meta name="GENERATOR" content="OpenOffice.org 3.1 (Linux)"> <style type="text/css"> <!-- @page { margin: 2cm } P { margin-bottom: 0.21cm } --> </style> <p style="margin-bottom: 0cm; font-weight: bold; color: rgb(255, 102, 102);">DOLORE.</p><p style="margin-bottom: 0cm; color: rgb(255, 102, 102);"> <meta equiv="CONTENT-TYPE" content="text/html; charset=utf-8"> <title></title> <meta name="GENERATOR" content="OpenOffice.org 3.1 (Linux)"> <style type="text/css"> <!-- @page { margin: 2cm } P { margin-bottom: 0.21cm } A:link { so-language: zxx } --> </style> </p><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhnESGAfkSELL8bfhkefg0kL2uNoj9nrIwTzSV9wjLipxNM8zR8Hlfa2HrUWiW60pS0nPVzTG6uZt7npeWcgJdVTY0Y-cXVkLJu0sTXPFLogRGsDXBmxnxOH4xRvPXIECJ-JFmS/s1600/cane-scuoiato-vivo-x-mangiarlo-o-x-pelliccia_zoom.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer; width: 200px; height: 150px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhnESGAfkSELL8bfhkefg0kL2uNoj9nrIwTzSV9wjLipxNM8zR8Hlfa2HrUWiW60pS0nPVzTG6uZt7npeWcgJdVTY0Y-cXVkLJu0sTXPFLogRGsDXBmxnxOH4xRvPXIECJ-JFmS/s200/cane-scuoiato-vivo-x-mangiarlo-o-x-pelliccia_zoom.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5488971414558959586" border="0" /></a><span style="color: rgb(255, 102, 102);">Possibile che questo fastidio, disagio, avversione <span style="color: rgb(255, 102, 102);">per cui non si riesca ad uccidere</span>così facilmente un essere senziente sia unicamente un fattore culturale e dunque solo l'abitudine ed il “coraggio” facciano dell'essere umano un assassino? E l'empatia sarebbe solo una debolezza?</span> <span style="color: rgb(255, 102, 102);">Sarebbe davvero solo per una questione di immaturità, infantilismo, codardia, mostrare titubanza nel momento in cui dovremmo assassinare un ANIMALE così come i nostri antenati hanno fatto da quando qualcuno di loro cominciò</span> <span style="color: rgb(255, 102, 102);" lang="zxx"><u><a href="http://liberiamoeliberiamoci.blogspot.com/2006/06/alimentazione-salve-tutti.html">per la prima volta qualche migliaio di anni fa</a></u></span><span style="color: rgb(255, 102, 102);">?</span></p><div style="text-align: justify; color: rgb(255, 102, 102);"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; color: rgb(255, 102, 102);">Domande tutte retoriche, ovviamente, se partiamo da assunti come quello di Bentham che avrebbe individuato il nodo cruciale ossia qualcosa che finisce per rappresentare la perfetta sintesi tra ragione e sentimento.</p><div style="text-align: justify; color: rgb(255, 102, 102);"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; color: rgb(255, 102, 102);">Per Bentham la domanda principale riguarda la sofferenza ossia quella sensazione che, una volta riconosciuta, ci rende in quel momento uguali all'essere vivente che la prova.</p><div style="text-align: justify; color: rgb(255, 102, 102);"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; color: rgb(255, 102, 102);">Nessuno, tanto meno un ANIMALE SUPERIORE, è in grado di assistere ad una scena di sofferenza “gratuita” (ossia in cui un essere vivente ANIMALE inerme soffra) senza che il proprio stato emotivo subisca (inconsciamente o meno) cambiamenti, senza che la propria volontà non <span lang="zxx"><u><a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Neuroni_specchio">canalizzi automaticamente</a></u></span> le proprie energie, quando possibile, nello sforzo che ciò termini nel più breve tempo possibile.</p><div style="text-align: justify; color: rgb(255, 102, 102);"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; color: rgb(255, 102, 102);">Probabilmente è questo un fattore soggettivo ossia quanto più un individuo è "<span lang="zxx"><u><a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Sensibilit%C3%A0_%28psicologia%29">sensibile</a></u></span>" tanto più avrà <span lang="zxx"><u><a href="http://www.newsfood.com/q/dfc27f23/il-cervello-dei-razzisti-e-insensibile-al-dolore-degli-altri/">facilità ad empatizzare</a></u></span> ; tuttavia il riconoscere uno stato di un altro essere vivente come il proprio genera in maniera meccanico-chimico quasi la stessa percezione in noi stessi anche se ciò avviene non “spontaneamente”; per gli stessi motivi riusciamo a non percepire il nostro dolore se davvero lo <span lang="zxx"><u><a href="http://www.simaiss.it/PDF/articoli/Controllare%20il%20dolore%20guardando%20il%20proprio%20cervello.pdf">vogliamo e ci concentriamo o</a></u></span> se <span lang="zxx"><u><a href="http://www.lswn.it/neuroscienze/articoli/la_percezione_del_dolore">ci portano ad ignorarlo</a></u></span>.</p><div style="text-align: justify; color: rgb(255, 102, 102);"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; color: rgb(255, 102, 102);">Gli studi sul dolore sono ancora molto indietro e a tutt'oggi si pensa che nell'essere umano esso sia una quasi perfetta <span lang="zxx"><u><a href="http://www.medicinalive.com/psicologia-e-medicina-della-mente/psicologia/dolore-questione-di-cervello/">unione tra psicologia e fisiologia</a></u></span> dunque molto difficilmente si può individuare una zona, all'interno del sistema nervoso, precisa e delineata, dove senza dubbio si genera ciò che definiamo DOLORE (nonostante esistano aree del cervello innegabilmente interessatevi) in cui questo stimolo venga elaborato come succede per l'essere umano o comunque per quegli esseri viventi dotati di <span lang="zxx"><u><a href="http://www.fiumesilente.com/forums/scienza/questo-centralino-%C3%A8-il-talamo-l%E2%80%99ipotalamo-%C3%A8-la-sede-della-memoria-lungo-termine-terza">strutture talamiche</a></u></span> dell'encefalo; in mancanza di queste lo stimolo interesserà soltanto le regioni periferiche (<span lang="zxx"><u><a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Dolore_nocicettivo">nocicezione</a></u></span>) e non potrà, dunque, coinvolgere la coscienza dunque l'emotività, caratteristiche proprie unicamente di quelle organizzazioni complesse.</p><div style="text-align: justify; color: rgb(255, 102, 102);"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; color: rgb(255, 102, 102);">Anche la maggior parte di cacciatori e macellai ossia tutti coloro che hanno deciso di uccidere ANIMALI per i motivi più diversi (è solitamente una scelta di tipo alimentare alla base di questi comportamenti, sebbene la caccia abbia, a detta dei <span lang="zxx"><u><a href="http://www.cacciailcacciatore.org/info/potere.html">fans</a></u></span>, motivazioni ben più “nobili” tanto che la maggior parte di loro si definiscono addirittura i più grandi amanti a conoscitori della natura e degli esseri viventi) cercando di trovare la modalità che arrechi meno DOLORE alla vittima (è quello che un pò si fa anche con i condannati a morte nella società moderna), tant'è che le stessi leggi di un paese in cui è permessa la caccia o addirittura in cui vige la pena di morte <span lang="zxx"><u><a href="http://liberiamoeliberiamoci.blogspot.com/2008/12/incivilimento.html">vietino di far soffrire o arrecare "inutilmente" morte e/o sofferenza</a></u></span> a qualsiasi essere vivente ANIMALE.</p><div style="text-align: justify; color: rgb(255, 102, 102);"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; color: rgb(255, 102, 102);">Qualsiasi addetto allo studio della psicologia o del comportamentismo umano non potrà fare a meno di riconoscere che il desiderio di arrecare volutamente sofferenza a se stessi e agli altri è proprio di una personalità “deviata” e con molti altri problemi al seguito tale da essere a tutti gli effetti considerato una disposizione nociva a se stessa/o ed al bene della comunità in cui vive.</p><div style="text-align: justify; color: rgb(255, 102, 102);"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; color: rgb(255, 102, 102);">C'è da fare una precisazione : in questo senso l'essere umano potrebbe sembrare l'unico a differenziarsi dagli altri ANIMALI per via degli aspetti fondamentali della vita su questo pianeta, ossia il principio di conservazione della specie e il cosiddetto istinto di sopravvivenza.</p><div style="text-align: justify; color: rgb(255, 102, 102);"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; color: rgb(255, 102, 102);">Tuttavia non è così, infatti tutti i mammiferi hanno la capacità di mettere da parte le regole che geneticamente regolerebbero le proprie esistenze per agire in maniera cosciente, ossia secondo la propria volontà.</p><div style="text-align: justify; color: rgb(255, 102, 102);"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; color: rgb(255, 102, 102);">Il suicidio (anche il <span lang="zxx"><u><a href="http://www.haisentito.it/articolo/delfino-si-lascia-morire-dopo-la-scomparsa-delladdestratrice/3973/">lasciarsi morire</a></u></span> è una forma di suicidio) ne è l'esempio più calzante, atto per qualcuno estremo, in quanto opposto a quelle leggi “naturali” ma assolutamente naturale quando l'emotività detta legge, quando il malessere esistenziale o l'<span lang="zxx"><u><a href="http://www.tantasalute.it/articolo/cuore-si-puo-morire-damore/692/">estremo dolore per un fatto tragico</a></u></span> può contribuire a non desiderare più di rimanere in vita.</p><div style="text-align: justify; color: rgb(255, 102, 102);"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; color: rgb(255, 102, 102);"><span style="text-decoration: none;">Anche il dolore per </span><span lang="zxx"><u><a href="http://archiviostorico.corriere.it/2000/ottobre/29/Cane_colpito_crepacuore_accanto_alla_co_0_0010292130.shtml">la scomparsa di un altro individuo</a></u></span><span style="text-decoration: none;"> della propria specie finisce per rappresentare la causa (involontaria, stavolta) di morte in una coscienza particolarmente sensibile a livello emotivo.</span></p><div style="text-align: justify; color: rgb(255, 102, 102);"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; color: rgb(255, 102, 102);">Il dolore è dunque qualche cosa di <span lang="zxx"><u><a href="http://www.universonline.it/_scienza/articoli_med/05_09_15_a.php">ancora studiato</a></u></span> perfino nell'essere umano in quanto non semplicemente un fenomeno sensoriale bensì il <span lang="zxx"><u><a href="http://www.materialismo-dialettica.it/tab28_view.php?id=4">risultato di una serie di complessi e non sempre possibili passaggi</a></u></span> in ANIMALI in cui con i nostri sensi non riscontriamo quelle <span lang="zxx"><u><a href="http://www.sanihelp.it/news/2747/individuata-zona-cervello-responsabile-dolori/1.html">strutture complesse</a></u></span> tali da poterle tanto facilmente accomunare alle stesse sensazioni che appartengono ai cosiddetti ANIMALI SUPERIORI.</p><div style="text-align: justify; color: rgb(255, 102, 102);"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; color: rgb(255, 102, 102);">L'indicazione SUPERIORE, infatti, vuole esprimere proprio il concetto che sono le strutture bio-fisiologiche ad essere più complesse così come, conseguentemente, le possibilità di <span lang="zxx"><u><a href="http://scienzasegreta.blogspot.com/2008/09/la-percezione-degli-animali.html">riscontrare stati emotivi e/o sensoriali</a></u></span> che invece non posso essere realizzati in organismi molto più semplici a causa di carenza di strutture idonee allo svolgersi di determinati processi; secondo lo stesso Darwin gli ANIMALI SUPERIORI sarebbe anche i soli ad essere <span lang="zxx"><u><a href="http://www.filosofico.net/Antologia_file/AntologiaC/CHARLES%20DARWIN_%20COME%20E%20NATA%20.htm">interessati da fenomeni evolutivi.</a></u></span></p><div style="text-align: justify; color: rgb(255, 102, 102);"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; color: rgb(255, 102, 102);">Non si può pensare che un mollusco o un protozoo o una mosca o addirittura una pianta possano elaborare in maniera cosciente la sensazione del dolore, almeno non allo stesso modo di altri esseri viventi dotati di strutture biologiche che in quelli mancano oppure che abbiano una qualche attività psichica e spirituale : chi pensa il contrario non fa nient'altro che <span lang="zxx"><u><a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Antropomorfismo">antropomorfizzare</a></u></span> gli esseri viventi non umani e si comporta come chi ha deciso di rinunciare alla ricerca della verità che diventa unicamente spasmodica ricerca della coerenza della propria fede.</p><div style="text-align: justify; color: rgb(255, 102, 102);"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; color: rgb(255, 102, 102);">Questo ci porta inesorabilmente a vivere in un universo costituito da innumerevoli verità, come delle galassie a se stanti, delle monadi astronomiche che, paradossalmente, a differenza di quel che succede in natura, tendono a preservare la propria integrità, non adoperando alcuna azione sinergica con le altre, permanendo in una fissità a lungo andare logorante per l'universo stesso.</p> <p></p><p style="margin-bottom: 0cm; color: rgb(102, 0, 0); font-weight: bold;"> <meta equiv="CONTENT-TYPE" content="text/html; charset=utf-8"> <title></title> <meta name="GENERATOR" content="OpenOffice.org 3.1 (Linux)"> <style type="text/css"> <!-- @page { margin: 2cm } P { margin-bottom: 0.21cm } --> </style> </p><p style="margin-bottom: 0cm; font-weight: bold; color: rgb(102, 255, 153);">DEFINIZIONI.</p> <p style="color: rgb(102, 255, 153);"></p> <p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; color: rgb(102, 255, 153);"> <meta equiv="CONTENT-TYPE" content="text/html; charset=utf-8"> <title></title> <meta name="GENERATOR" content="OpenOffice.org 3.1 (Linux)"> <style type="text/css"> <!-- @page { margin: 2cm } P { margin-bottom: 0.21cm } A:link { so-language: zxx } --> </style> </p><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; color: rgb(102, 255, 153);"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhlgmW2vCjtPJsfavnA1TOCPcpQ4SOxJwrudLAOHIaJpFeAPTJYlG6C6a2cqqqVnVpvgScVr8cYqVbvagQYEDfu_EO0Yu-LqmIeNsSW-htiD3KT_Vok1sZhT02HYb0vQaV6A4kA/s1600/Vegmark.jpg"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer; width: 253px; height: 133px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhlgmW2vCjtPJsfavnA1TOCPcpQ4SOxJwrudLAOHIaJpFeAPTJYlG6C6a2cqqqVnVpvgScVr8cYqVbvagQYEDfu_EO0Yu-LqmIeNsSW-htiD3KT_Vok1sZhT02HYb0vQaV6A4kA/s320/Vegmark.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5488967663206790626" border="0" /></a>Molto importante è individuare i confini tra termini molto confusi (proprio perché <span style="color: rgb(102, 0, 0);" lang="zxx"><u><a href="http://liberiamoeliberiamoci.blogspot.com/2007/04/terminologie.html">definizioni umane</a></u></span>) quali vegan, vegetarianesimo e qualunque altro che si riferisca ad una consuetudine alimentare conseguente ad una visione critica che apparentemente si direbbe derivare dall'antispecismo.</p><div style="text-align: justify; color: rgb(102, 255, 153);"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; color: rgb(102, 255, 153);">C'è chi si definisce in un modo o in un altro molto spesso a torto poiché può capitare di compiere una scelta di tal genere piuttosto per una tendenza di tipo egoistico-individuale, ponendo ad esempio la propria salute e quella delle persone care/vicine come la cosa più importante al mondo, per cui da salvaguardare a tutti i costi (specista estremista); in questo caso, dunque, si decide di non mangiare carne o derivati ma non certamente per l'empatia ed il rispetto verso gli altri esseri viventi, bensì per <span lang="zxx"><u><a href="http://www.veganitalia.com/modules/news/article.php?storyid=437">motivazioni esattamente opposte</a></u></span>.</p><div style="text-align: justify; color: rgb(102, 255, 153);"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; color: rgb(102, 255, 153);">Il termine che più di ogni altro è quello che desta maggiori dubbi e genera maggiormente problemi di comunicazione in questo contesto è quello di vegetarismo (o vegetarianesimo o vegetarianismo) che talvolta assume i significati più <span lang="zxx"><u><a href="http://tuttomangiariano.blogspot.com/2008/05/le-wiki-idee-il-pescopollo-vegetariano.html">vari e divertenti</a></u></span>.</p><div style="text-align: justify; color: rgb(102, 255, 153);"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; color: rgb(102, 255, 153);">Azzardiamoci a dire che in questa categoria ci sono tutte/i coloro che hanno deciso di non mangiare certamente tranci crudi o cotti o carcasse di corpi di ANIMALI morti ammazzati o meno (per un motivo o per un altro) interi o “lavorati” (in questi ultimi dovrebbero rientrare anche i prodotti caseari ottenuti con <span lang="zxx"><u><a href="http://www.itisacqui.it/sitob/formagette/caglio.htm">caglio</a></u></span> <span lang="zxx"><u><a href="http://www.faromagio.it/caglioanimale.html">animale</a></u></span>).</p><div style="text-align: justify; color: rgb(102, 255, 153);"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; color: rgb(102, 255, 153);">Ecco individuato l'oggetto intorno a cui ruota lo SPECISMO : l'essere vivente senziente con cui il vegetariano o il vegan empatizzerebbe e che, dunque, deciderebbe non solo di non sacrificare ma di “innalzarlo” allo status umano, assegnando loro addirittura diritti inalienabili.</p><div style="text-align: justify; color: rgb(102, 255, 153);"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; color: rgb(102, 255, 153);">Consultando il solito dizionario, tra i vari significati che il termine ANIMALE può assumere all'interno di una frase italiana di senso compiuto ne esiste uno che è poi quello più "vero" ossia quello che definisce l'entità animale che dunque possiede un "equivalente diretto" ossia un'entità materiale nella realtà (almeno quella in cui abbiamo la consapevolezza di far parte) che possiamo percepire coi nostri sensi e che ha le caratteristiche contenute in quella definizione (un'altra tra le definizioni riportate molto interessante per capire dove può arrivare la discriminazione umana è quella per cui si definisce ANIMALE un essere umano della peggior specie).</p><div style="text-align: justify; color: rgb(102, 255, 153);"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; color: rgb(102, 255, 153);">Un ANIMALE è da tutti noi a tutt'oggi convenuto "ogni organismo vivente dotato di sensi e di movimento spontaneo"; in maniera un pò più scientifica potremmo dire meglio "qualsiasi organismo <span lang="zxx"><u><a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Eucariota">eucariota</a></u></span>, <span lang="zxx"><u><a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Eterotrofo">eterotrofo</a></u></span> e mobile durante almeno uno stadio della propria vita".</p><div style="text-align: justify; color: rgb(102, 255, 153);"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; color: rgb(102, 255, 153);">Decidere dunque di non mangiare ANIMALI vuol dire in termini "pratici" non cibarsi di alcun essere vivente che tassonomicamente non rientri, almeno secondo l'<span lang="zxx"><u><a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Dominio_%28biologia%29">ultima teoria classificativa,</a></u></span> nel regno degli <span lang="zxx"><u><a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Animalia">Animalia </a></u></span><span style="text-decoration: none;">i</span>n quanto le piante o i funghi, anch'essi esseri viventi eucarioti, non hanno "sensi" (anche se compiono anch'essi movimento spontaneo seppur impercettibili ai nostri sensi) ossia non hanno terminazioni nervose di alcun tipo che permettono lo scambio di informazioni con l'esterno e sono <span lang="zxx"><u><a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Autotrofo">autotrofi</a></u></span>.</p><div style="text-align: justify; color: rgb(102, 255, 153);"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; color: rgb(102, 255, 153);">Il problema nasce quando ci troviamo di fronte a dei <span lang="zxx"><u><a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Protozoo">protozoi</a></u></span> ossia a dei <span lang="zxx"><u><a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Protista">protisti</a></u></span> (o protoctisti) con caratteristiche tali per cui a essi o molti di essi, pur essendo unicellulari, vengano fatti rientrare a tutti gli effetti nel regno degli Animalia.</p><div style="text-align: justify; color: rgb(102, 255, 153);"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; color: rgb(102, 255, 153);">Ciò ci porta dunque a concludere che chiunque si cibi di molluschi, insetti o protozoi, è erroneamente indicato con il termine vegetariano; il vegetariano può, infatti, tutt'al più assumere dei derivati animali che non provengano da uccisione (e macellazione) di alcun ANIMALE anche se ciò, tuttavia, causa allo stesso essere dolore e sofferenza talvolta anche ben peggiori di quelli inflitti con la sola uccisione.</p><div style="text-align: justify; color: rgb(102, 255, 153);"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; color: rgb(102, 255, 153);">Il vegan, invece, rinuncia per definizione anche a quei sottoprodotti considerando la sofferenza o la privazione di libertà alla stessa stregua della morte.</p><div style="text-align: justify; color: rgb(102, 255, 153);"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; color: rgb(102, 255, 153);">Non esistono, invece, categorie precise per individuare un vegetariano/vegano-insettivoro, pescivoro o che si cibi di protozoi, nonostante rientrino in queste moltissime persone che non hanno alcun problema (razionale o emotivo) a cibarsi di lombrichi, o di molluschi o di esseri uni o multicellulari piuttosto primitivi o comunque strutturati in maniera decisamente più semplice rispetto ad ANIMALI più complessi : in questo caso sarebbe giustificata una dichiarata avversione nei confronti della <span lang="zxx"><u><a href="http://necrofagia.altervista.org/">necrofagia?</a></u></span></p><div style="text-align: justify; color: rgb(102, 255, 153);"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; color: rgb(102, 255, 153);">Si definiscono SUPERIORI gli ANIMALI vertebrati dotati di un sistema nervoso complesso dorsale, colonna vertebrale (che contiene e protegge parte di esso), organi interni preposti alle funzioni vitali e organi di riproduzione specializzati per la produzione di <span lang="zxx"><u><a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Gameti">gameti</a></u></span>.</p><div style="text-align: justify; color: rgb(102, 255, 153);"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; color: rgb(102, 255, 153);">Sono considerati ANIMALI SUPERIORI, i vertebrati mammiferi, uccelli, pesci , anfibi, rettili.</p><div style="text-align: justify; color: rgb(102, 255, 153);"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; color: rgb(102, 255, 153);">A loro volta tutti essi vengono suddivisi in ANIMALI <span lang="zxx"><u><a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Omeotermia">omeotermi</a></u></span> o <span lang="zxx"><u><a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Ectotermia">ectotermi</a></u></span> a seconda della propria capacità a mantenere o meno costante la temperatura corporea, che è poi <span lang="zxx"><u><a href="http://www.sicap.it/merciai/psicosomatica/students/churchland-t.htm">conseguenza pressoché diretta dello sviluppo di un sistema nervoso più complesso</a></u></span>.</p><div style="text-align: justify; color: rgb(102, 255, 153);"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; color: rgb(102, 255, 153);">Il professor <span lang="zxx"><u><a href="http://cotrout.org/do_fish_feel_pain.htm">James D. Rose</a></u></span> condusse <span lang="zxx"><u><a href="http://www.informaworld.com/smpp/content%7Edb=all?content=10.1080/20026491051668">uno studio nel 2002</a></u></span> per dimostrare il fatto che i pesci (ectotermi) non provassero dolore a causa della mancanza dell'appropriata <span lang="zxx"><u><a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Neocorteccia">neocorteccia</a></u></span> nel cervello.</p><div style="text-align: justify; color: rgb(102, 255, 153);"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; color: rgb(102, 255, 153);">Per quanto parrebbe incredibile, infatti, gli animali a sangue freddo non potrebbero provare dolore in quanto senza una sistema circolatorio adeguato il sistema nervoso non sviluppa quelle organizzazioni come ad esempio la citata neocorteccia dove questi stimoli sensoriali trovano la propria sede di smistamento/elaborazione per cui l'individuo ne prende realmente coscienza.</p><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; color: rgb(255, 153, 255);"> <meta equiv="CONTENT-TYPE" content="text/html; charset=utf-8"> <title></title> <meta name="GENERATOR" content="OpenOffice.org 3.1 (Linux)"> <style type="text/css"> <!-- @page { margin: 2cm } P { margin-bottom: 0.21cm } A:link { so-language: zxx } --> </style> </p><p style="margin-bottom: 0cm; font-weight: bold; color: rgb(153, 255, 255);">CATEGORIE.</p> <p style="margin-bottom: 0cm; color: rgb(153, 255, 255); text-align: justify;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUkt2euxli10u6wQZpIZSUFm4AN0LMq385uFD8EEzwMlr-RB1sv68tpQ02oxOod8zIM2WOdBZKC3MEQp8LHgj2bMyvZ1doi0E5SNO08JU2_Tuh65L2jHnkz2Nw2BnrwMcvy5_9/s1600/protozoo.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer; width: 200px; height: 182px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUkt2euxli10u6wQZpIZSUFm4AN0LMq385uFD8EEzwMlr-RB1sv68tpQ02oxOod8zIM2WOdBZKC3MEQp8LHgj2bMyvZ1doi0E5SNO08JU2_Tuh65L2jHnkz2Nw2BnrwMcvy5_9/s200/protozoo.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5488971694699986466" border="0" /></a>Sarebbe molto coerente da parte di tutti coloro che si definiscono antispecisti combattere innanzitutto la solita <span lang="zxx"><u><a href="http://gender-bender.blogspot.com/2006/11/ne-uccide-pi-la-lingua-che-la-spada.html">battaglia contro il solito linguaggio discriminante</a></u></span> con cui concetti ormai superati vengono ribaditi in maniera subliminale e rallentano quel processo di evoluzione tanto sospirato.</p> <p style="margin-bottom: 0cm; color: rgb(153, 255, 255); text-align: justify;">Inoltre se per un antispecista tutti gli esseri viventi ANIMALI sono davvero sullo stesso piano e la vita di ognuno di loro è davvero identica a qualsiasi altra perché non vivono essi come i <span lang="zxx"><u><a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Giainismo">giainisti?</a></u></span></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; color: rgb(153, 255, 255); text-align: justify;">Se un antispecista sfrutta o uccide dall'alto della propria superiorità gerarchica e di valore, per qualsiasi scopo, un insetto o un protozoo non è più un antispecista in quanto anch'essi sono considerati ANIMALI.</p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; color: rgb(153, 255, 255); text-align: justify;">E così un vegetariano non è più tale se si ciba di prodotti caseari ottenuti dall'uccisione di ANIMALI.</p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; color: rgb(153, 255, 255); text-align: justify;">Ugualmente non sarà un vegan o un vegetariano chi sfama un animale con la carne (di qualunque origine essa sia) di un qualsiasi altro.</p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; color: rgb(153, 255, 255); text-align: justify;">Davvero sorprendente è notare le analogie tra gli insetti e tutti gli altri ANIMALI : quasi tutti gli apparati di quelli riproducono in miniatura e solitamente in maniera un pochino meno complessa quelli dei coinquilini terrestri più grandi e complessi tuttavia senza tuttavia che essi possano poter provare sentimenti o sensazioni quali il dolore in quanto privi delle strutture nervose e cerebrali necessarie.</p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; color: rgb(153, 255, 255); text-align: justify;">Ancora più sorprendente è pensare che ormai la teoria scientifica più accreditata, in maniera quasi "definitiva" è che ci siano state linee evolutive parallele o comunque che "superiore", almeno in zoologia, non sia sinonimo di migliore.</p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; color: rgb(153, 255, 255); text-align: justify;">Insomma se è vero che per l'antispecista alla cima della piramide NON c'è affatto l'essere umano che ha diritto sempre e comunque di vita, di morte, di libertà su qualunque altro essere vivente, allora l'antispecista dovrebbe porre la propria vita sul medesimo piano di un insetto o di un protozoo.</p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; color: rgb(153, 255, 255); text-align: justify;">Tuttavia la maggior parte di coloro che si definisco in questo modo stermina senza alcuna pietà, quotidianamente, per ignoranza, menefreghismo, incoerenza, mancanza di adeguata attenzione <span lang="zxx"><u><a href="http://www.nonsoloaerei.net/2008/11/bird-strike-600-impatti-allanno-tra-aerei-e-stormi-di-uccelli.html">migliaia di ANIMALI</a></u></span> che come unica colpa hanno quella di non essere raggiunti ed individuati dai nostri sensi quindi dalla nostra coscienza.</p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; color: rgb(153, 255, 255); text-align: justify;">Per le stesse ragioni (anche se in maniera ancor più accentuata) la maggior parte delle/dei antispecistie/i si prende cura di uno, dieci, cento ANIMALI (cani o gatti) nutrendoli con la carne di altri, questa volta addirittura altrettanto complessi, dunque altrettanto "senzienti", giustificando la scelta contraria come una privazione di libertà nei confronti di ANIMALI carnivori (privilegiati, che ha nominato come propri “animali-da-compagnia) riconoscendo, dunque, un valore alla <span lang="zxx"><u><a href="http://liberiamoeliberiamoci.blogspot.com/2006/09/natura-cosa-la-natura-cosa-si-intende.html">NATURA</a></u></span> esattamente come ce l'hanno tramandata fino ad oggi i nostri avi, detentori di una società patriarcale <span lang="zxx"><u><a href="http://liberiamoeliberiamoci.blogspot.com/2007/05/specismo-razzismo-sessismo.html">sessista, specista e razzista</a></u></span>.</p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; color: rgb(153, 255, 255); text-align: justify;">Il principio che giustifica tali azioni è lo stesso che giustifica la discriminazione a qualsiasi livello ed è la più pericolosa poiché riconosce a quella NATURA così divinizzata un valore intrinseco che è alla base della vita e che non può essere intaccato per alcun motivo e che è <span lang="zxx"><u><a href="http://www.liberazioni.org/liberazioni/articoli/MauriziM-04a.htm">rifiutato dall'antispecismo</a></u></span>.</p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; color: rgb(153, 255, 255); text-align: justify;">Non si può ne si deve pensare che tutte le classificazioni, seppur gerarchiche, siano state create in base al valore o all'importanza; per questo motivo non basta chiamare un essere vivente ANIMALE per potergli assegnare dei diritti, necessitiamo che ci siano DAVVERO le condizioni per cui sia realmente possibile per l'ANIMALE in questione “poterne beneficiare”.</p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; color: rgb(153, 255, 255); text-align: justify;">Per quanto, infatti, avere rispetto per QUALSIASI essere vivente (animale o vegetale esso sia) sia sempre giusto e non origini mai sofferenza, distruzione, disarmonia, è anche vero che è necessario capire dove poter attingere (se vogliamo continuare a sopravvivere) per eleggere le nostre "vittime" all'interno del mondo organico/biologico.</p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; color: rgb(153, 255, 255); text-align: justify;">Presumibilmente, infatti, quando queste vittime non abbiano REALMENTE una coscienza che le porti a provare emozioni la nostra empatia non si innescherà, per cui molto difficilmente ci impedirà di estirpare un tubero o di recidere un frutto dalla pianta, o di pescare dei mitili attaccati ad uno scoglio (fino a sterminare in ogni modo le tanto odiose zanzare).</p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; color: rgb(153, 255, 255); text-align: justify;">Esistono infinite combinazioni nella realtà che generano un numero N tendente all'infinito di risultati cioè di esseri viventi e non; non è antropocentrismo o specismo differenziarli in base a caratteristiche tipiche simili o uguali.</p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; color: rgb(153, 255, 255); text-align: justify;">La sola classificazione non può essere discriminatoria tout court.</p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; color: rgb(153, 255, 255); text-align: justify;">E se è vero che studiare un impulso elettrico in un organismo elementare è relativamente facile quando si conosce bene il percorso che esso compie dalla ricezione dello stimolo fino alla consegna non lo è affatto qualora questo percorso si complessifichi e ci diventi addirittura impossibile riuscire a capire dove come e quando esso venga interfacciato.</p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; color: rgb(153, 255, 255); text-align: justify;">Tuttavia non si può prescindere dal fatto che essendo la vita, almeno in maniera oggi riconosciuta, sviluppatasi gradualmente, su scale temporali non propriamente "umane", abbia lasciato e lasci così tante tracce a vari livelli che ci saranno innegabilmente molteplici differenze dovute alla diversità di sostanze e leggi che ne regolano la composizione ed organizzazione.</p><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"> <meta equiv="CONTENT-TYPE" content="text/html; charset=utf-8"> <title></title> <meta name="GENERATOR" content="OpenOffice.org 3.1 (Linux)"> <style type="text/css"> <!-- @page { margin: 2cm } P { margin-bottom: 0.21cm } A:link { so-language: zxx } --> </style> </p><p style="margin-bottom: 0cm; font-weight: bold; color: rgb(255, 255, 255); text-align: justify;">CONCLUSIONI.</p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; color: rgb(255, 255, 255); text-align: justify;">Le categorie, come le definizioni, sono inevitabili, non potremmo vivere senza fissare punti a cui arrivare volta per volta e da cui anche ripartire; non lo è altrettanto creare dei veri e propri stili di vita o filosofie su di essi, ciò rappresenta una menomazione del nostro pensiero, una forzatura creata da noi stessi a tutti i costi che ci rende più immobili, ci toglie curiosità e desiderio di crescere, voglia di confrontarci realmente con gli altri e non solo per affermare le idee a cui abbiamo deciso di aderire, a cui ci siamo affidati con fede, anche se questa ha, in partenza, per noi stessi, una base razionale.</p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; color: rgb(255, 255, 255); text-align: justify;">Quando ci affidiamo poniamo in essere qualcosa come un dato di fatto, un assioma sempre e comunque vero (a priori), è come se decidessimo di abbandonare la verità o quantomeno di fermarci nel percorso verso la ricerca di essa.</p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; color: rgb(255, 255, 255); text-align: justify;">E' ciò che è successo anche alla filosofia che, dopo secoli di speculazioni dettate dal solo amore per la conoscenza e dal desiderio di verità ha finito per assoggettarsi a quella presunta rivelazione divina tanto cara (quasi necessaria) al popolino e imposta dal regime di turno e i nuovi filosofi hanno cominciato a sforzarsi di trovare dei compromessi (talvolta davvero al limite del ridicolo o del penoso) affinchè la verità rivelata potesse essere spiegata, dunque accettata, grazie al paradigma filosofico, preesistente ad essa.
<br /></p><p style="margin-bottom: 0cm; color: rgb(255, 255, 255); text-align: justify;">Ognuno di noi dà a se stessa/o e agli altri spiegazioni per giustificare i propri comportamenti in<span lang="zxx"><u><a href="http://www.chiesajeshua.org/public/contenuti/1/carneimmonda.pdf"> base alla propria fede</a></u></span> che proprio perché fondata su una verità (o creata da noi o data da qualcun altro) a cui abbiamo deciso di aderire è e rimarrà sempre immutata ed innegabile e non ci sarà possibilità per la nostra crescita individuale e civile</p> <p></p> <p></p> <p></p> gyordiehttp://www.blogger.com/profile/01294169923809987927noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-29156872.post-67182711508836935512010-04-15T16:13:00.000-07:002010-04-15T16:21:40.516-07:00Solidarietà ad Emergency.<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://www.emergency.it/appello/grazie.php?sign=72148&ch=959ce13267926fca8a5b2877ea4031f3&ln=It"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px; height: 286px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjNq32cMo2a4CjLLzYOmRbwq_0B-QR-eGX2q2iMm-FOh-hPSZxunP_QGkiVcmcQC6EHNbXx_uGIKyh7c4er6lh00xV-3lIdicPnE9BeljxEWMAbtXD2gFifDb69vmZzsOeIIe5X/s400/iostoconEMR.gif" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5460506812893928674" border="0" /></a><strong><br /></strong><p style="text-align: center;"><strong>Firmate l’appello, per favore.<br /></strong></p> <p style="text-align: center;"><a href="http://www.emergency.it/appello/grazie.php?sign=72148&ch=959ce13267926fca8a5b2877ea4031f3&ln=It">Io Sto Con Emergency</a></p>Grazie a tutte/i.gyordiehttp://www.blogger.com/profile/01294169923809987927noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-29156872.post-21176704291308121532009-12-23T02:30:00.000-08:002010-04-15T16:22:28.765-07:00Scelte etiche, combustibili, Shell.<div style="text-align: justify;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjU_ti8mkijGe-52OBrecKFlr16QasccDtC9CNZYahHt6hTPMefJajwEs8FSwj-s_1r4iPG8usoRFgZbRDe0pf4zKvhoII9WeymBfpIabpNAs8arw7uX92FJaWTTScCQm_X54wo/s1600-h/gas_rete_.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer; width: 200px; height: 200px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjU_ti8mkijGe-52OBrecKFlr16QasccDtC9CNZYahHt6hTPMefJajwEs8FSwj-s_1r4iPG8usoRFgZbRDe0pf4zKvhoII9WeymBfpIabpNAs8arw7uX92FJaWTTScCQm_X54wo/s200/gas_rete_.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5418719621445422770" border="0" /></a><span style="color: rgb(255, 255, 255);">Qualche giorno fa, parlando con un amico per l'ennesima volta di ciò che possiamo, vogliamo, dobbiamo fare nei confronti del mondo in cui viviamo, le nostre scelte etiche, le decisioni da NON prendere, dunque dei prodotti da non acquistare (boicottaggio) di aziende politically incorrect, scelte alimentari e quant'altro, esce fuori, alle solite, che se dovessimo/volessimo impegnarci davvero e fare TUTTE le nostre scelte in funzione di ciò praticamente non vivremmo!</span><br /></div><div style="text-align: justify;"><div style="text-align: justify;"><span style="color: rgb(255, 255, 255);">Ne ho fatti e ne ho sentiti fare molto spesso di questi ragionamenti, tuttavia per me è sempre come la prima volta.</span><br /><span style="color: rgb(255, 255, 255);">Non mi tiro indietro a spiegare le ragioni per le quali decido di usare o non usare, ossia comprare o non comprare un prodotto, mai; così come non rinuncio a spiegare le motivazioni che mi portano a mangiare o non mangiare qualcosa che i più considerano scontatamente cibo/alimento.</span><br /><span style="color: rgb(255, 255, 255);">In fondo non ci vuole poi molto a capire che tra il FARE e in NON FARE ci passa un abisso, e che non sempre si è capaci di rinunciare a tutto, da un momento all'altro, in virtù di <a href="http://www.genitronsviluppo.com/2008/09/10/gas-gruppi-di-acquisto-solidale-significato-storia-funzionamento-e-prospettive-future-sviluppo-sostenibile-dallagricoltura-biologica-allautosufficienza-energetica/">scelte eco-etico-compatibili.</a></span><br /><span style="color: rgb(255, 255, 255);">Per cui dico che ben vengano tutte/i coloro che nel proprio piccolo si sentano, dunque si impegnano a non contribuire in maniera assolutamente inconsapevole a peggiorare, minuto per minuto, le condizioni dell'ambiente e degli esseri viventi circostanti; che ben venga anche la più piccola scelta fatta in questa direzione, sperando, ovviamente, che essa faccia da propellente a successive altre, possibilmente altrettanto coerenti.</span><br /></div><br /><a style="color: rgb(255, 255, 255);" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhK1yF2ml6_WyJHMqgpFuKq3kwSVepWwae3DlLoGLHbIXqGBo2NakehyXxSjbB2sFm8tWVMD_iLGKKFFZEtDm1QHl7w8PS74DgDl1uBIc1yChlQGg3oFYkbLWlu0REBWR7veVxA/s1600-h/combustion.jpg"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer; width: 200px; height: 185px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhK1yF2ml6_WyJHMqgpFuKq3kwSVepWwae3DlLoGLHbIXqGBo2NakehyXxSjbB2sFm8tWVMD_iLGKKFFZEtDm1QHl7w8PS74DgDl1uBIc1yChlQGg3oFYkbLWlu0REBWR7veVxA/s200/combustion.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5418377652271460770" border="0" /></a><span style="color: rgb(255, 255, 255);">L'utilizzo dell'autovettura (la cosiddetta macchina) è una delle scelte che molto più di tante altre prevede un'attenta ponderazione e ricerca (ma non troppa!) su chi ottiene (e come) e vende il carburante che è necessario acquistare per alimentarla.</span><br /><span style="color: rgb(255, 255, 255);">Premettendo che chi voglia fare scelte che vadano nella direzione della sostenibilità per il pianeta e tutti gli esseri viventi che vi dimorano non dovrebbe affatto acquistare ed utilizzare autovetture con motore a scoppio, essendo realisti non è difficile capire che, così come la maggior parte delle altre, una scelta di questo tipo preveda di solito una gradualità, per tutte le motivazioni di ordine pratico ad essa relative</span><span style="color: rgb(255, 255, 255);">.</span><br /><br /><span style="color: rgb(255, 255, 255);">Perquanto, dunque, esistano delle differenze a tutt'oggi, tra i carburanti opzionabili che offrono la possibilità di dire/fare <a style="color: rgb(204, 204, 255);" href="http://www.baldiegovoni.it/site/ecologia.html">qualcosa "di meglio"</a>, tuttavia pensare di scrollarsi di dosso, in maniera assoluta, la minima responsabilità al riguardo è semplicemente un'illusione, fino a che il carburante viene bruciato nell'aria; seppure il gpl sia da preferire a benzina e/o al gasolio per via dell'assenza di emissioni pressoché totale di sostanze quali lo zolfo, composti del piombo, idrocarburi aromatici, è anch'esso un sottoprodotto del petrolio <a style="color: rgb(204, 204, 255);" href="http://www.omniauto.it/magazine/1837/il-gpl-e-il-metano">(da cui prende il nome)</a>.</span><br /><span style="color: rgb(255, 255, 255);">Di gran lunga diverso è il discorso per il metano (seppur venga considerato dai più alla stessa stregua del gpl) che però è anch'esso un carburante che alimenta un motore a scoppio, dunque che prevede combusione, con conseguente emissione di anidride carbonica e quant'altro.</span><br /><br /><span style="color: rgb(255, 255, 255);">Molto interessante (seppur appena "off-topic" rispetto a quello che si sta qui analizzando, ma comunque importante per poter fare le scelte più giuste) l'articolo su <a style="color: rgb(204, 204, 255);" href="http://thelallix.blogspot.com/2009_09_01_archive.html#8622457171062359252">questo blog</a> postato il 22 settembre 2009 in merito al disastro verso il quale il mercato del greggio ci sta portando e <a style="color: rgb(204, 204, 255);" href="http://crisis.blogosfere.it/2009/09/il-silenzioso-picco-dei-picchi.html">quest'altro</a> sulla questione del Picco.</span><br /><br /><span style="color: rgb(255, 255, 255);">Tutto ciò premesso è chiaro che scegliere quanto più eticamente possibile un "marchio" di combustibile fossile è come scegliere la marca di sigarette meno nociva al nostro organismo.</span><br /><br /><span style="color: rgb(255, 255, 255);">Ad ogni modo, oltre alle scelte individuali ci sono anche questioni ben più gravi, nel senso che riguardano veri e propri abusi e sfruttamenti di ogni genere ad opera delle multinazionali del petrolio, vere e proprie colonizzatrici imperialiste senza scrupoli di terre e popolazioni (umane e non); fatti così evidentemente eclatanti che le vicende in cui è coinvolto il primo ministro italiano sembrano quasi barzellette al confronto!</span><br /><br /><span style="color: rgb(255, 255, 255);">Il caso di Shell e Agip in Nigeria è l'esempio più calzante (anche se non il solo, ovviamente).</span><br /><br /><span style="color: rgb(255, 255, 255);">Report ha dedicato alla faccenda <a style="color: rgb(204, 204, 255);" href="http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-649fab67-cc1b-4f85-acbb-a29ec785b786.html?p=0">una puntata</a>, Amnesty International ha una campagna aperta e un <a style="color: rgb(204, 204, 255);" href="http://www.amnesty.ch/it/attualita/news/2009/rapporto-di-amnesty-international-estrazione-di-petrolio-una-tragedia-umanitaria-nel-delta-del-niger">dettagliato rapporto</a> che mira a denunciare violazioni di diritti umani; così come possiamo trovare in rete <a style="color: rgb(204, 204, 255);" href="http://utopiedelmondo.blogspot.com/2009/07/delta-del-niger-tragedia-dei-diritti.html">articoli attenti e dettagliati in merito</a> , sottolineando anche responsabilità dello stesso governo italiano e chi <a style="color: rgb(204, 204, 255);" href="http://web.peacelink.it/boycott/shell/nigeria.htm">sollecita risposte urgenti</a>.</span><br /><br /><div style="text-align: justify;"><a style="color: rgb(255, 255, 255);" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj71yjyoLWnlWZ_5cjsl9R1xACKPL5rv6sr6WnpHOTqxoXDqg3WPkL8SXsoToS_I9vE636T2-OO1JzI1BvePvGOScpXVLue_9hUVv8vE8KyT6D8GCiASM6xXKiRtbWlJ9DnV2bl/s1600-h/shellken.gif"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer; width: 200px; height: 200px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj71yjyoLWnlWZ_5cjsl9R1xACKPL5rv6sr6WnpHOTqxoXDqg3WPkL8SXsoToS_I9vE636T2-OO1JzI1BvePvGOScpXVLue_9hUVv8vE8KyT6D8GCiASM6xXKiRtbWlJ9DnV2bl/s200/shellken.gif" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5418378102160548546" border="0" /></a><span style="color: rgb(255, 255, 255);">Con mia grande sorpresa ieri scopro che nella mia casella di posta elettronica era presente un nuovo messaggio (che ho prontamente <a style="color: rgb(204, 204, 255);" href="http://www.scribd.com/doc/24401986/Lettera-aperta-Alice-Ajeh-International-Relations-Manager-Shell-%E2%80%93-Nigeria">condiviso</a>) inviatomi da una casella alias della Shell e scritta e firmata nientepopodimenoché dalla presunta responsabile delle relazioni internazionali della shell in Nigeria.</span><br /><span style="color: rgb(255, 255, 255);">Chiaramente si tratta di una risposta secondo questi signori "doverosa" alla richiesta di Amnesty International, che la stessa Amnesty si sta preoccupando di inoltrare e far girare a tutti i propri soci/sostenitori.</span><br /></div><br /><span style="color: rgb(255, 255, 255);">Dunque, al contrario di quanto emerge dall'inchiesta di Report o da <a style="color: rgb(204, 204, 255);" href="http://web.peacelink.it/shellnig.html">quella del Guardian</a> o di <a style="color: rgb(204, 204, 255);" href="http://italy.indymedia.org/news/2001/10/24441.php">Indymedia</a>, tutte organizzazioni no-profit che fanno di queste battaglie l'unica ragione delle lore attività, da sempre, parrebbe invece che, grazie al ricorso delle azioni dei cosiddetti terroristi/pirati e ad entità astratte quali <a style="color: rgb(204, 204, 255);" href="http://it.wikipedia.org/wiki/Stakeholder">strakeholders</a> (paragonati quasi ad associazioni umanitarie benefiche!), la Shell stessa si stia (adesso?) molto interessando allo sviluppo della Nigeria e sia molto attenta a tutti i problemi sociali ed ambientali del paese.</span><br /><br /><span style="color: rgb(255, 255, 255);">Viene ancora una volta da fare un parallelo con le gesta del furbetti e furbettini del quartiere e di città, che grazie al capitale accumulato in maniera illegale e immorale per anni, possono permettersi di non pagare il giusto prezzo per le proprie azioni, <a style="color: rgb(204, 204, 255);" href="http://www.polisblog.it/post/4777/nigeria-shell-paga-155-milioni-di-dollari-per-evitare-il-processo-per-la-morte-di-ken-saro-wiwa-e-di-altri-otto-attivisti">spendendo fortune</a> in cause penali, studi legali e consulenti senza scrupoli che venderebbero le persone a loro più care piuttosto che far perdere cause ai propri assistiti.</span><br /><br /><span style="color: rgb(255, 255, 255);">Il nostro pensiero, inevitabilmente, va a <a style="color: rgb(204, 204, 255);" href="http://www.resistenze.org/sito/te/cu/po/cuposaro.htm">KEN SARO-WIWA</a></span> <span style="color: rgb(255, 255, 255);">ed a tutti coloro che lottano quotidianamente per rivendicare i propri diritti, quelli degli esseri viventi e della terra in cui vivono e sono nati .</span><br /></div>gyordiehttp://www.blogger.com/profile/01294169923809987927noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-29156872.post-69607305196230021312009-09-21T01:34:00.000-07:002010-04-15T16:23:04.392-07:00W la Cola..Opensource!<div style="text-align: justify;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg70TtyH7J2G9aWcfgYfF6xDmgWG-dIbMhD0-6bfiP-7835RcGdkleTesRJshYw3PFl57juVv4sDF26c_I5xkf9E1roZoGt8rPOLCDEgu-14yzj9ZPcs2qWFDz0vT5Mx2aMV2dh/s1600-h/glass_ita.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer; width: 152px; height: 200px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg70TtyH7J2G9aWcfgYfF6xDmgWG-dIbMhD0-6bfiP-7835RcGdkleTesRJshYw3PFl57juVv4sDF26c_I5xkf9E1roZoGt8rPOLCDEgu-14yzj9ZPcs2qWFDz0vT5Mx2aMV2dh/s200/glass_ita.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5383859256813693122" border="0" /></a><span style="color: rgb(255, 102, 102);">Il 22 Luglio 2009 é stata la giornata mondiale di boicottaggio della Coca-cola, probabilmente la bevanda analcolica più venduta al mondo, simbolo tra i più emblematici della cosiddetta globalizzazione (o sarebbe meglio dire del Capitalismo contemporaneo, dunque di tutti i tempi), tanto da essere stimato </span><a style="color: rgb(204, 204, 255);" href="http://it.notizie.yahoo.com/9/20090918/tbs-marchi-e-coca-cola-quello-che-vale-d-9894a8e.html"><span style="font-weight: bold; font-style: italic;">il più prezioso al mondo</span></a><span style="color: rgb(255, 204, 204);"><span style="font-weight: bold; font-style: italic;"> <span style="color: rgb(255, 102, 102);">; </span></span><span style="color: rgb(255, 102, 102);">di tale portata é la sua preziosità nella attuale società capitalistica su tutto il pianeta che persino la </span></span><a style="color: rgb(204, 204, 255);" href="http://www.haisentito.it/articolo/coca-cola-la-celebre-bottigliette-oggi-ha-il-copyright/10229/"><span style="font-style: italic; font-weight: bold;">bottiglia "tipica ha" il copyright</span></a><span style="color: rgb(255, 102, 102);"> (chissà se riusciranno a riservare i diritti pure ai rutti tipici scaturenti dalla sua ingestione).</span><br /><span style="color: rgb(255, 102, 102);">Le tipiche acquisizioni di aziende ad opera della Coca-Cola Company in tutti i paesi del mondo sono tra le operazioni commerciali più imponenti e discutibili (</span><span style="color: rgb(51, 102, 255);"><span style="font-style: italic; font-weight: bold;"> </span></span><a style="color: rgb(204, 204, 255);" href="http://www.repubblica.it/2009/03/sezioni/economia/coca-cola/coca-cola/coca-cola.html?ref=search"><span style="font-style: italic; font-weight: bold;">per qualcuno</span></a><span style="color: rgb(255, 102, 102);"> ) della storia.</span><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /><span style="color: rgb(255, 102, 102);">In questo articolo non si vuole insistere ne far minimamente menzione ai danni, veri e/o presunti, derivanti dall'ingestione della Coca-cola (anche se esistono in merito notizie così <a style="color: rgb(204, 204, 255);" href="http://www.repubblica.it/2008/10/sezioni/scienza_e_tecnologia/ignobel-2008/ignobel-2008/ignobel-2008.html"><span style="font-weight: bold; font-style: italic;">"particolarmente curiose"</span></a> (ma che per fortuna c'é chi si preoccupa di <a style="color: rgb(204, 204, 255);" href="http://it.answers.yahoo.com/question/index?qid=20071031132541AA11wd8"><span style="font-style: italic; font-weight: bold;">approfondirle</span></a> ) che difficilmente non viene spontaneo fermarsi </span><span style="color: rgb(255, 102, 102);"><span>1 minuto a riflettere</span></span><span style="font-weight: bold; font-style: italic; color: rgb(255, 102, 102);"> </span><span style="color: rgb(255, 102, 102);">prima di farne un sorso) non é certamente molto più nociva di altre migliaia di prodotti alimentari (e non solo), condannabili (dunque boicottabili) sia per </span><a style="color: rgb(255, 102, 102);" href="http://www.lavocedeiconigli.it/lista_della_morte.htm"><span style="font-weight: bold; font-style: italic;">come</span></a><span style="color: rgb(255, 102, 102);"> </span><span style="color: rgb(255, 102, 102);">vengono prodotti sia per ciò</span><span style="color: rgb(255, 102, 102);"> <span style="color: rgb(204, 204, 255);"> </span></span><a style="color: rgb(204, 204, 255);" href="http://forum.alfemminile.com/forum/couple1/__f164186_couple1-Leggete-e-importante-o.htmlh"><span style="font-style: italic; font-weight: bold;">che contengono</span></a><span style="color: rgb(255, 102, 102);"> ; ma ce ne sarebbero di molti </span><a style="color: rgb(204, 204, 255);" href="ttp://ladynight.blog.excite.it/permalink/166607"><span style="font-style: italic; font-weight: bold;">altri</span></a><span style="color: rgb(255, 102, 102);">.</span><br /><span style="color: rgb(255, 102, 102);">Qualcuno ha addirittura fatto anche un </span><a style="color: rgb(204, 204, 255);" href="http://vinnux.wordpress.com/2008/01/06/perche-boicottare-la-coca-cola-agiamo/"><span style="font-weight: bold; font-style: italic;">dettagliato rapporto</span></a><span style="color: rgb(255, 102, 102);"> su quello che succede quando la bevi..e qualcun altro ha provato a <a style="color: rgb(204, 204, 255);" href="http://www.repubblica.it/2008/08/sezioni/esteri/copia-coca-cola/copia-coca-cola/copia-coca-cola.html"><span style="font-style: italic; font-weight: bold;">farla in casa</span></a>, non propriamente con estrema facilità!</span><br /><span style="color: rgb(255, 102, 102);">La cosa molto più importante quando si parla di Coca-Cola o di marchi di questa portata é il comportamento eticamente corretto o meno (di solito meno!) che viena adottato; e di solito le conseguenze delle </span><a style="color: rgb(204, 204, 255);" href="http://www.repubblica.it/2006/05/sezioni/esteri/coca-cola-california/coca-cola-california/coca-cola-california.html?ref=search"><span style="font-style: italic; font-weight: bold;">azioni legali</span></a><span style="color: rgb(255, 102, 102);"> intraprese dei loro confronti sono la cartina tornasole, il parametro assolutamente non trascurabile a tal scopo.</span><br /><br /><span style="color: rgb(255, 102, 102);">Un pò di storia.</span><br /><br /><span style="color: rgb(255, 102, 102);">La "Coca-Cola" fu inventata dal farmacista statunitense John Stith Pemberton l'8 maggio 1886 ad Atlanta, inizialmente come rimedio per il mal di testa. Il primo nome che venne dato alla bevanda fu "Pemberton's French Wine Coca". Quella di Pemberton era una variazione del cosiddetto "vino di coca" (o Vin Mariani), una miscela di vino e foglie di coca che aveva avuto largo successo in Europa quando era stata creata dal farmacista còrso Angelo Mariani. All'alcol venne sostituito un estratto delle noci di cola, una pianta tropicale reputata non dannosa per la salute. Dall'uso combinato dei due ingredienti principali, la coca e la </span><a style="color: rgb(204, 204, 255);" href="http://it.wikipedia.org/wiki/Cola_%28bibita%29"><span style="font-style: italic; font-weight: bold;">cola</span></a><span style="color: rgb(255, 102, 102);">, la bibita acquisì il nome attuale. Quando anche la coca venne bandita (dalla pianta si estrae infatti la cocaina), venne scartato l'alcaloide dagli estratti dalle foglie di coca, mentre la cola (in noci) continuò a essere utilizzata come fonte di caffeina.</span><br /><br /><span style="color: rgb(255, 102, 102);">N la scoperta, Pemberton accumulò forti debiti e per appena 550 dollari vendette formula e diritti della Coca-Cola ad Asa Candler, uomo d'affari che aveva intuito il potenziale della bevanda e compreso l'importanza della pubblicità per diffonderla e per sbaragliare la concorrenza.</span><br /><br /><span style="color: rgb(255, 102, 102);">Dopo la quotazione in borsa dell'azienda nel 1919, la Coca-Cola iniziò la sua diffusione mondiale negli anni venti, trasformandosi in un 'business' di grandi dimensioni, gestito dalla The Coca-Cola Company con sede a New York, e che comprende ulteriori bibite (meglio note col nome di bevande gassate) quali la Fanta, la Sprite e altre (gruppo Coca-Cola Company.)</span><br /><br /><span style="color: rgb(255, 102, 102);">Nel 1927 la Coca-Cola viene importata anche in Italia. Nel 1960 comparve la prima Coca-Cola in lattina, mentre nel 1980 anche quella in bottiglia PET.</span><br /><br /><span style="color: rgb(255, 102, 102);">La bibita è disponibile nella maggioranza dei luoghi di ristorazione del mondo, ed è la bevanda per eccellenza nei fast-food, soprattutto grazie alla politica che prevede l'abbattimento pauroso del prezzo finale di vendita, grazie all'eliminazione di ciò che i "signori" della Coca-Cola chiamano "spese non necessarie".</span><br /><br /><span style="color: rgb(255, 102, 102);">Il marchio è stato più volte indicato da numerose ricerche come il più conosciuto al mondo. La maggior rivale della Coca-Cola è la Pepsi, ma ne esistono moltissime imitazioni.</span><br /><br /><span style="color: rgb(255, 102, 102);">La Coca-Cola vanta diversi luoghi legati interamente al marchio, tra i quali un museo ad Atlanta, sede della compagnia, e alcuni negozi di merchandising, i World of Coca-Cola di New York e Las Vegas.</span><br /><br /><span style="color: rgb(255, 102, 102);">Le foglie della qualità Eritroxylum novogranatense, coltivate legalmente in Perù, sono poi esportate in New Jersey, dove la Stephan Chemical Company, sotto l'egida della DEA, l'ente antinarcotici statunitense, provvede a ottenere l'estratto aromatico decocainizzato, la cui produzione è interamente acquistata dalla The Coca-Cola Company; si tratterebbe dell'aroma denominato "7X" (o anche merchandise #7, ossia "aroma numero 7"), su cui l'azienda ha sempre mantenuto il più stretto riserbo. Comunque sia, la ricetta completa (e neanche la ricetta in parte) della Coca-Cola non è mai stata rivelata in modo ufficiale. È sicuramente cambiata più volte nel tempo, per allinearsi alle legislazioni nazionali dei vari paesi in cui viene prodotta e/o commercializzata; la formula viene quindi modificata in base al progresso di società e cultura, non esente da operazioni di cost saving, a partire dagli anni novanta.</span><br /><span style="color: rgb(255, 102, 102);">Queste sono le notizie "ufficiali" che quasi tutti conoscono ma ce ne sono di </span><a style="color: rgb(204, 204, 255);" href="http://www.disinformazione.it/formula_coca_cola.htm"><span style="font-style: italic; font-weight: bold;">altre</span></a><span style="color: rgb(255, 102, 102);">, meno conosciute, come al solito, secondo le quali la Coca-Cola Company potrebbe addirittura essere considerata alla stregua di uno dei peggiori narcotrafficanti del pianeta.</span><br /><br /><span style="color: rgb(255, 102, 102);">Insomma, fin qui (accuse di narcotraffico a parte!) sembra la storia di una delle tante imprese che hanno fatto un gran fortuna; il problema é che la parola fortuna significa "tanto tanto denaro (dunque potere)" e per farlo come l'ha fatto la Coca-Cola, c'é, necessariamente, soprattutto all'interno del mercato "regolato" (qualcuno preferisce il termine "frenato") dalle grandi lobbies, bisogno di ricorrere ai "soliti" escamotages non troppo difficli da immaginare.</span><br /><span style="color: rgb(255, 102, 102);">Inutile dilungarsi a spiegare dettagliatamente tutti (o quasi) i </span><a style="color: rgb(204, 204, 255);" href="http://rondine.altromercato.net/cocacola.htm"><span style="font-style: italic; font-weight: bold;">motivi per cui boicottare la Coca-Cola</span></a><span style="color: rgb(255, 102, 102);">, visto che c'é chi l'ha già fatto molto più che adeguatamente, per cui prendiamo atto del lavoro svolto da centinaia di persone ogni giorno che hanno addirittura creato vere e proprie </span><a style="color: rgb(204, 204, 255);" href="http://www.tmcrew.org/killamulti/cocacola/index.html"><span style="font-style: italic; font-weight: bold;">campagne di boicottaggio</span></a><span style="color: rgb(255, 102, 102);">, motivate da documenti e fatti reali, che pur se alimentanti anche grazie ai concorrenti (che in realtà non esistono a tutt'oggi a quel livello) rimangono prove evidenti e non bypassabili per chi decide di perseguire scelte minimamente etiche, alla faccia di chi dice che i cambiamenti non devono o non possono provenire dal "basso"!</span><br /><a style="color: rgb(255, 102, 102);" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgc0VjJG4EOC5EeKmjbSs5exrhCJP0fWoiMyyNd_7kLSfh5bNLbDKAQRkzx92ORfArSIhTWPwLlyt7q14LaOUoPfU7kgvxEX_XFwL-vmWjQkoj2n6cQZ0f4nzSPGFiBFWFRML6y/s1600-h/ubuntu-cola3.jpg"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer; width: 170px; height: 200px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgc0VjJG4EOC5EeKmjbSs5exrhCJP0fWoiMyyNd_7kLSfh5bNLbDKAQRkzx92ORfArSIhTWPwLlyt7q14LaOUoPfU7kgvxEX_XFwL-vmWjQkoj2n6cQZ0f4nzSPGFiBFWFRML6y/s200/ubuntu-cola3.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5383859579752917282" border="0" /></a><span style="color: rgb(255, 102, 102);">E oggi le scelte alternative ci sono eccome, noi ne abbiamo provate molte, acquistandole soprattutto nei negozi Equo&Solidale e la maggior parte sono risultate addirittura + gustose e dissetanti della cola + famosa e diffusa al mondo, soprattutto per il minor contenuto di zucchero (o di zucchero diverso); per quanto qualcuna sembra preferibile (eticamente) ma se si fa una piccola ricerca si scopre che non lo é, possiamo anche in questo caso scegliere...l'</span><a style="color: rgb(204, 204, 255);" href="http://www.greenme.it/mangiare/altri-alimenti/560-ubuntu-quando-la-cola-diventa-equa-e-solidale"><span style="font-style: italic; font-weight: bold;">OpenSource</span></a><span style="color: rgb(255, 102, 102);">!</span><br /></div>gyordiehttp://www.blogger.com/profile/01294169923809987927noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-29156872.post-40820374792846944262009-09-14T08:41:00.000-07:002010-04-15T16:23:29.358-07:00L’IRONIA NEL SUO MIGLIOR STILE<div style="text-align: justify;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi4D94v7NFpvY6Ns4aV61jKJgvnaDjDqPDzjy_aBxGL9WRIocpLcXLkSMdkZgt2wayxLXRFbxYUDTTMUrNAIqHqfFiJmiekvgOI2cv6igX2wNAJVvFVYEjKT_JGV-mpu3-5grpX/s1600-h/data.jpeg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer; width: 200px; height: 148px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi4D94v7NFpvY6Ns4aV61jKJgvnaDjDqPDzjy_aBxGL9WRIocpLcXLkSMdkZgt2wayxLXRFbxYUDTTMUrNAIqHqfFiJmiekvgOI2cv6igX2wNAJVvFVYEjKT_JGV-mpu3-5grpX/s200/data.jpeg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5381620643961042818" border="0" /></a><span style="color: rgb(51, 204, 255);font-size:100%;" >Questa e-mail gira da qualche tempo sulla rete, la trovate in moltissimi blog e forum; decidiamo di pubblicarla anche noi, a prescindere dall'esistenza o meno del dottore (o sedicente tale) in questione.</span><br /></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: rgb(51, 204, 255);">Tutti i dati riportati sono corretti, su quelli possiamo e dobbiamo basarci.</span><br /><br /></div><p style="color: rgb(255, 255, 255); text-align: center;"><em>“PANDEMIA DI LUCRO"</em></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="color: rgb(255, 255, 255); text-align: justify;"><em>2000 persone contraggono l’influenza suina e ci si mette la mascherina… 25 milioni di persone con AIDS e non ci si mette il preservativo…</em></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="color: rgb(255, 255, 255); text-align: justify;"><em>Che interessi economici si muovono dietro l’influenza suina?</em></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="color: rgb(255, 255, 255); text-align: justify;"><em>Nel mondo, ogni anno, muoiono milioni di persone, vittime della malaria: i notiziari di questo non parlano… Nel mondo ogni anno muoiono due milioni di bambini per diarrea che si potrebbe evitare con un semplice rimedio che costa 25 centesimi. I notiziari di questo non parlano… Polmonite e molte altre malattie curabili con vaccini economici, provocano la morte di 10 milioni di persone ogni anno. I notiziari di questo non parlano…</em></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="color: rgb(255, 255, 255); text-align: justify;"><em>Ma quando comparve la famosa influenza dei polli… i notiziari mondiali si inondarono di notizie… un’epidemia più pericolosa di tutte, una pandemia! Non si parlava d’altro, nonostante questa influenza causò la morte di 250 persone in 10 anni… 25 morti l’anno!!</em></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="color: rgb(255, 255, 255); text-align: justify;"><em>L’influenza comune uccide ogni anno mezzo milione di persone nel mondo… mezzo milione contro 25. E quindi perché un così grande scandalo con l’influenza dei polli? Perché dietro questi polli c’era un “grande gallo”.</em></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="color: rgb(255, 255, 255); text-align: justify;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgqsaAkSQvpms97_uSfeF5k-kkOlv8BRjWlhWu_y-ye5zmUk54Q2P88UR8nULpHTgDVIebV2C6mb7cut03rSI1DVj1zUQICiJ6Pd9RQEaNLlNowRq0oBVeb6tzjadMTM3yyMXOL/s1600-h/roche.jpeg"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer; width: 139px; height: 73px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgqsaAkSQvpms97_uSfeF5k-kkOlv8BRjWlhWu_y-ye5zmUk54Q2P88UR8nULpHTgDVIebV2C6mb7cut03rSI1DVj1zUQICiJ6Pd9RQEaNLlNowRq0oBVeb6tzjadMTM3yyMXOL/s200/roche.jpeg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5381352396081735506" border="0" /></a><em>La casa farmaceutica internazionale Roche con il suo famoso Tamiflu, vendette milioni di dosi ai paesi asiatici. Nonostante il vaccino fosse di dubbia efficacia, il governo britannico comprò 14 milioni di dosi a scopo preventivo per la sua popolazione. Con questa influenza, Roche e Relenza, ottennero milioni di dollari di lucro.</em></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="color: rgb(255, 255, 255); text-align: justify;"><em>Prima con i polli, adesso con i suini: e così adesso è iniziata la psicosi dell’influenza suina. E tutti i notiziari del mondo parlano di questo. E allora viene da chiedersi: se dietro l’influenza dei polli c’era un grande gallo, non sarà che dietro l’influenza suina ci sia un “grande porco?”.</em></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="color: rgb(255, 255, 255); text-align: justify;"><em>L’impresa nord americana Gilead Sciences ha il brevetto del Tamiflu. Il principale azionista di questa impresa è niente meno che un personaggio sinistro, Donald Rumsfeld, segretario della difesa di Gorge Bush, artefice della guerra contro l’Iraq…</em></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="color: rgb(255, 255, 255); text-align: justify;"><em>Gli azionisti di Roche e Relenza si stanno fregando le mani… felici per la nuova vendita milionaria. La vera pandemia è il guadagno, gli enormi guadagni di questi mercenari della salute…</em></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="color: rgb(255, 255, 255); text-align: justify;"><em>Se l’influenza suina è così terribile come dicono i mezzi di informazione, se l’Organizzazione Mondiale della Salute (diretta dalla cinese Margaret Chan) è tanto preoccupata, perché non dichiara un problema di salute pubblica mondiale e autorizza la produzione farmaci generici per combatterla?</em></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="color: rgb(255, 255, 255); text-align: justify;"><em>Diffondi questo messaggio come se si trattasse di un vaccino, perché tutti conoscano la realtà di questa “pandemia”.</em></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="color: rgb(255, 255, 255); text-align: justify;"><em>Dr. Carlos Alberto Morales Paità”</em></p>gyordiehttp://www.blogger.com/profile/01294169923809987927noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-29156872.post-22214219857993966022009-08-19T00:59:00.000-07:002010-04-25T07:10:06.324-07:00Mela verde (marcia) : un ideale tutto italiano?<div style="text-align: justify;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEizzwmtlLYm5gmNX7ZIXr0ZxesVwbINZqLQwAX3VDXSNLlwokepPpUsNHuweromq0EF2ox8QGvgzGhoj3pWyFoyw8vYcTUe82NpP7zWpOcuKIDrcdYZkMwGcjeGGTGGNQfkQ3sS/s1600-h/mela_marcia.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5371605829385069906" style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; width: 200px; cursor: pointer; height: 150px;" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEizzwmtlLYm5gmNX7ZIXr0ZxesVwbINZqLQwAX3VDXSNLlwokepPpUsNHuweromq0EF2ox8QGvgzGhoj3pWyFoyw8vYcTUe82NpP7zWpOcuKIDrcdYZkMwGcjeGGTGGNQfkQ3sS/s200/mela_marcia.jpg" border="0" /></a><span style="color: rgb(255, 255, 204);">Prendete una soubrette/ presentatrice/stuntwoman/laureta in lingue, con tanta voglia di partecipare alla cosa pubblica (almeno da come </span><a style="font-weight: bold; color: rgb(204, 204, 255); font-style: italic;" href="http://www.gabriellacarlucci.it/info/">dice lei stessa</a><span style="color: rgb(255, 255, 204);">), senza alcuna nozione ne di politica ne di fisica ne di ecologia ne di sicurezza ne di </span><a style="font-weight: bold; color: rgb(255, 255, 204); font-style: italic;" href="http://gianlucadettori.nova100.ilsole24ore.com/2009/03/lettera-aperta-allonorevole-carlucci-e-a-davide-rossi.html"><span style="color: rgb(204, 204, 255);">informatica e tecnologie</span></a><span style="color: rgb(255, 255, 204);">, fatela assistere ad un paio di comizi/raduni di forza italia, datele internet e otterrete il blog di gabriella carlucci (o </span><a style="font-weight: bold; color: rgb(204, 204, 255); font-style: italic;" href="http://www.youtube.com/watch?v=zKEQ-0rf9HM">super gabri</a><span style="color: rgb(255, 255, 204);"><span style="color: rgb(204, 204, 255);">,</span> come la chiamavano qualche tempo fa in televisione) : una perfetta miscela di ignoranza, </span><a style="font-weight: bold; color: rgb(204, 204, 255); font-style: italic;" href="http://www.youtube.com/watch?v=zeAUnoP6cb8">violenza</a><span style="color: rgb(255, 255, 204);">, presunzione, </span><a style="font-weight: bold; color: rgb(204, 204, 255); font-style: italic;" href="http://www.youtube.com/watch?v=Xv5bh4fbDkU">arroganza</a><span style="color: rgb(255, 255, 204);">, newbigottismo, populismo, dabbenaggine.<br /><br />Miscela esplosiva che, censura o non censura, purtroppo per super gabri, non può certamente passare inosservata (non é certamente la TV!) sulla rete; forse super gabri ha fatto male i conti, chissà, oppure é anche questa una trovata per far parlare di lei (si sa che oggi </span><a style="font-weight: bold; color: rgb(204, 204, 255); font-style: italic;" href="http://www.youtube.com/watch?v=S15MYo8__PM">la popolarità é tutto</a><span style="color: rgb(255, 255, 204);"> e comunque si parli é bene che ciò avvenga, comunque e sempre!). Insomma, non rispondere a centinaia di lettere aperte indirizzate a lei é un conto ma addirittura aprire un proprio blog (luogo aperto a tutte/i per antonomasia) e pensare che ci possa scrivere di tutto impunemente....<br /><br />Personalmente ho postato almeno tre o quattro commenti </span><a style="font-weight: bold; color: rgb(204, 204, 255); font-style: italic;" href="http://www.gabriellacarlucci.it/2009/02/16/drogala-sentenza-di-firenze-e-sconcertante/">ad alcuni post</a><span style="color: rgb(255, 255, 204);"> della sig.ra carlucci ma non me ne sono visto pubblicare manco mezzo; ammetto che forse in un paio di essi sono stato abbastanza duro senza tuttavia cadere nell'offesa; come si fa a mantenenre calma, lucidità e raziocinio quando si leggono cose </span><a style="font-weight: bold; color: rgb(204, 204, 255); font-style: italic;" href="http://www.gabriellacarlucci.it/2009/02/16/drogala-sentenza-di-firenze-e-sconcertante/">del <span style="font-size:0pt;">genere</span></a><span style="color: rgb(255, 255, 204);">? Quando un politico o sedicente tale si accanisce contro chi invece cerca di snellire e risolvere problemi reali che generano </span><a style="font-weight: bold; color: rgb(204, 204, 255); font-style: italic;" href="http://www.beppegrillo.it/2009/08/stefano_vivo_in.html">altri problemi ben più gravi</a><span style="color: rgb(255, 255, 204);"><span style="color: rgb(204, 204, 255);">?</span> Viene naturale dunque pensare che l'on. carlucci abbia a cuore </span><a style="font-weight: bold; color: rgb(204, 204, 255); font-style: italic;" href="http://www.francescomortara.it/politica/79/chi-fa-le-leggi-in-italia/">ben altre questioni</a><span style="color: rgb(255, 255, 204);"> che quelle del bene delle persone e che ella faccia le </span><a style="font-weight: bold; color: rgb(204, 204, 255); font-style: italic;" href="http://blog.webnews.it/06/03/2009/ecco-il-disegno-di-legge-firmato-da-gabriella-carlucci/">leggi</a><span style="color: rgb(255, 255, 204);"> o senza aver la minima idea di cosa siano le cose importanti o cercando di favorire qualcuno dei </span><a style="font-weight: bold; color: rgb(204, 204, 255); font-style: italic;" href="http://www.politicalive.com/gabriella-carlucci-genio-informatico-4579.html">suoi amichetti</a><span style="color: rgb(255, 255, 204);">. La levatura dell'on. si evince del resto anche da episodi come </span><a style="color: rgb(204, 204, 255);" href="http://archiviostorico.corriere.it/2001/ottobre/25/Gabriella_Carlucci_tampona_bus_via_co_0_011025291.shtml"><span style="font-weight: bold; color: rgb(204, 204, 255); font-style: italic;">questo</span>,</a><span style="color: rgb(255, 255, 204);"> esempi lampanti di civiltà e morale per tutte/i.</span><br /><br /><span style="color: rgb(255, 255, 204);">Non si può certamente pretendere che chi abbia tanto a cuore il paese possa pensare a cose futili come queste, che si debba o si possa prender la briga di porre attenzione dove parcheggi la propria autovettura da 100mila euro.<br />Bisogna ammettere che però l'on. carlucci di fegato, caparbia e determinazione ne ha da vendere, basta osservare (difficilmente ci si riesce senza rimanere attoniti!) con quale maestria si divincoli (!) tra le decine (che sono "solo" quelli realmente pubblicati!) di commenti ad </span><a style="font-weight: bold; color: rgb(204, 204, 255); font-style: italic;" href="http://www.gabriellacarlucci.it/2008/02/28/in-risposta-a-parisi/">uno dei suoi post più famosi</a><span style="color: rgb(255, 255, 204);"> per gli internauti e non solo, divenuto un cult per gli addetti ai lavori (in questo caso niente di meno che fisici e ricercatori!) e su cui l'onorevole non solo non ha vauto la decenza di far calare quantomeno un velo pietoso ma si é presa anche la briga di alimentare con </span><a style="font-weight: bold; color: rgb(204, 204, 255); font-style: italic;" href="http://www.gabriellacarlucci.it/?s=maiani">altri articoli/risposte</a><span style="color: rgb(255, 255, 204);"> che non fanno altro che rendere il mito sempre più...inarrivabile!</span><br /><span style="color: rgb(255, 255, 204);">Agli intellettuali non manca di notare il </span><a style="font-weight: bold; color: rgb(204, 204, 255); font-style: italic;" href="http://pensatoio.ilcannocchiale.it/2008/07/11/hegel_e_il_dilettantismo_apolo.html">parallelismo</a><span style="color: rgb(255, 255, 204);"> tra la carlucci e i filosofi sia antichi che moderni!</span><br /><span style="color: rgb(255, 255, 204);">Ma ciò che più di ogni altra cosa lascia di stucco, facendo rimanere l'avventore del sito della carlucci senza parole, é quel magico </span><span style="font-size:100%;"><a style="font-weight: bold; color: rgb(204, 204, 255); font-style: italic;" href="http://www.gabriellacarlucci.it/mela-verde/">connubio di blog politico / enogastronomia-televisiva-da-4-soldi</a></span><span style="color: rgb(255, 255, 204);"> che davvero spiazza; chi si ferma qualche attimo a meglio rifletterci su non può escludere a priori che possa trattarsi di una genialissima ed originale trovata per catturare l'attenzione di tutti coloro che condividono gli ideali della sig.ra carlucci, che sono poi quelli di chi ama il proprio paese e le sue tradizione ma che non disdegna, ogni tanto, di discutere in politichese, dicendo la propria e, perché no, confrontarsi con i propri concittadini : brava super gabri, sei una perfetta italiana!</span> </div>gyordiehttp://www.blogger.com/profile/01294169923809987927noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-29156872.post-73247980264763829162009-08-08T10:25:00.000-07:002010-04-15T16:24:11.199-07:00ROMPIAMO IL GUSCIO!<div style="text-align: justify;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9OXAUT2bA3WfFo4q34M6lKRpBkOJkVCauLeK3G9yN1Fs1tLB96Qe8802Fa3ZRAf9RZeNNVdy7qAsoIdtoNYuWhgmESCv1t-IdjA60sDyLmJnqLywispNnJAEtPjvSD4WQCNCU/s1600-h/crowd62.jpg"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer; width: 200px; height: 132px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9OXAUT2bA3WfFo4q34M6lKRpBkOJkVCauLeK3G9yN1Fs1tLB96Qe8802Fa3ZRAf9RZeNNVdy7qAsoIdtoNYuWhgmESCv1t-IdjA60sDyLmJnqLywispNnJAEtPjvSD4WQCNCU/s200/crowd62.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5367646139711386578" border="0" /></a><span style="color: rgb(204, 204, 204);">La tendenza più diffusa dell'essere umano (principalmente maschio e occidentale) é quella di lasciarsi andare (dunque di assecondare) a ciò che la società dei consumi (ossia quell'insieme di altri pochi esseri umani organizzati per riuscire a trarre il maggior numero di profitti possibili nel più breve tempo possibile fottendosene di tutto e di tutte/i) gli propina quotidianamente : consumare, sempre, di più.</span><br /><span style="color: rgb(204, 204, 204);"> Così facendo egli non si serve dell'unico mezzo che lo contraddistingue da tutti gli altri esseri viventi "senzienti" : la critica, dunque la possibilità di ribellarsi a qualsiasi più o meno subliminale comandamento per cominciare ad adottare un comportamento più in linea con le proprie idee, con la propria etica (ovviamente laddove e quando questi aspetti facciano minimamente parte del bagaglio individuale).</span><br /></div><br /><div style="text-align: justify; color: rgb(204, 204, 204);"> Il comandamento al consumo ci rende schiavi della soddisfazione dei nostri desideri apparenti, ci omologa a standard che si trovano molto in alto nella gerarchia dei livelli di conoscenza; lo stadio più superficiale, quello all'interno del quale non é contemplato (e contemplabile) una differente visione, la possibilità, seppur minima, di un cambiamento (anche minimo) di rotta dalla direzione intrapresa inconsapevolmente.<br />Scendendo di livello, andando sempre più a fondo, si scopre che l'individuo mette in atto tutta una serie di meccanismi di difesa del soddisfacimento di quei desideri apparenti, in maniera più o meno vigorosa , a seconda del livello, della "portata" del suddetto in questione e di quel bagaglio di partenza già citato.<br /><br />Si é già parlato in questo blog di <a href="http://liberiamoeliberiamoci.blogspot.com/2006_09_01_archive.html"><span style="font-style: italic;">NATURA</span></a>, non è stato mai affrontato, tuttavia, mai l'argomento "sensi" (seppure ci siamo occupati del <a href="http://liberiamoeliberiamoci.blogspot.com/2007_07_01_archive.html"><span style="font-style: italic;">gusto</span></a>); i sensi sono fallaci, sempre, poiché sono le interfacce tra "il più dentro di noi e ..tutto il resto, ciò che ci permette di dire che noi siamo ciò che ci circonda e/o viceversa, ciò che permette la teorizzazione di immagini e visioni olistiche della realtà tutta (dunque anche umana); i sensi sono qualcosa di molto "forte", molto "terreno", poiché non veicolati dalla nostra razionalità, non filtrati dalla nostra mente.<br />E' dunque molto difficile riuscire a capire realmente ciò di cui abbiamo bisogno basandoci unicamente su di essi; noi esseri umani, soprattutto a tutt'oggi, abbiamo la necessità vitale (e entro brevissimo termine!) di riuscire a capire cosa dobbiamo lasciare, a cosa dobbiamo rinunciare (pur continuando ad essere felici), e soprattutto perché.<br />Se non abbiamo un ritorno che compensi la rinuncia ci teniamo tutto; per noi essere é avere (alla faccia di <a href="http://www.erichfromm.it/"><span style="font-style: italic;">Fromm</span></a> e delle filosofie orientali!) e questo é innegabilmente sempre più vero!<br />L'avere é il possedere cose, oggetti, cibi, che ci permettono di esperire gusti, odori, consistenze, colorazioni, forme, tutte senza raziocinio, dettate solo e soltanto dall'apparente appagamento sensoriale; tutto il contorno é assolutamente bypassabile, anzi, il solo pensarci, a volte, rende le nostre scelte meno "naturali" e noi più lontani dalle nostre beneamate origini.<br /><br />E allora, sfidiamo noi stessi, le nostre origini, le nostre pulsioni più semplici e grette, liberiamoci dal guscio che ci accompagna da quando siamo giunti, pensiamo che é possibile e auspicabile andare esattamente nella direzione opposta, anche senza traumi, senza menomazioni nette che non sono necessarie.<br />Proviamo a tendere a qualche cosa che non sia semplicemente possibile, non pensiamo che credere a ciò che ci sembra impossibile sia una perdita di tempo poiché infruttoso e/o controproducente, é esattamente il contrario.<br /><br /><span style="font-style: italic; color: rgb(255, 204, 255);">È ricercando l'impossibile che l'uomo ha sempre realizzato il possibile. Coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che appariva loro come possibile, non hanno mai avanzato di un solo passo. </span><br /><span style="color: rgb(255, 204, 204);">[Michail Alexandrovic Bakunin]</span></div>gyordiehttp://www.blogger.com/profile/01294169923809987927noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-29156872.post-79178032918737343082009-06-29T01:53:00.000-07:002010-04-15T16:24:36.951-07:00Kill PIL!<div style="text-align: justify;"><div style="text-align: justify;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjoeFIYv86ggEryXQc7MCfIxJAA4SzW1bGhGFm1J8Eq2vyyuKJOV5QvLMYu2qMcbK9aJwPUwWfZjEqMCDxmg8iCy3kmHMLEX1XO4an_Fp3XkcouhGL8Z0RosL7l0mqDN8GaLfdc/s1600-h/pil.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer; width: 176px; height: 200px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjoeFIYv86ggEryXQc7MCfIxJAA4SzW1bGhGFm1J8Eq2vyyuKJOV5QvLMYu2qMcbK9aJwPUwWfZjEqMCDxmg8iCy3kmHMLEX1XO4an_Fp3XkcouhGL8Z0RosL7l0mqDN8GaLfdc/s200/pil.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5352670276688702882" border="0" /></a><span style="color: rgb(153, 255, 153);">Non é certo una questione di destra e sinistra (almeno non per quello che si intende ormai in italia con questi termini) se i governanti parlino e si occupino e auspichino o meno alle questioni fondamentali (ecologia, assistenza sociale, sostenibilità, etc), alle idee linea base che servirebbero a migliorare davvero la vita della maggior parte delle persone-cittadini; non é certo un affare che si possa relegare ad un'area politica anziché ad un'altra il fatto che certi termini e certe idee rimangano cristallizzate li dove sono state create anni luce orsono.</span><br /></div><br /><span style="color: rgb(153, 255, 153);">Un caso per tutti é quello del </span><a style="color: rgb(204, 204, 255); font-style: italic; font-weight: bold;" href="http://it.wikipedia.org/wiki/Prodotto_interno_lordo">PIL</a><span style="color: rgb(153, 255, 153);"> (prodotto interno lordo), ancora oggi utilizzato da tutti e considerato come l'indice di progresso e felicità del paese : certamente esso é un dato indicativo, che fornisce un numero da non sottovalutare senza dubbio ma che da solo davvero poco lascia sperare a noi semplici cittadini che vorremmo vedere davvero migliorare la qualità di vita nelle nostre città.</span><br /><br /><span style="color: rgb(153, 255, 153);">Avete mai sentito qualcuno dei politici che si sono susseguiti negli ultimi anni al governo parlare di </span><a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Indice_di_sviluppo_umano" style="color: rgb(204, 204, 255); font-weight: bold;"><span style="font-style: italic;">Indice di Sviluppo Umano</span></a>,<span style="color: rgb(153, 255, 153);"> </span><a style="color: rgb(204, 204, 255); font-style: italic; font-weight: bold;" href="http://it.wikipedia.org/wiki/Genuine_Progress_Indicator">GPI</a><span style="color: rgb(153, 255, 153);">, di </span><a style="color: rgb(204, 204, 255); font-style: italic; font-weight: bold;" href="http://it.wikipedia.org/wiki/Felicit%C3%A0_Nazionale_Lorda">FIL</a><span style="color: rgb(153, 255, 153);">, di </span><a style="color: rgb(204, 204, 255); font-style: italic; font-weight: bold;" href="http://it.wikipedia.org/wiki/ISEW">ISEW</a><span style="color: rgb(153, 255, 153);">, di </span><a style="color: rgb(204, 204, 255); font-style: italic; font-weight: bold;" href="http://it.wikipedia.org/wiki/Movimento_per_la_decrescita_felice">Decrescita Felice</a><span style="color: rgb(153, 255, 153);"> ?</span><br /><br /><span style="color: rgb(153, 255, 153);">Avete mai ascoltato un discorso di qualcuno di questi politici-furbetti far anche solo minimamente riferimento a concetti quali quelli di autosufficienza, o di energie alternative (a parlare di queste ogni tanto qualcuno ci prova ma per una pura questione di consenso elettorale), o di impronta ecologica, o di capacità bioproduttiva?</span><br /><br /><span style="color: rgb(153, 255, 153);">Eppure stiamo parlando di concetti ormai non più nuovissimi, ne parlava <a style="font-style: italic; font-weight: bold; color: rgb(204, 204, 255);" href="http://www.youtube.com/watch?v=grJNlxQsqtE">Bob Kennedy</a> negli anni sessanta, in alcuni stati (anche eurpoei) sono addirittura già alcuni anni che si applicano praticamente, anche se certamente in forme prototipali (vedi il Canada); uno stato quale il Bhutan (con tutte le limitazioni del caso) se ne é fatto portavoce; la stessa Francia ne é diventata ultimamente un esempio per molti, anche se con tutte le evidenti contraddizioni appendici (vedi, primo fra tutti, il ricorso all'energia nucleare).</span><br /><span style="color: rgb(153, 255, 153);">Non da ultimo c'é da considerare poi che in Italia vive <a style="font-style: italic; font-weight: bold; color: rgb(204, 204, 255);" href="http://www.peacelink.it/ecologia/a/13754.html">uno dei precursori mondiali</a> (</span><span style="color: rgb(153, 255, 153);">tanto da essere un punto di riferimento per moltissimi) </span><span style="color: rgb(153, 255, 153);">dell'attuazione pratica di questi concetti; per fortuna c'é qualcun altro (che si può condannare o meno per scelte di altro genere) che raccoglie questi input e a suo modo da loro <a href="http://www.beppegrillo.it/2008/03/robert_kennedy/index.html#comments"><span style="font-style: italic; font-weight: bold; color: rgb(204, 204, 255);">un'ulteriore voce</span></a> sulla rete.</span><br /><br /><span style="color: rgb(153, 255, 153);">Dunque questo articolo vuole essere soprattutto un invito per tutte/i coloro che hanno deciso di NON opporsi a questo stato di cose, al sistema (partitico-politico) così concepito, organizzato e imposto, e che dunque si recano alle urne imperterriti a votare illusoriamente i propri rappresentanti in parlamento; per poter meglio discernere nel mucchio se una persona/politico é da preferire o meno, se amministrerà la cosa pubblica in maniera adeguata, se penserà davvero al bene del proprio paese e dei propri concittadini, a parte un sacco di altre cose, consigliamo di non perdere di vista questi elementi fondamentali : diffidate quando chi vorreste eleggere non ne fa espressamente menzione e si affida a indici e parametri ormai obsoleti.</span><br /><span style="color: rgb(153, 255, 153);">E' semplicemente una delle solite strategie (anche queste ormai belle che superate, agli occhi di chi ha un minimo di intelligenza) che serve, tanto per cambaire, a portare acqua al proprio mulino, a prendere per il culo la gente e a fare di tutto affinchè il paese non si sviluppi e continui a permanere in una vera e propria occulta (ma non troppo) </span><a style="color: rgb(204, 204, 255); font-style: italic; font-weight: bold;" href="http://www.pieroricca.org/2008/04/09/la-dittatura-del-pil/">dittatura</a><span style="color: rgb(153, 255, 153);">.</span><br /><br /><br /></div>gyordiehttp://www.blogger.com/profile/01294169923809987927noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-29156872.post-69411478985613254172009-06-28T03:47:00.001-07:002010-04-15T16:24:58.935-07:00Farsi prendere per il culo riesce bene agli italiani.<div style="text-align: justify;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh6AmruZypmoJFAyVhGeezNCIHCPStqdvc4mzo-l4OAnh64Yxdv4EdTWoEj-iSJZAbH1X99oKjCpbmchmXlwGewcSJceXzECDKnifUbkzWJewmoYWC_WJDrph0ZBSHfZUaBI78l/s1600-h/4143ca7a2dbe71c40cea7178d4eaf6c6.jpg"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer; width: 178px; height: 200px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh6AmruZypmoJFAyVhGeezNCIHCPStqdvc4mzo-l4OAnh64Yxdv4EdTWoEj-iSJZAbH1X99oKjCpbmchmXlwGewcSJceXzECDKnifUbkzWJewmoYWC_WJDrph0ZBSHfZUaBI78l/s200/4143ca7a2dbe71c40cea7178d4eaf6c6.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5352328543925993346" border="0" /></a>Nel 2006 Silvio Berlusconi, allora presidente del consiglio, non sapendo (al solito) come convogliare denari dei contribuenti in canali preferenziali e avendo (al solito) gente di fiducia da far mangiare a sbafo dà definitivo mandato al sig. Lucio Stanca (che tra le altre cose é il vicepresidente della <span style="font-weight: bold; font-style: italic;">NON PROFIT</span> <a style="font-weight: bold; font-style: italic;" href="http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=print&sid=86">Aspen Istitute</a> dal 1991) di creare il portale Italia.it, un sito web/portale del costo di 45 milioni di euro “nato per promuovere l’offerta turistica via internet e il patrimonio culturale, ambientale e agroalimentare italiani” e che, come citato a pagina 36 dell’opuscolo che il sig. Stanca avrebbe fatto arrivare (a detta loro) a 16 milioni di famiglie, “utilizza un programma interattivo per organizzare e programmare il viaggio”.<br /></div><div style="text-align: justify;">Il tutto celato dietro al connubio turismo-nuove tecnologie (nuove?) di cui si riempivano tutti la bocca.<br /><br />Il progetto parrebbe esser stato avviato nel marzo del 2004 dal governo di centro-sinistra soprattutto grazie all'allora vicepremier e ministro per le attività culturali Francesco Rutelli ed affidato alla fantastica Innovazione Italia che assegnò parte dell’appalto a Ibm (di cui Stanca é ex capo magazziniere!), Its e Tiscover.<br /><br />Chi, fino al 2008, si collegava a www.italia.it, invece delle meraviglie interattive del Bel Paese trovava solo una richiesta di inserimento di username e password; a partire dall'inizio del 2008, invece, il superportale è scomparso completamente, come qualcuno già <a style="font-style: italic; font-weight: bold;" href="http://vitadigitale.corriere.it/2008/01/italiait_costoso_e_chiuso.html">sapeva/sospettava/immaginava</a>.<br />Del portale non c'è mai stata traccia e neppure una pagina di spiegazioni con la data di avvio. Forse perchè nessuno aveva mai neanche lontanamente pensato di farlo?<br />Falavolti, amministratore delegato di Innovazione Italia, dichiarò nel 2005: “entro gennaio 2006 potrebbe essere on line la prima versione del sito in due o tre lingue”.<br /><br />Dal febbraio del 2009 Stanca, dopo che nel precedente governo ha rivestito anche il ruolo di <a style="font-style: italic; font-weight: bold;" href="http://www.beppegrillo.it/2005/05/sono_stanco_di/index.html#comments">ministro per l'Innovazione e le Tecnologie</a> (rimasto, poverino, senza ufficale occupazione) é chiamato da mister B. a sostituire Glisenti come fedelissimo di Letizia Moratti alla guida della società Expo Milano 2015; tuttavia il buon Lucio si era fatto altri calcoli, probabilmente e, senza alcun ritegno, nel giugno di quest'anno, non ci sta e pare si sia <a style="font-weight: bold; font-style: italic;" href="http://travelnostop.blogspot.com/2009/06/stanca-rivendica-progetto-italiait.html">messo a rivendicare (!)</a> il progetto Italia.it.<br /></div><br /><div style="text-align: justify;">Eppure proprio nello stesso mese ecco l'(ennesimo) annuncio del rilancio del turismo italiano<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjiOIM8LJcoMmPv0_f5XtTkNWg73BIV73LownoBTa_njGDRrEcGlcSz8uqD-p0Hw0qpT29ozdK__cMqY7EQ6SXkegGZVDK2d1Yel5jUKaCzPllztFFsny9IQ9DdLIVaBbQQBZ_9/s1600-h/italy.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer; width: 200px; height: 140px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjiOIM8LJcoMmPv0_f5XtTkNWg73BIV73LownoBTa_njGDRrEcGlcSz8uqD-p0Hw0qpT29ozdK__cMqY7EQ6SXkegGZVDK2d1Yel5jUKaCzPllztFFsny9IQ9DdLIVaBbQQBZ_9/s200/italy.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5352328802379893266" border="0" /></a> (che, non lo dimentichiamo, vanta un giro di centinaia di miliardi di euro ed é uno dei settori più prolifici e remunerativi del paese, dunque che rilancio?!), affidato questa volta alla figura della sig.ra Michela Vittoria (o <a style="font-weight: bold; font-style: italic;" href="http://www.beppegrillo.it/2009/06/michela_littori/index.html#comments">Littoria</a>, come la chiama qualcuno) Brambilla, per la quale é stato addirittura <a style="font-weight: bold; font-style: italic;" href="http://www.masterviaggi.it/detail.php?IdArt=32056">creato un ministero apposito</a> (ovviamente quello del turismo!); pare che grazie alla nascita del logo MagicItaly (<a style="font-weight: bold; font-style: italic;" href="http://www.corriere.it/politica/09_giugno_11/logo_magic_italy_berlusconi_brambilla_blog_80e998c6-567d-11de-82c8-00144f02aabc.shtml">che sembra non aver riscosso molto successo, soprattutto sulla rete</a>...come é chiaramente comprensibile, osservandolo), il Pil raddoppierà in quattro anni (dunque entro il 2013); il ministro Brambilla, ha inoltre precisato che “Magic Italy”, fa parte della «nuova campagna di spot televisivi per i paesi esteri, che il ministero del Turismo diffonderà entro la fine del mese». I contenuti definitivi, la grafica e le colonne sonore, verranno mostrate integralmente sono alla fine di giugno 2009.<br /></div><br /><div style="text-align: justify;">Sarebbe bello seguire questa vicenda (ma qualsiasi altra impresa di questa gente sarebbe degna di attenzione maniacale!) passo passo, chiedere qualche resoconto a tutti questi signori, in primis al sig. Stanca, che esperto saltatore di poltrone, avanza richieste non si sa bene di che portata; sarebbe interessante chiedere delucidazioni in merito a tutti i numeri "sparati" dal 2004 sulla vicenda turismo in italia, quelli spesi (pare che il "parcheggio" di Italia.it sia costano agli italiani 800mila euro!) e quelli ancora previsti da ministri e premier(s) e sarebbe bello chiedere al ministro del turismo di spiegare A PAROLE SUE se esiste davvero e cos'é quel qualcosa che lei e i suoi capoccia vano promettendo pubblicamente.<br /></div>Molto interessante sarebbe anche capire se sia la Brambilla che i suoi amichetti sappiano cosa sia realmente il PIL. (vedi post successivo)<br /><br /><div style="text-align: justify;">E' facilmente immaginabile che in un paese in cui chi governa non sente la necessità di dover dar conto a nessuno, nemmeno ai propri elettori (i quali durante i blindati comizi stalinisti vengono semplicemente bombardati con cazzate a raffica, prive di alcun fondamento reale e fomentati con parole e idee risalenti di solito a retaggi politici di un passato persino discutibile), in cui chi governa si pone come unico detentore della verità e della giustizia (la propria), in cui persino la/le legge/i é/sono da loro manipolata/e ed utilizzata/e per i propri sporchi affari personali, in questo paese mai nessuno si prenderà la briga di fare e spiegare nulla di tutto ciò, anzi, affinchè il loro regime possa essere preservato, tutti gli sforzi verranno scientificamente incanalati nella direzione della poca chiarezza e della menzogna.<br /><br /></div>gyordiehttp://www.blogger.com/profile/01294169923809987927noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-29156872.post-14391843189984636492009-06-21T23:48:00.000-07:002010-04-15T16:25:20.040-07:00Il Regime del Debito è Totalitario<em style="color: rgb(153, 255, 153);">La Natura dell’Attuale Crisi Finanziaria: Il Sistema è studiato per esercitare il Controllo Totale sulla Vita degli Individui<br /><br /></em><span style="color: rgb(153, 255, 153);">DI RICHARD C. COOK</span><br /><em style="color: rgb(153, 255, 153);">globalresearch</em><br /><br /><div style="text-align: justify;"><span style="color: rgb(255, 255, 255);">Quel che colpisce dell’attuale crisi finanziaria è la quasi totale incapacità dei cosiddetti </span><span style="color: rgb(255, 255, 255);">“p</span><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUJ1hkNWu-oMqRxcdyr9OqeGpDgQ-hhTYjKtxZCSUrlGjhwHwueq4e1giT2qy8N2sKG9NGjdZMbwbsDm7qHMXzVHXgLRSVYLSKgVjaM3wA-KfOZlOew9MT29n2RHEZbij8k5e3/s1600-h/pyrmd300.gif"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer; width: 196px; height: 200px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUJ1hkNWu-oMqRxcdyr9OqeGpDgQ-hhTYjKtxZCSUrlGjhwHwueq4e1giT2qy8N2sKG9NGjdZMbwbsDm7qHMXzVHXgLRSVYLSKgVjaM3wA-KfOZlOew9MT29n2RHEZbij8k5e3/s200/pyrmd300.gif" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5350042516426797330" border="0" /></a><span style="color: rgb(255, 255, 255);">rogressisti” nel comprendere la dimensione di ciò che sta accadendo o quanto di scientemente organizzato si celi dietro di essa. Quanti direbbero infatti che un tale disastro è stato deliberatamente pianificato tramite la creazione e la successiva distruzione della bolla finanziaria degli ultimi dieci anni?</span><br /><br /><span style="color: rgb(255, 255, 255);">Il sistema finanziario crea la bolla ogni qualvolta gonfia il costo dei beni molto al di sopra del loro reale valore di creazione o di mantenimento della ricchezza e quando la bolla scoppia il valore di tali beni precipita. E’ a questo punto che quelli in possesso di liquidità possono acquistare tali beni a un prezzo stracciato e quando infine il disastro finisce, il risultato è una maggiore concentrazione della ricchezza. Il ricco è diventato più ricco e la gente comune si ritrova in una condizione di indebitamento profonda, di maggiore povertà e con la pressione ad assecondare i desideri dei padroni della finanza.</span><br /><br /><span style="color: rgb(255, 255, 255);">I "progressisti" pensano che il sistema debba essere “riformato”, ma forse il sistema bancario necessita in realtà di essere ri-regolato o addirittura nazionalizzato. Magari potessero le famiglie a rischio di perdere la casa ottenere una rata del mutuo ridotta grazie a una sentenza del tribunale civile. Magari fosse lo stato e non il settore privato il gestore del prestito scolastico per studenti.</span><br /><br /><span style="color: rgb(255, 255, 255);">Ci resta difficile ammettere che è il sistema stesso ad essere totalitario, perché strutturato al fine di esercitare un controllo totale sulla vita delle persone. Siamo infatti abituati a utilizzare una tale etichetta quando pensiamo ad anacronismi della storia quali il comunismo o il fascismo e non riusciamo invece a vedere che il capitalismo finanziario globale e i governi che lo proteggono, lo rendono possibile, o addirittura lo gestiscono sono anch’essi totalitari.</span><br /><br /><span style="color: rgb(255, 255, 255);">Ciò è accaduto nel corso di quest’ultimo anno ovvero l’apparente collasso del sistema finanziario e il suo soccorso tramite massicci interventi pubblici, è parte di un modello che dura da decenni se non addirittura da secoli. Il modo in cui i cosiddetti controllori operano fu stabilito nel 1967 tramite il </span><em style="color: rgb(255, 255, 255);">The Report from Iron Mountain</em><span style="color: rgb(255, 255, 255);"> ["Rapporto di Iron Mountain", ndt], del quale una copia segretamente acquisita fu pubblicata dal Dial Press. Si trattava di uno studio realizzato da un gruppo di accademici e di analisti che si incontrarono in una struttura segreta dell’Hudson Institute in New York.</span><br /><br /><span style="color: rgb(255, 255, 255);">Il rapporto iniziava definendo la guerra il principio organizzativo fondante di ogni società. Lo studio sosteneva che, “la guerra stessa è il sistema sociale essenziale, al cui interno, altre modalità di organizzazione sociale confliggono o cospirano. Essa infatti è il modello che ha governato la maggior parte delle società umane conosciute fin qui”.</span><br /><br /><span style="color: rgb(255, 255, 255);">Il rapporto precisava inoltre che “l’autorità principale di uno stato moderno verso i suoi cittadini risiede nella sua guerra tra poteri” e ogni cedimento di volontà da parte della classe dominante condurrebbe a una “vera e propria destabilizzazione dell’istituzione militare”. L’effetto sul sistema, continuava il rapporto, sarebbe “catastrofico”.</span><br /><br /><span style="color: rgb(255, 255, 255);">La pubblicazione dello studio ebbe un impatto enorme in quanto coincise anche con l’inizio delle proteste conto la guerra del Vietnam. Le autorità governative non rilasciarono mai alcun commento ufficiale e successivamente il rapporto fu dimenticato dalla storia ma certamente, alcune delle sue parti, sono più che mai attuali nel 2009.</span><br /><br /><span style="color: rgb(255, 255, 255);">Il rapporto infatti sottolineava come la popolazione civile di un paese progredito potesse essere controllata persino in assenza di una guerra di larga scala che ne devastasse la vita quotidiana. Uno dei metodi era definito come segue: “</span><strong style="color: rgb(255, 255, 255);">Un…possibile surrogato per il controllo di nemici potenziali della società è la reintroduzione, in forme coerenti con la tecnologia moderna e con i processi democratici, della schiavitù…La creazione di sofisticate forme di schiavitù può divenire un requisito assoluto per il controllo sociale…”</strong><span style="color: rgb(255, 255, 255);"> (Citazione di Jim Marrs, </span><em style="color: rgb(255, 255, 255);">Rule by Secrecy</em><span style="color: rgb(255, 255, 255);">, 2000).</span><br /><br /><span style="color: rgb(255, 255, 255);">Oggi assistiamo alla creazione di tali “sofisticate forme di schiavitù”. In quale altro modo di dovrebbe definire un sistema che soggioga la popolazione attraverso debiti personali e familiari pazzeschi; l’incessante allargamento del gap tra ricchi e tutti gli altri; la continua erosione della liberta personale giustificata come necessaria dalla lotta al “terrorismo”; la costante espansione dei poteri assegnati agli organi militari e di polizia; il ricorrente utilizzo delle intercettazioni ambientali; la totale assenza di responsabilità da parte della classe politica disonesta o addirittura criminale; l’esclusivo utilizzo dei mass media per la diffusione della propaganda di regime, etc. Nulla di tutto ciò sembra essere diminuito durante l’amministrazione di Barack Obama. La ripresa economica che Obama sta operando attraverso un massiccio programma Keynesiano di interventi pubblici è infatti considerata dagli economisti come quella del 2002-2005, un’altra che non produrrà posti di lavoro e in quest’ottica sia chi è disoccupato che chi teme diventarlo è facile da controllare. A questo si aggiunga la serie di guerre permanenti in terra d’Asia istigate da George W. Bush per il controllo delle risorse e come leva geopolitica nei confronti di Russia e Cina che infatti continuano a pieno ritmo.</span><br /><br /><div style="text-align: justify;"><strong style="color: rgb(255, 255, 255);">Nulla di tutto ciò è casuale. E come il <em>The Report from Iron Mountain</em> </strong><strong style="color: rgb(255, 255, 255);">illustrava quattro decenni fa, è ciò che è stato pianificato da sempre.</strong><br /><strong style="color: rgb(255, 255, 255);"></strong><br /></div><span style="color: rgb(255, 255, 255);">Richard. C. Cook</span><br /><span style="color: rgb(255, 255, 255);">Fonte: www.globalresearch.ca</span><br /><span style="color: rgb(255, 255, 255);">Link: http://www.globalresearch.ca/index.php?context=va&aid=13551</span><br /><br /><span style="color: rgb(255, 255, 255);font-size:85%;" >Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di GLOSSTAR</span><br /></div>gyordiehttp://www.blogger.com/profile/01294169923809987927noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-29156872.post-40974879263713212322009-06-07T01:58:00.000-07:002010-04-15T16:25:44.962-07:00BOIKOTTNIKE! (una volta per tutte)<div style="text-align: justify;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7OBP6Kv4nwA0qzR83OD6AJapHMA9BBZRCBMAy2Z3f9hYHEp43ADbezMnQ6XZ3GOc9eV-VBP3iFa9JTFOAOTkJxhuK_MREnn5rcDKxGQT9vjLz2EKe9avEz_jh7jEE4ZTR-r7k/s1600-h/nikeadbusters.jpg"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer; width: 233px; height: 320px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7OBP6Kv4nwA0qzR83OD6AJapHMA9BBZRCBMAy2Z3f9hYHEp43ADbezMnQ6XZ3GOc9eV-VBP3iFa9JTFOAOTkJxhuK_MREnn5rcDKxGQT9vjLz2EKe9avEz_jh7jEE4ZTR-r7k/s320/nikeadbusters.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5344507620121412690" border="0" /></a><span style="color: rgb(255, 102, 102);">La Nike, con sede centrale nell'Oregon, USA, produce una vasta gamma di scarpe sportive molto pubblicizzate. Nata negli anni '60, ha assunto il suo attuale nome nel 1985.</span><br /></div><div style="text-align: justify;"><div style="text-align: justify;"><span style="color: rgb(255, 102, 102);">Ogni anno 6 milioni di paia di scarpe sportive Nike vengono confezionate in Indonesia sotto licenze normalmente concesse dalla sud-coreana HQ, consociata della Nike. I dipendenti della Nike quotidianamente controllano la qualità nelle 6 fabbriche di Tangerang e Serang. Queste 6 fabbriche sono in competizione l'una con l'altra per mantenere le licenze, che sono rinnovate mensilmente.</span><br /></div><br /><span style="color: rgb(255, 102, 102);">Il salario medio giornaliero dei 24.000 lavoratori di queste fabbriche è appena di 1.100 lire. Secondo l'AAFLI (Istituto Asiatico-Americano per il Lavoro Libero) queste fabbriche stanno violando 12 leggi nazionali, tra cui quelle sul salario minimo, il lavoro minorile, gli straordinari, gli orari di lavoro, l'assicurazione, l'organizzazione sindacale e i licenziamenti. Sono stati evidenziati problemi riguardo la salute, le ferie ed i congedi per maternità. Sebbene le fabbriche non siano di proprietà diretta della Nike, finanziariamente la compagnia è nella posizione di poter assicurare il rafforzamento degli standard minimi di vita.</span><br /></div><br /><div style="text-align: justify;"><span style="color: rgb(255, 102, 102);">I salari Nike in Indonesia.</span><br /><span style="color: rgb(255, 102, 102);">L'Indonesia ha un salario minimo giornaliero di 2.100 Rupie (circa 1.400 lire), ma anche questo è inferiore ai "bisogni fisici minimi" stimati dal governo. E con 12 milioni di disoccupati su 70 milioni di forza lavoro, è impossibile rafforzare questo minimo. Recenti inchieste hanno rivelato che quasi l'80% dei lavoratori nella regione di Tangerang riceve solo 1.600 Rupie al giorno, e quindi lunghe ore di straordinari sono di solito fondamentali per la sopravvivenza. L'ILO (Organizzazione Internazionale del Lavoro) stima che l'80% delle donne lavoratrici in Indonesia sono malnutrite.</span><br /><br /><span style="color: rgb(255, 102, 102);">Nel 1990 Operation Push, un gruppo per i diritti civili, ha lanciato il boicottaggio della Nike perchè, nonostante venda il 45% dei suoi prodotti ai neri, non vi sono afroamericani ai vertici dell'azienda; essa inoltre non concede sufficienti benefici sociali alla comunità nera. </span><br /><br /><span style="color: rgb(255, 102, 102);">Nel marzo 1997 l’azienda ha permesso al Vietnam Labour Watch, un gruppo attivista, di incontrare lavoratori, capireparto, rappresentanti ed esperti legali vietnamiti, ma il VLW ha anche visitato a sorpresa tre impianti. Ne è risultato quanto potete leggere sul rapporto dello stesso Vietnam Labour Watch e che vi posso riassumere con violazioni delle norme di sicurezza sul lavoro, sfruttamento, percosse, umiliazioni e violenze sessuali.</span><br /><span style="color: rgb(255, 102, 102);">La Nike produce anche in Indonesia e Cina, ma non ho trovato notizie sulle condizioni di lavoro in quei paesi. Certo, la mia ricerca non può dirsi approfondita, ma dal momento che la Nike ha aperto impianti laggiù solo dopo che coreani e taiwanesi hanno ottenuto più libertà e salari maggiori, qualche dubbio sorge.</span><br /><br /><span style="color: rgb(255, 102, 102);">La Nike produce anche in Vietnam più o meno con le stesse modalità; qui le campagne di boicottaggio hanno fortunatamente ottenuto qualche risultato negli ultimi anni.</span><br /><br /><span style="color: rgb(255, 102, 102);">Nell'Aprile del 1998 la multinazionale si arrese. L'annuncio è stato dato dal gran capo in persona, Phil Knight, fondatore, primo azionista e amministratore delegato del gruppo. A condizione che la campagna di boicottaggio finisca, Nike ha accettato di alzare da 14 a 18 anni l'età minima dei lavoratori nelle fabbriche di calzature e di portare a 16 l'età minima di tutti gli altri lavoratori impiegati nella produzione di abbigliamento, accessori e attrezzature.</span><br /><br /><span style="color: rgb(255, 102, 102);">In 12 fabbriche indonesiane è scattato un aumento del 37% della retribuzione di tutti i lavoratori che percepivano il salario minimo (28 mila persone). L'azienda si è inoltre impegnata a bonificare tutte le sue fabbriche e a rispettare i livelli di sicurezza imposti dalla legge. Inoltre aumenterà il sostegno all'attuale programma di micro-finanziamento, che gia' coinvolge mille famiglie in Vietnam, estendendolo anche all'Indonesia, al Pakistan e alla Thailandia. In tutti gli stabilimenti asiatici il gruppo, che ha il quartier generale a Beaverton, nell'Oregon, amplierà i programmi di istruzione, offrendo ai dipendenti corsi per ottenere un diplorna equivalente a quello delle scuole medie e superiori.</span><br /><span style="color: rgb(255, 102, 102);">Dopo la conferenza stampa che si è tenuta a Washington, in cui la Nike annunciava la resa, le sue azioni in borsa sono salite di due dollari.</span><br /><br /><span style="color: rgb(255, 102, 102);">Nel maggio 1998, la Nike ha annunciato che avrebbe permesso che le sue fabbriche vietnamite fossero monitorate da personale indipendente, ma sono state scelte aziende pro-profit (Global Exchange).</span><br /><br /><span style="color: rgb(255, 102, 102);">Nell’aprile 1999 ha annunciato la formazione della Global Alliance for Workers and Communities, un gruppo di organizzazioni pubbliche, private e no-profit, che dovrebbe accertarsi delle condizioni di lavoro attraverso interviste ed indagini, ma il sito non è aggiornato sulle conseguenze di questa azione.</span><br /><br /><span style="color: rgb(255, 102, 102);">Sempre nel '99 alcune sostanze chimiche pericolose sono state sostituite e gli impianti (vietnamiti) sono stati dotati di sistemi di ventilazione, ma gli standard di qualità sono considerati ancora lontani dalla sicurezza.</span><br /><br /><span style="color: rgb(255, 102, 102);">Nel luglio del 2003 il boicottaggio é esteso anche a Converse, storica produttrice di scarpe da basket, in seguito all'acquisto di essa da parte di Nike per 305 milioni di dollari. Le celebri Chuck Taylor Converse All Star, ai piedi di tutte le star Nba, entrano dunque nell'offerta Nike che potrà vendere le scarpe Converse in tutto il mondo tranne in Giappone, dove i diritti sono in mano a un'altra casa.</span><br /><br /><span style="color: rgb(255, 102, 102);">Nell’aprile 2005, la stessa Nike ha pubblicato il "2004 Corporate Responsibility Report", col quale ammette gli abusi di cui era stata accusata per anni. Contemporaneamente ha anche rivelato nome e indirizzo delle sue oltre 700 fabbriche nel mondo, come gli attivisti le chiedevano da 10 anni (Educating For Justice).</span><br /><br /><span style="color: rgb(255, 102, 102);">Tuttavia, le campagne sono ancora in corso perché lo sfruttamento persiste.</span><br /><br /><span style="color: rgb(255, 102, 102);font-size:85%;" >Se volete approfondire l’argomento, questi sono i primi siti che trovate con una semplice ricerca:</span><br /><br /><span style="color: rgb(255, 102, 102);font-size:85%;" ><a href="http://www.tmcrew.org/csa/l38/multi/nike.htm">Nike - Kill a Multi</a> (sito italiano);</span><br /><span style="color: rgb(255, 102, 102);font-size:85%;" ><a href="http://www.educatingforjustice.org/stopnikesweatshops.htm">Educating For Justice - Stop Nike</a> (aggiornato al 2006);</span><br /><span style="color: rgb(255, 102, 102);font-size:85%;" ><a href="http://www.saigon.com/%7Enike/">Saigon.com - Boycott Nike </a> (aggiornato al 2001);</span><br /><span style="color: rgb(255, 102, 102);font-size:85%;" ><a href="http://www.globalexchange.org/campaigns/sweatshops/nike/">Global Exchange Nike campaign</a> (aggiornato al 1999);</span><br /><span style="color: rgb(255, 102, 102);font-size:85%;" ><a href="http://www.geocities.com/athens/acropolis/5232/newnike.htm">Just do it! Boycott Nike! </a> (aggiornato al 1999).</span><br /><br /><div style="text-align: left; color: rgb(255, 0, 0);"><div style="text-align: center;"><span style="color: rgb(255, 0, 0);">MA QUANTO COSTA UNA SCARPA NIKE</span>?<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg3ixMdwtBWnk0r0rQJsP8JHmiQM9r5o35-BYhLCy53pqbPsEq92iI2crx23gGqtbwBpZGVOxvICtNqqL5_3G7rj8NlIe9gnQth9mnLLgTjQVuwLAnukPaiPgk_7bkqdv_l-hh_/s1600-h/costoNIKE.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px; height: 297px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg3ixMdwtBWnk0r0rQJsP8JHmiQM9r5o35-BYhLCy53pqbPsEq92iI2crx23gGqtbwBpZGVOxvICtNqqL5_3G7rj8NlIe9gnQth9mnLLgTjQVuwLAnukPaiPgk_7bkqdv_l-hh_/s400/costoNIKE.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5344514739973295026" border="0" /></a></div></div><br /><span style="color: rgb(255, 0, 0);">CONCLUSIONI GENERALI.</span><br /><span style="color: rgb(255, 102, 102);"> </span><br /><span style="color: rgb(255, 102, 102);"><span style="color: rgb(255, 0, 0);">REGIMI OPPRESSIVI:</span> tutte le scarpe Nike sono prodotte in Asia, in particolare in Indonesia, Cina, Thailandia, Taiwan, Corea del Sud, Vietnam.</span><br /><br /><span style="color: rgb(255, 102, 102);"><span style="color: rgb(255, 0, 0);">RELAZIONI SINDACALI:</span> in Indonesia i sindacati liberi sono illegali e vengono repressi dall'esercito, i dirigenti sindacali sono licenziati, imprigionati, torturati, ed anche uccisi.</span><br /><br /><span style="color: rgb(255, 102, 102);"><span style="color: rgb(255, 0, 0);">SALARI E CONDIZIONI DI LAVORO:</span> i lavoratori della Nike ricevono un salario da fame, inferiore al salario minimo stabilito dalla legge indonesiana. Lavorano esposti ai vapori delle colle, ai solventi, alle vernici, per 12 ore al giorno.</span><br /><br /><span style="color: rgb(255, 102, 102);"><span style="color: rgb(255, 0, 0);">COMMERCIALIZZAZIONE IRRESPONSABILE:</span> la Nike spende circa 180 milioni di $ all'anno in pubblicità, quando sarebbe sufficiente l'1% di questo bilancio per migliorare le condizioni di 15.000 lavoratori indonesiani.</span><br /><br /><span style="color: rgb(255, 204, 204);">Come al solito : chi non agisce é perché non ha interessi personali a farlo e chi continua a comprare Nike lo fa perché non vuole rinunciare alla sua scarpina carina e griffata, e se é fatta da una ragazzina di sedici anni che viene pagata una miseria non può certo farsene carico (la vita è già triste e difficile così....vero?)</span></div>gyordiehttp://www.blogger.com/profile/01294169923809987927noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-29156872.post-83177843510764054022009-06-04T01:10:00.000-07:002010-04-15T16:26:05.580-07:00IL SETTIMO CONTINENTE.<div style="text-align: justify;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhNY1HR_UkI6_DdAy6yeD68REhgQFyD0eojn17AWupPE7UCzkUkkE01QQcX8LnqRZWFg3dPqCQUUISCkUuy-S41iFsa-jkvpjw2nZauCIhD4JpcurPjHa4Wz4ggC02IeJPklCRO/s1600-h/05RubbishGraphic_15022s.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer; width: 400px; height: 226px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhNY1HR_UkI6_DdAy6yeD68REhgQFyD0eojn17AWupPE7UCzkUkkE01QQcX8LnqRZWFg3dPqCQUUISCkUuy-S41iFsa-jkvpjw2nZauCIhD4JpcurPjHa4Wz4ggC02IeJPklCRO/s400/05RubbishGraphic_15022s.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5343385586040918930" border="0" /></a><span style="color: rgb(255, 255, 255);">S</span><span style="color: rgb(255, 255, 255);">iamo a quota 12 : il 2009 é l'anno che celebra il dodicesimo compleanno della scoperta</span><span style="color: rgb(255, 255, 255);">, durante una regata, </span><span style="color: rgb(255, 255, 255);"> da parte dell' "ex" miliardario Charles Moore, ora oceanografo e fondatore dell'Agalita Marine Research Foundation, del cosiddetto settimo continente, ossia di quell'immensa distesa di rifiuti che si estende nell'Ocenao Pacifico "a chiazze" su si una superficiale totale del diametro di circa 2500 km quadrati e dello spessore di circa 30 metri, di un peso stimato di circa 100 milioni di tonnellate; l'enorme continente è solitamente diviso in due grossi/e blocchi/discariche e si sarebbe formato a partire dagli anni 50 e verrebbe continuamente alimentato dagli scarti che provengono per il 20% da navi e dalle piattaforme petrolifere e per l'80% direttamente dalla terraferma principalmente grazie ad una particolare corrente oceanica chiamata North Pacific Gyre (Vortice del Nord Pacifico), un sistema formato da quattro correnti oceaniche (quella del Nord Pacifico, quella della California, la nord equatoriale e la Kuroshio,) localizzato tra l'equatore e il 50˚ di latitudine nord.</span><br /><span style="color: rgb(255, 255, 255);">Se ne é parlato negli anni passati , ogni tanto "i media" (alcuni, pochissimi) se ne sono anche occupati; sia </span><a style="color: rgb(204, 255, 255); font-weight: bold; font-style: italic;" href="http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/08_febbraio_23/oceano_plastica_0c248af6-e1ed-11dc-abee-0003ba99c667.shtml">in Italia</a><span style="color: rgb(255, 255, 255);"> che </span><a style="color: rgb(204, 255, 255); font-weight: bold; font-style: italic;" href="http://www.independent.co.uk/environment/the-worlds-rubbish-dump-a-garbage-tip-that-stretches-from-hawaii-to-japan-778016.html">all'estero</a><span style="color: rgb(255, 255, 255);">, dovrebbe esser passato anche una mezza volta per la tv di stato (ovviamente niente a che vedere con </span><a style="color: rgb(204, 255, 255); font-style: italic; font-weight: bold;" href="http://www.scienze.tv/node/1535">quella online</a><span style="color: rgb(255, 255, 255);">!) ma niente di più, come succede SEMPRE con le verità scomode o difficilmente gestibili.</span><br /><span style="color: rgb(255, 255, 255);">E' solo negli ultimissimi tempi, pare, che ci stia davvero muovendo a far qualcosa per cercare di capire cosa é </span><a style="color: rgb(204, 255, 255); font-weight: bold; font-style: italic;" href="http://blogeko.libero.it/2009/vortice-dei-rifiuti-nel-pacifico-una-spedizione-per-pescare-limmondizia-e-trasformarla-in-carburante/">realmente possibile fare</a><span style="color: rgb(255, 255, 255);"> (e se é davvero possibile!) ed eventi come quello del </span><a style="color: rgb(204, 255, 255); font-weight: bold; font-style: italic;" href="http://blogeko.libero.it/2009/salpa-il-plastiki-limbarcazione-di-bottiglie-di-plastica-che-esplorera-il-vortice-dei-rifiuti/">Plastiki</a><span style="color: rgb(255, 255, 255);"> o dello </span><a style="color: rgb(204, 255, 255); font-weight: bold; font-style: italic;" href="http://blogeko.libero.it/2008/inquinamento-rifiuti/">Junk</a><span style="color: rgb(255, 255, 255);"> riportano in primo piano (quando si dà loro il minimo spazio disponibile) la notizia; soprattutto grazie a quest'ultima spedizione alcuni scienziati hanno studiato di persona la composizione dell'immensa discarica ed hanno voluto provare a far capire all'opinone pubblica e alla comunità scientifica che l'entità del problema é di proporzioni incommensurabili, considerando che il settimo continente cresce di ora in ora sempre più, in maniera inarrestabile.</span><br /><span style="color: rgb(255, 255, 255);">E da pochissimo disponibile anche una <a style="color: rgb(204, 255, 255);" href="http://blogeko.libero.it/2008/video-un-documentario-sul-vortice-dei-ri/"><span style="font-weight: bold; font-style: italic;">t</span></a></span><a style="color: rgb(204, 255, 255); font-weight: bold; font-style: italic;" href="http://blogeko.libero.it/2008/video-un-documentario-sul-vortice-dei-ri/">estimonianza video</a><span style="color: rgb(255, 255, 255);"> (finalmente) girata grazie alla spedizione Alquita del 2008.</span><br /><span style="color: rgb(255, 255, 255);">Ora non ci sono davvero più scuse ; se non ci salviamo é perché non lo abbiamo voluto.</span><br /></div>gyordiehttp://www.blogger.com/profile/01294169923809987927noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-29156872.post-64155503594630974472009-05-05T11:12:00.000-07:002010-04-15T16:26:31.308-07:00GUERRA!<div style="text-align: justify;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhGwddN9qafiy928qZhnbi618xbkwA3TDOGwzUMKs8TQwUxPUyzNjVpn7Np29ws02JG0XBoqOy5MEqNfJTNAfwYGvcyRZTFebbwL8WHISdmaCJXAnkK6XuLULqKckTtFBpD8Qz3/s1600-h/statua+della+guerra.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer; width: 200px; height: 147px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhGwddN9qafiy928qZhnbi618xbkwA3TDOGwzUMKs8TQwUxPUyzNjVpn7Np29ws02JG0XBoqOy5MEqNfJTNAfwYGvcyRZTFebbwL8WHISdmaCJXAnkK6XuLULqKckTtFBpD8Qz3/s200/statua+della+guerra.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5332407422692846226" border="0" /></a><span style="color: rgb(204, 153, 51);">La guerra é sbagliata, lo é sempre stata e sempre lo sarà : non può esserci nessun tipo di giustificazione della pratica di ammazzarsi l'un l'altro, soprattutto perché ordinato da qualcun altro che, invece, non lo fa!</span><br /></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: rgb(204, 153, 51);">Gli eserciti sono istituzioni ormai obsolete (ammesso che ci sia stato un momento storico in cui non lo fossero stati e ammesso che le istituzioni in quanto tali possano non essere obsolete e inutili per definizione!).</span><br /><span style="color: rgb(204, 153, 51);">Dalla guerra le multinazionali, le organizzazioni criminali, le grandi lobby del potere economico (che poi é potere assoluto sul pianeta terra!) traggono profitti.</span><br /><span style="color: rgb(204, 153, 51);">Le persone, soprattutto quelle che non hanno niente, e che non decidono niente muoiono o restano menomate/i a vita senza che nessuno le/li ricompensi in qualche modo. Così come i soldati che, ignari di tutto, credono di combattere per la patria sempre giusta, per i capi che decidono sempre per il meglio per tutte/i (quando invece é l'esatto contrario), neanche loro vedono una sola parvenza di riconoscenza, anzi, sono spesso i più bistrattati alla stregua di terroristi e criminali della peggior specie, spesso per aver visto e/o sentito e/o subito qualcosa di troppo. </span><br /><span style="color: rgb(204, 153, 51);">Non sono vaneggiamenti di un complottista, anche se a qualcuno potrebbe sembrare, é la pura e semplice realtà. Chiunque la pensi diversamente è ,ovviamente, o uno di quelli (o un amico di quelli!) che hanno interesse a salvaguardare determinate ideologie malsane, oppure non conosce la storia (quella vera, non quella propinata per anni).</span><br /><span style="color: rgb(204, 153, 51);">La superpotenza USA ha adottato nella storia moderna continui pretesti per poter giustificare le guerre da loro promosse e combattute.</span><br /><span style="color: rgb(204, 153, 51);">Solitamente il filo comune che ha legato che lega e che legherà ancora per molto tutte le giustificazioni addotte è stata la pretesa di ergersi a paladini della giustizia contro civiltà barbariche o semi-tali, contro tiranni assassini e genocidi, contro nazioni e intere popolazioni che non hanno altra colpa se non quella di essere un "obiettivo strategico"!</span><br /><span style="color: rgb(204, 153, 51);">La storia ce lo dimostra evidentemente, l'ultimo eclatante esempio é l'11 settembre, il pretesto per poter fare davvero qualsiasi cosa : bombardare, catturare, isolare, torturare e quant'altro nonostante qualcuno nutra ancora seri dubbi in merito a quanto accaduto, accusando di complottismo chi pretende la verità.</span><br /><span style="color: rgb(204, 153, 51);">E allora, ci domandiamo, e vorremmo domandare al neo-presidente USA, perché non attuarla davvero questa politica "giustizialista" e combattere tutte le varie forme di privazione di libertà individuale e non, messe quotidianamente in pratica dalla maggior parte dei paesi che legiferano rifacendosi a dogmi e concetti discriminanti, coercitivi, perseguitanti persone libere?!</span><br /><span style="color: rgb(204, 153, 51);">Perché non utilizzarle quelle istituzioni (gli eserciti) per porre davvero fine a tutte le barbarie commesse sul pianeta da chi detiene il potere?</span><br /><span style="color: rgb(204, 153, 51);">Ci piacerebbe davvero che qualcuno ci desse una risposta plausibile e ci spiegasse perché continuiamo ad assistere a barbarie di <a href="http://orpheus.ilcannocchiale.it/post/2073192.html">questo</a> genere o di <a href="http://www.donnamoderna.com/quello_che_succede/pagina_articolo/quelchesuccede/hai-tradito-tuo-marito-ecco-quello-che-ti-meriti.html">questo</a> o di <a href="http://www.lastampa.it/multimedia/multimedia.asp?p=6&pm=1&IDmsezione=17&IDalbum=17121&tipo=VIDEO#mpos">questo</a> o di <a href="http://www.lastampa.it/multimedia/multimedia.asp?p=6&pm=1&IDmsezione=17&IDalbum=17121&tipo=VIDEO#mpos">questo</a> o di <a href="http://magazine.ciaopeople.com/News_WorldInfo-1/Mondo-8/Lapidata_a_23_anni_perch%E9_adultera-5871">questo</a>........</span><br /><span style="color: rgb(204, 153, 51);">Forse perché gli stessi che si fanno portavoce di libertà sono i primi, poi a muoversi nella direzione opposta alla giustizia e al meglio per gli altri?</span><br /><br /></div>gyordiehttp://www.blogger.com/profile/01294169923809987927noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-29156872.post-35555754921277955652009-04-24T14:59:00.000-07:002010-04-15T16:36:38.331-07:00IL CODEX ALIMENTARIUS: UN INQUIETANTE PROGETTO IN CAMPO ALIMENTARE<div style="text-align: justify;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHFlkXAErl1EuqtFFI-bZRWh2qqqMke1r8ncdeZSPSCG0KizsnWnhKSe8fO4VB3WdrOT5zKadMUBgg-26FzliA2uPxfjEuEJ0bzyfSKvXUAVhhD5DEe7BJnufz4d_Qc0Lg04AS/s1600/codex-alimentarius.jpg"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer; width: 199px; height: 200px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHFlkXAErl1EuqtFFI-bZRWh2qqqMke1r8ncdeZSPSCG0KizsnWnhKSe8fO4VB3WdrOT5zKadMUBgg-26FzliA2uPxfjEuEJ0bzyfSKvXUAVhhD5DEe7BJnufz4d_Qc0Lg04AS/s200/codex-alimentarius.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5460511507296556450" border="0" /></a><span style="color: rgb(255, 204, 51);">Il Codex Alimentarius entrerà in vigore il 31 dicembre del 2009 e potrebbe essere il più grande disastro per la salute umana: determinerà gli standard di sicurezza alimentare e le regole in più di 160 paesi del mondo, cioè per il 97% della popolazione mondiale.</span><br /></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: rgb(255, 204, 51);"> La Commissione di Commercio Codex Alimentarius (che nel 1994 dichiarò le tossine come nutrienti) è attualmente finanziata e condotta dall’OMS (che appartiene all’ONU) e dalla FAO.</span><br /><span style="color: rgb(255, 204, 51);"> Un insieme di standard internazionali aventi come scopo la protezione della “salute” dei consumatori, attraverso pratiche nel commercio per: preparati alimentari, semipreparati, crudi, l’igiene degli alimenti, gli additivi, i pesticidi, i fattori di contaminazione, l’etichettatura, i metodi di analisi. Lo scopo recondito è di mettere fuori legge ogni metodo alternativo nel campo della salute, come le terapie naturiste, l’uso di integratori alimentari, di vitamine e di tutto ciò che potrebbe essere un potenziale concorrente per l’industria chimico-farmaceutica. </span><br /><div style="text-align: justify;"><br /><span style="color: rgb(255, 204, 51);"> La lobby della chimica farmaceutica è nata da un’associazione condotta da Rockfeller e dall’IGFarben della Germania nazista. L’IGFarben fin dal 1932 fornì ad Hitler un finanziamento di 400.000 marchi senza il quale il secondo conflitto mondiale non avrebbe potuto avere luogo e nel 1941 costruì ad Auschwitz la più grande industria chimica del mondo approfittando della mano d’opera dei campi di concentramento. Nel processo di Noriberga i responsabili della IGFarben furono dichiarati colpevoli di genocidio, di schiavitù ed altri crimini. Però un anno dopo la condanna, nel 1952, tutti i responsabili furono liberati con l’aiuto di Nelsen Rockfeller (che a quei tempi era ministro degli affari esteri in USA) e s’infiltrarono nell’economia tedesca.</span><br /><br /><span style="color: rgb(255, 204, 51);"> Fino dagli anni 70 il consiglio direttivo della società BASF, BAYER e HOECHST era costituito da membri del partito nazista che, a partire dal 1959, finanziavano il giovane Helmut Kohl. In pratica l’organizzazione nazista associata a Rockfeller ha costituito il mercato farmaceutico del pianeta. L'alleanza della IGFarben si è poi tramandata sotto un altro nome: “Associazione per l’industria chimica” che nel 1955 è stata raggruppata nel CODEX ALIMENTARIUS il cui spirito è la soppressione delle innovazioni scientifiche indipendenti degli ultimi 50 anni usando ogni mezzo per mantenere il suo posto sul mercato in riferimento al cancro, all’AIDS, alle malattie cardiovascolari ecc.</span><br /><br /><span style="color: rgb(255, 204, 51);"> Un gran numero di partiti politici europei, di sinistra e di destra, sono stati finanziati da questa industria per assicurarsi una legislazione favorevole all’industria farmaceutica. Per influenzare i legislatori, condizionare gli organismi di controllo, manipolare le ricerche in campo medico ed educativo, solo nel 1961 le industrie farmaceutiche hanno fatto donazioni alle grandi università degli USA: 8 milioni di dollari ad Harvard, 8 milioni di dollari a Yale, 10 milioni di dollari a Jonh Hopkins, 1 milione di dollari a Standford, 1,7 milioni di dollari a Columbia di New York. L’informazione dei medici è interamente finanziata dalle compagnie, che nascondono con attenzione un gran numero di effetti secondari pericolosi e perfino mortali dei farmaci. Vale la pena ricordare che ogni anno solo nel Nord America muoiono 800.000 persone a causa delle medicine allopatiche. Il 13 marzo 2002 gli europarlamentari adottarono leggi a favore dell’industria farmaceutica secondo le disposizioni fissate del Codex Alimentarius, finalizzate ad elaborare una documentazione coercitiva per tutte le terapie naturiste e gli integratori alimentari. Ma nonostante 438 milioni di petizioni inviate al Parlamento Europeo le direttive del Codex sono state adottate.</span><br /><br /><span style="color: rgb(255, 204, 51);"> Il dr. Rath Matthias, uno specialista tedesco per l’uso di trattamenti naturisti, nel 2003 ha consegnato alla Corte Internazionale di Giustizia un atto di accusa per crimini contro l’umanità. Matthias afferma: “Il vero scopo dell’industria farmaceutica mondiale è di guadagnare soldi grazie alle malattie croniche e di non preoccuparsi di prevenire o sradicare queste malattie. L’industria farmaceutica ha un interesse finanziario finalizzato alla diffusione di queste malattie, per assicurarsi il mantenimento o addirittura l’aumento dei prezzi dei medicinali. Per questo motivo i farmaci sono fatti per eliminare i sintomi e non per trattare le vere cause delle malattie… le compagnie farmaceutiche sono responsabili di un genocidio permanente e diffuso, in quanto uccidono in questo modo milioni di persone”.</span><br /><br /><span style="color: rgb(255, 204, 51);"> A partire dal 2005 le direttive applicate mirano a: - eliminare ogni supplemento alimentare naturale che sarà sostituito con 28 prodotti di sintesi disponibili solo in farmacia: tutto ciò che non è nella lista del Codex è considerato illegale;</span><br /><span style="color: rgb(255, 204, 51);"> - le medicine naturiste, come l’agopuntura la medicina energetica, ayurvedica, tibetana ecc. saranno progressivamente vietate;</span><br /><span style="color: rgb(255, 204, 51);"> - l’agricoltura e l’allevamento di animali saranno regolate dall’industria chimico-farmaceutica che vieta per principio l’agricoltura biologica. Questo significa che ogni mucca da latte sarà trattata con l’ormone bovino della crescita (ricombinato geneticamente) prodotto dalla Monsanto. Inoltre. Ogni animale del pianeta usato a fini nutrizionali dovrà essere trattato con antibiotici ed ormoni della crescita. Le regole del Codex permettono che gli alimenti contenti OGM non debbano più essere etichettati come tali. Non solo. Nel 2001 il Codex Alimentaris reintegra 7 delle 12 sostanze chimiche (note per essere causa di cancro) vietate unanimemente da 176 nazioni.</span><br /><span style="color: rgb(255, 204, 51);"> - l’alimentazione umana dovrà essere irradiata con Cobalto i cui livelli saranno maggiori di quelli permessi in precedenza. </span><br /></div><div style="text-align: left;"><br /><span style="font-size:85%;">Di FRANCO LIBERO MANCO</span><br /><br /></div><div style="text-align: left;"><div style="text-align: left;"><span style="font-size:85%;"><span style="color: rgb(255, 255, 255);font-size:85%;" >link originale :</span></span><br /><span style="font-size:85%;"><span style="color: rgb(255, 255, 255);font-size:85%;" ><a href="http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=articlesid=5762">http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=articlesid=5762</a></span></span><br /></div><br /></div><span style="font-size:130%;"><a href="http://www.ecplanet.com/codex-alimentarius/"><br /></a></span><div style="text-align: center;"><span style="font-size:130%;">------------------ <a href="http://www.ecplanet.com/codex-alimentarius/">Video</a> e <a href="http://www.ecplanet.com/blog/archive/2009/04/21/il-codex-alimentarius.html">PETIZIONE</a> </span>------------------------<br /></div></div><span style="font-size:85%;"><span style="color: rgb(255, 255, 255);font-size:85%;" ></span><br /></span>gyordiehttp://www.blogger.com/profile/01294169923809987927noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-29156872.post-74636682799523583072009-04-20T01:00:00.001-07:002010-04-15T16:37:36.373-07:00Telefono 3 Skype - Chi l'ha visto?<div style="text-align: justify;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj2QdLnfwo2gEouTpW1nPw4VOX9Js_ktWimRYtLdgSsURAhRqTb3x3iZLEz4CE85nDH87-K3qLtczjACMMtinPafdfZEDeYgMZB_e_aePcfj5huiRAuq68TrOxOuegm7ZEP1IJS/s1600-h/calling.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer; width: 100px; height: 200px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj2QdLnfwo2gEouTpW1nPw4VOX9Js_ktWimRYtLdgSsURAhRqTb3x3iZLEz4CE85nDH87-K3qLtczjACMMtinPafdfZEDeYgMZB_e_aePcfj5huiRAuq68TrOxOuegm7ZEP1IJS/s200/calling.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5326683239313597058" border="0" /></a><span style="color: rgb(255, 255, 153);">Da circa due anni é stato lanciato sul mercato il telefono 3 </span><a style="color: rgb(255, 255, 153);" href="http://it.wikipedia.org/wiki/Skype">Skype</a><span style="color: rgb(255, 255, 153);">, risultato della collaborazione tra la compagnia telefonica e il famoso software di chat, condivisione, Voip. E già in rete se ne parlava, almeno su siti e </span><a style="color: rgb(255, 255, 153);" href="http://www.silenzi.com/2007/11/12/skypephone-e-3-puntualizziamo/">blog dei più lungimiranti</a><span style="color: rgb(255, 255, 153);">, tuttavia pare che spot pubblicitari in giro non se ne siano mai visti se non in qualche recondido angolo immaginiamo non troppo ben pagato, evidentemente. Probabilmente il gioco non valeva (e non vale) la candela, dunque non era possibile immaginare di poter far abbastanza soldi con un prodotto del genere, per cui non valeva la pena di pubblicizzarlo più di tanto. A voler considerare tutto, e voler fare </span><a style="color: rgb(255, 255, 153);" href="http://nbtimes.it/opinioni/2138/skype-sui-cellulari-perche-fa-tanta-paura-facciamo-due-conti.html">qualche conto necessario</a><span style="color: rgb(255, 255, 153);"> per capire di quello di cui stiamo effettivamente parlando, il prodotto in questione é quanto di più utile e vantaggioso per gli utenti che si troverebbero un oggeto che farebbe loro risparmiare davvero un sacco di soldini, che , dunque, non entrerebbero più nelle tasche dei gestori "classici" che continuano ad accordarsi per riuscire a incassare il più possibile alle spalle dei consumatori, semplicemente facendo oscillare le tariffe ora più da una parte ora dall'altra. La differenza tra questo esempio e i tanti che ci sono e che speriamo di portare presto alla luce consiste nel fatto che questo, almeno, sembra essere davvero velocemente alla portata di tutte/i : e allora, perché no? Basta sedersi 15 minuti e calcolare i nostri consumi per capire che nell'arco di un tempo davvero brevissimo ci saremmo ripagati il telefono skype e avremmo anche guadagnato qualcosa!</span><span style="color: rgb(255, 255, 153);"> Un solo dato : lo skypephone "prende" ovunque ci sia copertura 3 e non necessita di connessione alla rete, l'unica "clausola" é una ricarica mensile minima di 10 euro.</span><br /><span style="color: rgb(255, 255, 153);">Su </span><a style="color: rgb(255, 255, 153);" href="http://www.ebay.it/">eBay</a><span style="color: rgb(255, 255, 153);"> costa 99 euro, basta solo digitare "cellulare 3 skype". Enjoy!</span><br /><a style="color: rgb(255, 255, 153);" id="publishButton" class="cssButton" href="javascript:void(0)" target="" onclick="if (this.className.indexOf("ubtn-disabled") == -1) {var e = document['stuffform'].publish;(e.length) ? e[0].click() : e.click(); if (window.event) window.event.cancelBubble = true; return false;}"><div class="cssButtonOuter"><div class="cssButtonMiddle"><div class="cssButtonInner"><br /></div></div></div></a><br /></div>gyordiehttp://www.blogger.com/profile/01294169923809987927noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-29156872.post-15672219365595988022009-04-15T03:36:00.000-07:002010-04-15T16:37:56.496-07:00Scie chimiche, 11 settembre, voli lunari, 2012, bufale e conoscenza. (2a parte)<div style="text-align: justify;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://www.truthmove.org/tmp/chart1.png"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer; width: 200px; height: 152px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEheod3-OKHPQuT6elKlqwHuK7xXu5vnt57x5cD70Og01lYuF8muAYV9OaPagOL0udKMm3g_BubiOMCJU42WHFx8X3Chm_w_JW70-fbFuH5p6cONIr8xQ42CHzCAYDogri4roo_-/s200/chart1.png" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5324865978403635378" border="0" /></a>Ciò su cui sono d'accordo tutti, complottisti e antitali, é che il mondo non è certamente governato da chi dice di farlo o dovrebbe (i politici) per conto delle persone (cittadini).<br /></div><div style="text-align: justify;"><div style="text-align: justify;"><div style="text-align: justify;">I complottisti creano figure di ogni genere, ogni giorno differenti, che identificano come i capi occulti di tutto e gli anticomplottisti <a href="http://urbiloquio.com/kkblog/archives/2009/04/i_complottisti_e_il_governo_de.php">si servono di entità quasi astratte, eteree</a> (il "mercato", ad esempio o la "natura") che sembra nulla abbiano a che fare e vedere con gli esseri umani, che, secondo loro, si limitano ad osservare da lontano quanto accada.<br /></div>Insomma, chi in un modo, chi in un altro, ognuno é convinto di vivere una vita da suddito impotente su questa terra, condizione a cui, tuttavia, i complottisti non si rassegnano, gli altri pare invece di si, quasi che fosse un male inevitabile; potrebbe essere che questa differenza dipenda in gran parte dai diversi "stati mentali" (o disposizione d'animo) dei due gruppi in questione : i complottisti(e/o i dietrologi) vorrebbero avvisare tutte e tutti che viviamo appesi a fili invisibili che vengono mossi quotidianamente pressocché in ogni ambito della nostra vita, dunque partono dall'assunto che gli esseri umani non abbiano la benché minima consapevolezza della realtà e che tutto ciò che facciano sia pilotata ad arte; gli "altri", credendo invece di essere ben consapevoli (e che sia possibile che ognuno possa diventarlo facilmente, servendosi di logica, scienza e razionalità) dei meccanismi cosiddetti inevitabili, si sentono pronti ad accettare tacitamente (o quasi) quanto accada, sottendendo ad una pura logica fatalista.<br /></div>Esiste purtuttavia una posizione differente.<br />Osservando la realtà, la società, é innegabile affermare che esistano degli esseri umani che hanno indubbiamente molto più potere rispetto alla maggior parte della gente e che, grazie a ciò siano in grado di pilotare "le cose" a proprio piacimento, secondo un proprio tornaconto (questo non vuol dire che lo facciano sempre e comunque, tout court); e certamente queste persone non sono i politici i quali, spesso, non sanno neppure ciò che realmente c'é dietro a dinamiche e meccanismi di cui ingorano il più delle volte quasi tutto.<br />Non é una novità che i grandi magnati della finanza, i banchieri, coloro che sono a capo di lobby o imprese gigantesche abbiano interesse affinché determinate scelte vengano fatte nelle direzione dell'agevolazione dei propri affari per poter macinare sempre più profitti alla faccia di tutti gli altri.<br />La considerazione + ovvia che viene da fare é che debba esistere una regola soprattuto per "loro" e che si debba in primis regolamentare questo potere (il più delle volte risultante da troppa libertà di azione in ogni direzione) riducendolo il più possibile (anzichè fare come invece si fa in Italia soprattutto) per poter riuscire a garantire un margine di libertà massimo (o tendente a questo) a quante più persone possibile, soprattutto a quelle che non hanno "dietro" niente che grantisca loro una seppur minima immunità.<br />La storia passata e il presente, la psicologia ci insegano che é un fatto indiscutibile : l'essere umano fa i propri interessi e bada unicamente al proprio tornaconto (del resto perché ricorrere a leggi non fosse così?), dunque chi é autorizzato ad accumulare grazie anche alle politiche liberiste, neotali e capitaliste lo farà sempre più, essendo già addentro ad una spirale che non é possibile percorrere all'indietro.<br />Dunque la semplice equazione é valida eccome : + soldi = + potere quindi + soldi e + potere = + probabilità di servirsene (di entrambi) per il proprio meglio.<br />I meccanismi che regolano la conservazione degli imperi economici sono tanto + sottili e delicati quanto più essi sono estesi e complessi; dunque per riuscire a mantenerli in vita ci si dovrà necessariamente "dare da fare", in un modo o nell'altro, e la libertà altrui non é certamente un aspetto contemplato, anzi.<br /><br />E allora, senza che davvero la rete diventi un campo di battaglia globale come lo definisce <a href="http://www.luogocomune.net/site/modules/news/article.php?storyid=3139">qualcuno</a> a ragione, in cui si alternano le forme ma non la sostanza, sarebbe ora di ridisegnare questo spazio ancora libero, o meglio di "onorarlo" e onorare la verità, riuscendo anche a mandare dove meritano quelli che si preoccupano solo di denigrare, negando la sconcertante evidenza dei fatti.<br /><br /><br /></div>gyordiehttp://www.blogger.com/profile/01294169923809987927noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-29156872.post-58068101438779863542009-04-09T02:55:00.000-07:002010-04-15T16:38:14.027-07:00Il giullare e lo spinello<div style="text-align: justify;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiLncGvf8AyLzC17vSJRw_DnLpu1mYthSTcwKRpo0yy3KtlS-9ueGbfYrm_FCt3LnGLaQsJwKTy4s0Wmm8PGIo69NlTFaj2SN9WjbFosucdMSGZqgQdNsV2CM-L4r_AXuE-s7rR/s1600-h/marijuana-1114.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer; width: 142px; height: 200px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiLncGvf8AyLzC17vSJRw_DnLpu1mYthSTcwKRpo0yy3KtlS-9ueGbfYrm_FCt3LnGLaQsJwKTy4s0Wmm8PGIo69NlTFaj2SN9WjbFosucdMSGZqgQdNsV2CM-L4r_AXuE-s7rR/s200/marijuana-1114.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5322629649720591682" border="0" /></a><i style="color: rgb(153, 255, 153);">Nessuno potrebbe sostenere che la marijuana crei dipendenza come l'alcool o la cocaina". </i><span style="color: rgb(153, 255, 153);">(1) Cosi' non qualche militante Radicale o un giovane di un centro sociale, ma il </span><a style="color: rgb(153, 255, 153);" target="_blank" href="http://www.brown.edu/Student_Services/Health_Services/Health_Education/atod/marijuana.htm">sito Internet</a><span style="color: rgb(153, 255, 153);"> dedicato all'informazione sugli stupefacenti della Brown University, uno dei piu' importanti atenei medici negli Usa.</span><br /></div><div style="text-align: justify; color: rgb(153, 255, 153);"><div style="text-align: justify;">Questa frase, che in Italia sarebbe subito censurata come frutto di ideologia antiproibizionista, se non addirittura oggetto di denuncia per istigazione al consumo,<b> in realta' e' un'ovvieta' scientifica</b> (oltre che empirica, come sa bene chiunque abbia avuto vent'anni). Di ricerche sull'argomento ce ne sono a bizzeffe, ma bastera' menzionare lo <a target="_blank" href="http://www.nap.edu/openbook.php?isbn=0309071550">U.S. Institute of Medicine</a>: meno del 10% dei fumatori di cannabis diventano consumatori regolari, e la gran parte di questi ultimi smette volontariamente dopo i 34 anni di eta'. I sintomi osservabili di astinenza sono rari e di lieve entita', come irrequietezza, irritabilita', agitazione e interruzione del sonno. Al contrario, il 15% dei consumatori di alcool e il 34% dei fumatori di tabacco sviluppano dipendenza, con sintomi da astinenza spesso gravi. (2)<br /></div><br />E nessuno potrebbe -aggiungiamo noi- sostenere che si possa sviluppare dipendenza consumando una sola volta alcool o tabacco. Tutti noi reagiremmo con ilarita' e dileggio di fronte a colui che, a proposito di pazienti alcolizzati, pronunciasse la frase,<i> "E' il primo bicchiere che ti frega"</i>. Sicuramente smetteremmo di prenderlo sul serio. Certo, sarebbe impossibile divenire alcolizzati senza aver mai consumato un bicchiere di sostanze alcoliche. Ma non e' certo il primo bicchiere che scatena la dipendenza, bensi' l'uso frequente e smoderato.<br /><br /><b>Ma in Italia la scienza e' considerata una disciplina incerta, al contrario delle certezze dei politici</b>. E cosi', il direttore di nomina giovanardiana del Dipartimento Nazionale Politiche Antidroga, Giovanni Serpelloni, e' andato ben oltre gli esempi appena menzionati parlando di una sostanza che ha un potenziale di dipendenza inferiore all'alcool e al tabacco: la cannabis. Ieri, il nostro ha solennemente affermato: <i>"E' il primo spinello che ti frega, non l'ultimo, come si sente dire tra tossicodipendenti"</i>. Serpelloni ha poi elaborato (si fa per dire): <i>"Quando si accetta di fumare si innesca un processo che non si conosce dove andra' a finire, che annulla la tua volonta' e incide sulla corteccia pre frontale del cervello, quella che controlla i comportamenti volontari, che ci fa discernere i comportamenti giusti da quelli sbagliati, che ci da' la consapevolezza di un problema" </i>(3).<br /><br />E voila'! Ecco perche' i giovani italiani continuano a essere i piu' assidui consumatori di marijuana in Europa, nonostante gli sforzi dei Giovanardi e dei Serpelloni che da anni governano indisturbati il professionismo dell'antidroga. E' grazie alle loro "minchiate", senza dubbio sparate a fin di bene, che la loro credibilita' e soprattutto quella delle istituzioni e' ridotta a barzelletta. E cosi', mentre i giovani ridono a crepapelle -non perche' hanno fumato uno spinello, ma perche' sanno apprezzare una buona minchiata- succede che anche i messaggi e gli avvertimenti fondati siano ignorati perche' pronunciati da giullari, seppur vestiti da sottosegretari e da medici.<br /><br /><span style="font-size:85%;">Pietro Yates Moretti</span> (dal sito dell ADUC del 02-04-2009, ore 12:50:36) </div><br />(1) <a target="_blank" href="http://www.brown.edu/Student_Services/Health_Services/Health_Education/atod/marijuana.htm">http://www.brown.edu/Student_Services/Health_Services/Health_Education/atod/marijuana.htm</a><br />(2) <a target="_blank" href="http://www.nap.edu/openbook.php?isbn=0309071550">http://www.nap.edu/openbook.php?isbn=0309071550</a><br />(3) <a href="http://droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=19463">http://droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=19463</a><br /><br /><span style="color: rgb(255, 255, 255);font-size:130%;" >__________________________</span><span style="font-weight: bold; color: rgb(255, 255, 255);">vedi anche qui----></span><br /><span style="font-weight: bold;font-size:100%;" ><span style="font-size:100%;"><br /><a href="http://it.notizie.yahoo.com/7/20090408/thl-salute-studio-italiano-cannabis-scud-6a24347.html"><span style="color: rgb(51, 204, 0);">Studio italiano : Cannabis "scudo" per neuroni dopo lesioni cerebrali</span></a></span><br /></span><h1 style="color: rgb(51, 204, 0); font-weight: normal;font-family:courier new;"><span style="font-size:78%;"><a href="http://it.notizie.yahoo.com/7/20090408/thl-salute-studio-italiano-cannabis-scud-6a24347.html"><br /></a></span></h1>gyordiehttp://www.blogger.com/profile/01294169923809987927noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-29156872.post-23713352863174376022009-03-28T03:24:00.000-07:002010-04-15T16:38:33.639-07:00Scie chimiche, 11 settembre, voli lunari, 2012, bufale e conoscenza. (1a parte)<div style="text-align: justify;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiz1TwwiQtqjOmfDwj90LhUniMY1Ku4oMw1XXkmN4dOSnVpevEymgPOy4WHNarFU9l3FVBB0olJDvxBE-tK1t0uFoVSLfbGxrRfkdZkrq19xp3bcBAWBQTQ3KiheUOD68d-izNy/s1600-h/75561.jpeg"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer; width: 200px; height: 160px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiz1TwwiQtqjOmfDwj90LhUniMY1Ku4oMw1XXkmN4dOSnVpevEymgPOy4WHNarFU9l3FVBB0olJDvxBE-tK1t0uFoVSLfbGxrRfkdZkrq19xp3bcBAWBQTQ3KiheUOD68d-izNy/s200/75561.jpeg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5318218097445996626" border="0" /></a>La rete, che meraviglia! Se solo io fossi nato oggi , forse, non avrei di che rallegrarmi, visto che esiste già. Ma per me cresciuto con l'atari e il commodore64 e l'enciclopedia (quando si trattava di far ricerche) sembra quasi ancora irreale. Eppure c'é ed é "disponibile", ed é per tutte/i (tralasciando che ancora paghiamo per riuscire ad usufruirne...ma la speranza é che in futuro non sia più così!). Nel giro di una ventina di anni (o giù di li) la storia, la scienza , la conoscenza ha fatto più strada che in 4000 anni e più; il crescere sproporzionato di apporti individuali (anche dei non propriamente addetti) a qualsiasi argomento é stato possibile solo grazie alla rete. E così sarà sempre più. Il problema diventa già oggi quello di riuscire ad avere una scrematura adeguata di tutto questo potenziale scibile. Sarebbe necessario, (non come affermano quelli che vogliono mettere il bavaglio all' informazione scomoda, censurando o oscurando), a questo punto (ossia già da ora), creare una sotto-rete, innanzitutto dove si possa cercare informazione vera e non veicolata e non inventata (rischio maggiore in un mondo davvero così sconfinato come questo). La cosa che lascia più sorpresi é la minuzia di particolari addotti, che testimoniano con che lungimiranza e attenzione vengano ri-studiati ed approfonditi tutti gli argomenti che prima della rete erano unicamente appannaggio di pochi e affrontati solo in circoli ristretti; finalmente le notizie (l'informazione) hanno cominciato ad essere un pò più ricche e ormai la mono-disinformazione (tuttavia ancora esistente grazie a vecchie tecnologie purtroppo ancora da molti utilizzate) ha smesso (o meglio smetterà molto presto) di giocare un ruolo egemone tra le persone; ovviamente purché non verranno attuate politiche direzionate a veicolare o a rendere meno libere le informazioni o comunque a vincolare tutti gli sforzi di tutte le migliaia di persone che studiano quotidianamente per il solo amore della conoscenza e che si servono della rete per diffondere i risultati dei loro sforzi.<br /></div><div style="text-align: justify;">Non volendo prendere le difese di nessuno e non volendo schierarsi in alcun modo da nessuna parte (se non da quella della verità, della libertà e della conoscenza), perché mai, tuttavia, spesso, viene spontaneo chiedersi ,approdando a blog/siti dove si discutono (scientificamente) teorie e ipotesi ci sono approcci tanto "egoistici"?<br />Perchè si scredita a tutti i costi il lavoro di quanti si prendono la briga di perdere ore, giorni, mesi, anni su ciò che sta loro a cuore senza guadagnarci mezzo euro?<br />Perché una domanda diventa il pretesto per scagliarsi l'uno contro l'altro perdendo di vista quell'obiettivo comune che dovrebbe essere la verità?<br />Se da soli si riesce a raggiungere mete così grandi, quali meraviglie si potrebbero ammirare qualora ci fosse una collaborazione reale di tutte/i? Non si accellerebbero i tempi e non si potrebbe forse pensare di riuscire ad entrare prima in quell'ottica , unica, che ci permetterebbe realmente di pensare davvero ad un nuovo modo di vivere?<br />Il nocciolo della faccenda dovrebbe essere uno e uno solo : prendere in considerazione sempre ciò che si ritiene vero e giusto e il suo esatto contrario allo stesso tempo; riconoscere che il cambiar idea, parere, opinione é ciò che ci fa crescere davvero (qualora, ovviamente, esistano dei presupposti validi e riconosciuti oggettivamente, senza "caricare" troppo su quella teoria anzichè su quell'altra) ed è ciò che permette alla verità di venir fuori quasi spontaneamente.<br />Se questo non avviene é solo dovuto all'individualismo umano, che ha bisogno di autoaffermarsi sempre e comunque e non rende le/gli altre/i veramente libere/i di poter capire e conoscere le cose per quello che realmente sono.<br />Dunque viene quasi da rinunciarci a volte a interagire con questi personaggi, tanto acre si fa la disputa all'interno dei luoghi di discussione, con tanta foga vengono difesi punti di vista (qualsiasi) per il puro piacere di farlo e si rinuncia a voler ottenere risposte e/o spiegazioni necessarie ad una più soddisfacente comprensione.<br />E allora questo vuole essere anche un invito a tutti i vari bloggers, attivisti, studiosi della rete : l'educazione non é una faccenda formale, bensì un modo di sentire e di percepire, dunque una forma di reale rispetto. Il non deridere, sputare sentenze gratuite, offendere su vari commenti/apporti-individuali é da ricercare nel desiderio di confronto reale, che spesso può essere più utile quando a parteciparvi sono le persone più semplici o dotate di minori informazioni e conoscenze in merito a quanto discusso.<br />Pensateci, se avete il tempo e il desiderio.<br />Saluti.</div>gyordiehttp://www.blogger.com/profile/01294169923809987927noreply@blogger.com0